Aggiornamento del 1° Rapporto sullo stato delle foreste e del settore forestale in Italia
I boschi italiani sono un bene comune, legato alla storia e alla cultura del nostro territorio.
Il loro futuro dipende da come percepiamo, tuteliamo e gestiamo questo patrimonio che rappresenta il 36% del territorio italiano. I boschi e la loro gestione razionale e attiva, rappresentano uno strumento imprescindibile nella lotta al cambiamento climatico, nella salvaguardia della biodiversità e del paesaggio, per l’assetto idrogeologico e la depurazione e regimazione delle acque.
Allo stesso tempo sono una risorsa strategica e rinnovabile per lo sviluppo socioeconomico del Paese. La loro superficie e volume è negli ultimi decenni progressivamente aumentata insieme alla capacità di stoccaggio del carbonio. Sono però oggi sempre più vulnerabili e il loro abbandono colturale e culturale può generare fenomeni di instabilità e degrado.
La produzione di legno e altri prodotti rimane stabile ma diminuiscono la segherie e le infrastrutture per le utilizzazioni in bosco. Aumenta l'attenzione sociale e delle imprese ai Servizi ecosistemici derivanti dalla gestione forestale sostenibile. Il quadro normativo e istituzionale regionale è molto eterogeneo e non sempre efficace alla loro sostenibile tutela e gestione. Negli ultimi anni si registrano però l’introduzione di innovazioni tecniche e di prodotto, nonché l’adozione di innovativi strumenti normativi e programmatici, tra cui la Strategia forestale nazionale in fase di redazione. Il settore forestale necessita di costanti e affidabili informazioni e il primo “Rapporto sullo stato delle foreste e del settore forestale in Italia (RaF)” inizia a colmare questo vuoto.
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