DECRETO LEGGE SOSTEGNI
Gli aiuti che le imprese riceveranno saranno in percentuale minima (al
più il 5% di quanto hanno perso). Migliorato il metodo ma gli 11
miliardi di euro stanziati non bastano.
Servono ristori più adeguati come risorse, più inclusivi e più tempestivi”.
Attendiamo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Sostegni ma siamo
pessimisti: gli aiuti che le imprese riceveranno sono irrisori. Gli 11 miliardi stanziati
non bastano. Servono ulteriori risorse. Si doveva investire più sulle imprese che danno
lavoro piuttosto che su redditi di cittadinanza e di emergenza, oltre a dirottare su questo
capitolo di spesa, ad esempio, i quasi 5 miliardi di fondi impegnati per il cashback o la
lotteria degli scontrini. Occorre incrementare la quantità di risorse da destinare agli
imprenditori, in particolare per i settori più colpiti, dalla moda fino ad arrivare alla filiera
del turismo.
Bene che sia stata accettata la nostra richiesta di individuare i destinatari dei ristori
non seguendo più la logica dei codici ATECO così come l’esigenza di avere criteri
semplici e realistici per calcolarne l’importo.
Valutiamo positivamente anche l’indicazione di privilegiare i soggetti con ricavi annui minori, in particolare al di sotto dei 400.000 euro.
Non entriamo nel merito del meccanismo previsto dal decreto, e ci rendiamo conto che
individuare criteri e risorse sia un lavoro difficile ma sarebbe ora di cambiare
completamente rotta. Perché invece di erogare aiuti, visto che sono scarsi e tardivi, non si
inverte la rotta e non si azzera la burocrazia, non si straccia il Codice degli Appalti e non si
defalcano tasse e balzelli finché occupazione e lavoro non tornano a crescere in misura
accettabile? Almeno il debito sarebbe finalizzato ad una crescita vivace e sostanziosa.
Speriamo che almeno i tempi di erogazione siano rapidi come promesso e che le modalità
operative con cui richiedere il sostegno siano chiare e messe a disposizione dall’Agenzia
delle Entrate già dai prossimi giorni.
Sicuramente apprezzabili le ulteriori 28 settimane di cassa integrazione e la
sospensione dei termini di versamento di cartelle esattoriali ed avvisi esecutivi fino al 30
aprile prossimo.