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BOTTEGHE DEI SERVIZI, VIA AL BANDO DELLA REGIONE PIEMONTE PER LE MICRO IMPRESE

BOTTEGHE DEI SERVIZI: VIA AL BANDO DELLA REGIONE PIEMONTE PER LE MICROIMPRESE
E' stato pubblicato sul sito della Regione il bando da 3 milioni di euro per il mantenimento e lo sviluppo delle "botteghe dei servizi" in aree montane, in Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti.

Le domande di contributo potranno essere presentate dal 30 settembre al 15 novembre 2022.

Il bando è rivolto a microimprese singole, iscritte al registro imprese della Camera di Commercio, e a cooperative di comunità, iscritte all'albo della Regione Piemonte, attive al momento della presentazione della domanda di sostegno.

Il contributo massimo previsto per ogni singola domanda è di 50.000 euro, di cui 30.000 per investimenti e 20.000 per spese di gestione.

Le botteghe dei servizi sono esercizi commerciali di prossimità per la vendita al dettaglio di beni alimentari e di prima necessità, in cui si integrano attività di informazione per la cittadinanza: in sostanza veri e propri "terminali" per la pubblica amministrazione sul territorio e nel contempo esercizi che svolgono altri servizi utili a migliorare la qualità di vita dei residenti.

Per il Presidente della Giunta regionale e per il Vice Presidente ed Assessore alla montagna il bando sulle botteghe dei servizi è un ulteriore segnale di attenzione, dopo i bandi sulla residenzialità (10 milioni a favore di chi si trasferisce dalla città alla montagna), sulle scuole (500 mila euro) ed il riparto dei fondi destinati alle Unioni Montane (10 milioni e 700 mila euro).

L'obiettivo è ridare nuova linfa alle zone montane, per evitare la desertificazione del territorio e valorizzarne invece i punti di forza non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico.

La pubblicazione del bando è stata preceduta da un'indagine conoscitiva avviata dalla Direzione regionale dell'Assessorato allo sviluppo della montagna per mappare le aree carenti di servizi e le zone di maggior fragilità economica, sociale e territoriale.

Dall'indagine, che ha interessato 440 Comuni montani con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, sono emerse informazioni utili sui servizi alla popolazione e sugli esercizi commerciali presenti sul territorio.

3.4 Spese ammissibili
Sono considerate ammissibili:
1) le spese di investimento necessarie per lo sviluppo e mantenimento della Bottega dei Servizi riferite a: – acquisto e ristrutturazione di immobili; – acquisto di macchinari, impianti specifici, attrezzature; – acquisto di hardware e software; – acquisto di marchi e licenze. Sono considerate ammissibili le spese sostenute a partire dalla data di pubblicazione del Bando sul BUR ed entro 12 mesi dalla data di concessione dell’agevolazione. Non sono ammissibili i beni usati, i beni in leasing, gli automezzi di qualsiasi genere e le opere realizzate in economia.

2) Spese di gestione inerenti l’attività della Bottega dei Servizi: – canoni di locazione dell’immobile, affitto di beni strumentali; – canoni di leasing; – spese per le utenze (es.: energia elettrica, gas, acqua); – spese per il personale (incluse le spese per la partecipazione a corsi di formazione inerenti i servizi per cui si richiede il sostegno); – spese di promozione e pubblicità. Sono considerate ammissibili le spese sostenute dalla data di pubblicazione del Bando sul BUR se, prima della stessa, non siano stati emessi ordini giuridicamente vincolanti, fatture e/o effettuati pagamenti anche a titolo di acconto.

Non sono ammessi i seguenti costi: – gli interessi sul leasing o altri costi su operazioni finanziarie assimilabili; – l’IVA e ogni altra imposta o tributo, fatti salvi i casi in cui l’IVA risulti indetraibile per l’impresa; – il pagamento in contanti di qualunque importo, il pagamento tramite assegno (se privo di copia dello stesso) e le compensazioni debiti/crediti

Natura ed entità dell’agevolazione
– Contributo a fondo perduto fino a un massimo di euro 30.000, a copertura del 70% delle spese di investimento di cui al par. 3.4 punto 1);
– Contributo a fondo perduto pari al 100% delle spese di gestione di cui al par. 3.4 punto
2), fino a un massimo di 20.000 euro complessivi così ripartiti:
– massimo euro 10.000 per le spese sostenute entro il 31/12/2023;
– massimo euro 10.000 per le spese sostenute tra il 1/1/2024 e il 31/12/2024.
 

Le agevolazioni sono concesse ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis” pubblicato sulla G.U.U.E. L 352 del 24 dicembre 2013 (“Regolamento de minimis”) e smi. 
Le domande possono essere presentate dal 30 settembre al 15 novembre 

Per info contattaci allo 015 855710 o scrivici a sportello bandi@gmail.com

 

 

 

 

 

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