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SMOG, GIORGIO FELICI, NO ADDOSSARE LA LOTTA CONTRO L’ INQUINAMENTO AGLI ARTIGIANI

SMOG. GIORGIO FELICI (PRESIDENTE DI CONFARTIGIANATO PIEMONTE): “AGLI ARTIGIANI NON SI PUÒ ADDOSSARE LA CROCE DELLA LOTTA CONTRO L’INQUINAMENTO” “Alla Regione chiederemo esenzioni per chi utilizza i mezzi N1, euro 3 diesel ma,  soprattutto, provvedimenti non estemporanei.” “Tutte le mattine un artigiano si sveglia, si affaccia alla finestra per vedere che tempo fa e si chiede: potrò circolare e lavorare? Domani mattina sicuramente la risposta sarà negativa, visto l’ennesimo annuncio del blocco del traffico. Insomma, la giusta lotta all’inquinamento prosegue con provvedimenti tampone. Come artigiani non intendiamo sopportare una simile improvvisazione in materia di mobilità”. Così Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, commenta la nuova decisione del blocco del traffico. “Pmi, micro-imprese e artigiani vivono tra mille difficoltà: 3 mesi di lockdown, oneri fiscali e burocratici, zero liquidità, ripartenza lenta. Ora non possono chiederci di portare anche la croce della lotta all’inquinamento, che deve essere condotta adottando misure strutturali non solo in tema di mobilità. Su questo fronte non vediamo novità. Peccato che ora la situazione delle nostre imprese non è solo difficile, ma drammatica. Giardinieri, idraulici, elettricisti: sono davvero tanti gli artigiani preoccupati dal dover subire un ulteriore grave danno economico. Utilizzano il furgone come strumento di lavoro, per raggiungere i clienti o per fare consegne. Bloccarli vuol dire impedire loro di lavorare, e davvero pochi sono nelle condizioni di poter investire decine di migliaia di euro nell’acquisto di un nuovo mezzo di trasporto. Porteremo la loro voce domani all’incontro in Regione con l’assessore  Marnati. Ancora una volta chiederemo esenzioni per chi utilizza, ad esempio, i mezzi N1, euro 3 diesel per le tipologie produttive che ricoprono carattere d’urgenza o non procrastinabili ed in particolare per quelle attività previste per legge ma, soprattutto, provvedimenti non estemporanei. Cosa si pensa di fare, per esempio, sul fronte del riscaldamento, che a breve verrà attivato, che è ben più inquinante dei mezzi diesel? Voglio ricordare che la Regione ha giustamente preso posizione contro il Comune di Torino sulla Ztl, sostenendo che non è il traffico a produrre inquinamento. Ci aspettiamo, quindi, una posizione coerente con questo assunto anche quando si tratta di blocchi del traffico”.

FRANCIA, DIVIETO DI RIPOSO IN CABINA PER I CONDUCENTI DI VEICOLI LEGGERI SINO A 3,5 TONNELLATE

INTERNAZIONALI, FRANCIA: DIVIETO DI RIPOSO IN CABINA ANCHE PER I CONDUCENTI DI VEICOLI LEGGERI FINO A 3,5 TON L’Amministrazione francese ha informato, con una missiva indirizzata alla Commissione Ue ed alle Amministrazioni dei Paesi membri, la decisione di assoggettare all’obbligo di far trascorrere ai conducenti di veicoli leggeri (fino a 3,5 tonnellate) il riposo giornaliero e quello settimanale al di fuori del veicolo. La Francia comunica che tale riposo dei conducenti va effettuato in strutture che siano compatibili con la dignità umana e rispettose della loro salute. Nella nota l’Amministrazione francese informa anche delle sanzioni che potranno essere irrogate al datore di lavoro che non fornisca al conducente gli elementi di prova atti a dimostrare che il proprio dipendente abbia effettivamente trascorso il riposo fuori dal veicolo. Tali sanzioni possono giungere sino alla confisca del veicolo. Si allega nota del 9 settembre 2020 delle autorità francesi (in francese) e una traduzione di cortesia in italiano

SMOG, GIORGIO FELICI, NO ADDOSSARE LA LOTTA CONTRO L’ INQUINAMENTO AGLI ARTIGIANI

SMOG. GIORGIO FELICI (PRESIDENTE DI CONFARTIGIANATO PIEMONTE): “AGLI ARTIGIANI NON SI PUÒ ADDOSSARE LA CROCE DELLA LOTTA CONTRO L’INQUINAMENTO” “Alla Regione chiederemo esenzioni per chi utilizza i mezzi N1, euro 3 diesel ma,  soprattutto, provvedimenti non estemporanei.” “Tutte le mattine un artigiano si sveglia, si affaccia alla finestra per vedere che tempo fa e si chiede: potrò circolare e lavorare? Domani mattina sicuramente la risposta sarà negativa, visto l’ennesimo annuncio del blocco del traffico. Insomma, la giusta lotta all’inquinamento prosegue con provvedimenti tampone. Come artigiani non intendiamo sopportare una simile improvvisazione in materia di mobilità”. Così Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, commenta la nuova decisione del blocco del traffico. “Pmi, micro-imprese e artigiani vivono tra mille difficoltà: 3 mesi di lockdown, oneri fiscali e burocratici, zero liquidità, ripartenza lenta. Ora non possono chiederci di portare anche la croce della lotta all’inquinamento, che deve essere condotta adottando misure strutturali non solo in tema di mobilità. Su questo fronte non vediamo novità. Peccato che ora la situazione delle nostre imprese non è solo difficile, ma drammatica. Giardinieri, idraulici, elettricisti: sono davvero tanti gli artigiani preoccupati dal dover subire un ulteriore grave danno economico. Utilizzano il furgone come strumento di lavoro, per raggiungere i clienti o per fare consegne. Bloccarli vuol dire impedire loro di lavorare, e davvero pochi sono nelle condizioni di poter investire decine di migliaia di euro nell’acquisto di un nuovo mezzo di trasporto. Porteremo la loro voce domani all’incontro in Regione con l’assessore  Marnati. Ancora una volta chiederemo esenzioni per chi utilizza, ad esempio, i mezzi N1, euro 3 diesel per le tipologie produttive che ricoprono carattere d’urgenza o non procrastinabili ed in particolare per quelle attività previste per legge ma, soprattutto, provvedimenti non estemporanei. Cosa si pensa di fare, per esempio, sul fronte del riscaldamento, che a breve verrà attivato, che è ben più inquinante dei mezzi diesel? Voglio ricordare che la Regione ha giustamente preso posizione contro il Comune di Torino sulla Ztl, sostenendo che non è il traffico a produrre inquinamento. Ci aspettiamo, quindi, una posizione coerente con questo assunto anche quando si tratta di blocchi del traffico”.