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FONDO PERDUTO RISTORAZIONE, scade il 28 novembre 2020

Il Fondo Ristorazione, grazie a una dotazione di 600 milioni di euro, garantisce in modo semplice e immediato un sostegno al mondo dell'ho.re.ca. e alla filiera agroalimentare, contrastando anche lo spreco. Il Fondo consente di richiedere contributi a fondo perduto da un minimo di mille fino a un massimo di diecimila euro per l'acquisto di prodotti 100% Made in Italy. Fondo ristorazione, come funziona È un contributo a fondo perduto, di importo compreso tra 1.000 e 10mila euro, concesso per gli acquisti di prodotti agroalimentari, inclusi prodotti vitivinicoli, della pesca e dell'acquacoltura, anche DOP e IGP, che valorizzino la materia prima di territorio. Deve trattarsi, cioè di prodotti acquistati attraverso il canale della vendita diretta, oppure ottenuti da una filiera integralmente nazionale, dalla materia prima al prodotto finito. Gli acquisti devono essere effettuati dopo il 14 agosto 2020 ed essere dimostrati attraverso apposita documentazione fiscale. Inoltre, la spesa deve comprendere almeno 3 differenti tipologie di prodotti agroalimentari, con il prodotto principale che non supera il 50% della spesa totale. Il decreto attuativo riconosce priorità agli acquisti di prodotti DOP e IPG e di prodotti ad alto rischio di spreco, che sono elencati nell'allegato al provvedimento e rientrano nel paniere già elaborato dal "Tavolo per la lotta agli sprechi e per l'assistenza alimentare" per il Programma di distribuzione delle derrate alimentari finanziato dal FEAD, il Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti 2014-2020. Chi può ottenere il Bonus ristorazione Il contributo a fondo perduto è riservato alle imprese attive nel settore della ristorazione, con uno dei seguenti codici ATECO prevalente: ·         56.10.11 (ristorazione con somministrazione), ·         59.29.10 (mense) ·         56.29.20 (catering continuativo su base contrattuale) ·         56.10.12 (attività di ristorazione connesse alle aziende agricole), ·         56.21.00 (catering per eventi), ·         55.10 (alberghi, limitatamente alla somministrazione di cibo). Il contributo è concesso: alle imprese in attività alla data del 15 agosto 2020 il cui ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai tre quarti dell'ammontare del fatturato medio dei mesi da marzo a giugno 2019, oppure a prescindere dall’ammontare del fatturato per quelle avviate a decorrere dal 1° gennaio 2019. L'agevolazione è concessa nei limiti di spesa indicati dalla normativa europea in materia di aiuti de minimis e de minimis agricolo fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Le domande possono essere presentate di persona presso gli Uffici postali, oppure online, collegandosi al sito www.portaleristorazione.it   attivo a partire dal 15 novembre sino al 28 novembre 2020. per vedere il video i presentazione clicca qui  https://youtu.be/xOy_4P8G_1Y per scaricare le slide clicca qui  per visitare il sito mipaaf clicca qui  per il video tutorial clicca qui     

SPOSTAMENTI DA UN COMUNE ALL’ ALTRO, CHE VINCA IL BUONSENSO

Spostamenti da un comune all'altro, che vinca il buonsenso! Dura presa di posizione del nostro direttore Massimo Foscale “L’ultimo Dpcm consente spostamenti dei cittadini tra diversi Comuni, per cause che siano ‘motivi di lavoro, salute o necessità’- spiega MASSIMO FOSCALE direttore di Confartigianato Biella – "Questo impedisce ai cittadini di usufruire dei servizi e delle attività a cui è stato concessa l'apertura ma che sono ubicati al di fuori del Comune di residenza e/o domicilio: molte attività commerciali, già duramente colpite dalla crisi economica causata dalla pandemia rischiano di aggravare maggiormente la propria situazione a causa di questa restrizioni, poiché sono il punto di riferimento per una clientela non limitata al proprio comune. Inoltre, essendo aperti, non possono fruire dei contributi a fondo perduto previsti per le attività sospese di cui al decreto ‘Ristori bis’. La situazione viene resa ancora più paradossale dal fatto che il Governo, con una recente Faq, ha stabilito che è consentito recarsi in un supermercato o negozio sito in altro Comune per ‘fare la spesa’ se questo è economicamente conveniente, e che diversi Prefetti (Sondrio, Brescia e Cremona) hanno autorizzano la mobilità dei cittadini verso un esercizi ubicati al di fuori del Comune di residenza e/o domicilio. Chiediamo a gran voce un chiarimento e una linea interpretativa unica a livello nazionale, facendo prevalere il buonsenso"

Bando DIGITAL TRANSFORMATION, attivo dal 15 dicembre 2020

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto che definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione per il bando "Digital Transformation" delle PMI. Per questa misura sono stati stanziati 100 milioni di euro dal Decreto Crescita, con l'obiettivo di favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese, attraverso l'applicazione di tecnologie avanzate previste nell'ambito di Impresa 4.0 e di quelle relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.   SOGGETTI BENEFICIARI   Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che, alla data di presentazione della domanda, risultino; iscritte come attive nel Registro delle imprese; operano in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio; hanno conseguito, nell'esercizio cui si riferisce l'ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 100.000,00; dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese; non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente. Le PMI in possesso dei predetti requisiti possono presentare, anche congiuntamente tra loro, purché in numero comunque non superiore a dieci imprese, progetti realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, compresi il consorzio e l’accordo di partenariato in cui figuri, come soggetto promotore capofila, un DIH-digital innovation hub o un EDI-ecosistema digitale per l’innovazione, di cui al Piano nazionale Impresa 4.0.  PROGETTI AMMISSIBILI I progetti ammissibili alle agevolazioni devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti mediante l’implementazione di tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e/o; tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate: 1) all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori; 2) al software; 3) alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio; 4) ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things. A tal fine i progetti devono prevedere la realizzazione di: attività di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione, ovvero; investimenti.  I progetti di spesa devono, inoltre, essere realizzati nell'ambito di una unità produttiva dell’impresa proponente ubicata su tutto il territorio nazionale, prevedere un importo di spesa non inferiore a euro 50.000,00 e non superiore a 500.000,00 AGEVOLAZIONE L'agevolazione è applicabile sul 50% dei costi ammissibili, di cui: 10% sottoforma di contributo a fondo perduto; 40% sottoforma di finanziamento agevolato da restituirsi senza interessi. 7 anni di ammortamento secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno. Non è previsto un piano di preammortamento   PRESENTAZIONE DOMANDA Domande a partire dalle ore 12.00 del 15 dicembre 2020. Siamo a Vostra completa disposizione per ogni eventuale chiarimento al numero 015 8551710