E' stato 'bollinato' dalla Ragioneria generale dello Stato il Decreto Agosto; nel testo definitivo il numero di articoli sale a 115. Tra le novità :
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misure ad hoc indirizzate agli studenti universitari fuori sede che per colpa della pandemia rischiano di perdere le borse di studio.
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la contro garanzia dello Stato nei confronti della Federazione Italiana Sport Invernali nel caso dovessero saltare per l'emergenza Covid i mondiali di sci di Cortina 2021,
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misure "a sostegno dello Sviluppo e dell'occupazione" dell'Arsenale militare di Taranto
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20 milioni di fondi in più per il servizio civile
– la conferma per le settimane aggiuntive di Cig,
– il blocco dei licenziamenti, con le imprese potranno licenziare solo al termine della cassa Covid, prorogata di 18 settimane,
– 4 mesi di sgravi contributivi alternativi.
– sgravi contributivi di sei mesi al 100% per neoassunti e trasformazioni a tempo indeterminato.
– le tasse, i contributi, le ritenute e l'Iva sospesi per i mesi di marzo, aprile, maggio potranno essere pagati per il 50%, senza applicazione di sanzioni o interessi, in un'unica soluzione entro il 16 settembre 2020 o mediante rateizzazione, fino a 4 rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 settembre. Il restante 50% potrà essere corrisposto, senza sanzioni e interessi, con una rateizzazione per un massimo di 24 rate mensili di pari importo.
– lo stop alla riscossione delle cartelle fino al 15 ottobre.
– Sospese nel 2020 anche Tosap e Cosap per l'occupazione degli spazi pubblici.
– nuova tranche reddito d'emergenza con una quota una tantum, da 400 a 800 euro, e la possibilità di domanda all'Inps fino al 15 ottobre.
– Fondo per la formazione delle casalinghe da 3 milioni l'anno a partire dal 2020.
– 400 milioni per sostenere la ristorazione italiana, con il contributo a fondo perduto per gli acquisti 100% made in Italy, di cui potranno usufruire 125.000 imprese che valorizzeranno "la materia prima del territorio".
– la sanatoria per le concessioni spiagge: bar, chioschi, ristoranti, e tutti quegli immobili con destinazione commerciale che, in quanto ritenuti di difficile rimozione, al termine del primo periodo di concessione sono stati acquisiti al pubblico demanio dello Stato, potranno chiudere i contenziosi saldando solo il 30% del dovuto in un'unica soluzione o pagando il 60% rateizzato fino a un massimo di 6 anni.