L’acuirsi dei contagi manifestatosi a ridosso del periodo delle festività e ancora in fase ascendente ha riproposto la necessità di utilizzare ogni strumento utile a diminuire le possibilità del diffondersi del virus: il Consiglio dei Ministri nella seduta del 5 gennaio 2022, intende sensibilizzare le amministrazioni pubbliche ed i datori di lavoro privati ad utilizzare appieno tutti gli strumenti di flessibilità che le relative discipline di settore già consentono.
Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, nel documento si legge che "la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle amministrazioni pubbliche è quella svolta in presenza", ma "resta l'obbligo di assicurare il rispetto delle misure sanitarie di contenimento del rischio di contagio da Covid-19". Ciascuna amministrazione è perciò libera di organizzare la propria attività in maniera flessibile, "mantenendo invariati i servizi resi all'utenza" e tenendo conto sia dell'andamento epidemiologico, che di possibili assenze dal personale sul posto di lavoro, dovute per esempio all'obbligo di quarantena successivo al contatto con un positivo.
Mentre per quanto riguarda il settore privato, la circolare ricorda che la normativa prevede la possibilità di ricorrere al lavoro agile con modalità semplificate, senza l'accordo individuale tra azienda e singolo dipendente e con una notifica telematica e massiva al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
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