Confartigianato Biella - Via Galimberti 22 - 13900 BIELLA - Tel : 015-8551711 / 8551710 - Fax : 015-8551722 - Email: biella@biella.confartigianato.it

webinar gratuito -Superbonus 110% il servizio di cessione del credito d’imposta di poste italiane-

SUPERBONUS 110% "IL SERVIZIO DI CESSIONE DEL CREDITO D'IMPOSTA DI POSTE ITALIANE " Mercoledì 31 marzo 2021 ore 15.00 – diretta facebook e Youtube Confartigianato Imprese e Poste Italiane hanno organizzato una diretta facebook Confartigianato Imprese e Youtube durante la quale Poste Italiane illustreranno, nell'utilizzo del superbonus 110% , il loro prodotto per la CESSIONE DEL CREDITO D’IMPOSTA particolarmente competitivo e semplice da usare. Durante l’incontro verranno presentate le funzionalità operative della piattaforma ed effettuate simulazioni del processo di caricamento e gestione delle domande. Per seguirlo su Youtube clicca qui Facebook clicca qui (pagina di Confartigianato Imprese) Per maggiori info chiamaci allo 015 8551710.

PULITINTOLAVANDERIE, UNO DEI COMPARTI ARTIGIANI MAGGIOR MENTE ESPOSTI ALLA CRISI

Pulitintolavanderie: uno dei comparti artigiani maggiormente esposti alla crisi pandemica: svolgono servizi legati ad eventi di vita sociale. Stima del calo di fatturato in Piemonte: -33milioni di euro. Anna Oliva (Presidente Regionale del settore pulitintolavanderie di Confartigianato Imprese Piemonte): “Per scongiurare una chiusura di massa servono ristori immediati e adeguati alle perdite subite”. La pesante crisi economica conseguente a quella sanitaria che ha determinato la flessione dei ricavi in quasi tutti i settori dell’artigianato e l’incertezza acuita dalla recente recrudescenza dei contagi che ha portato, di fatto, ad un nuovo lockdown, determinano tensioni elevate e senza precedenti sulla liquidità delle imprese soprattutto di minor dimensione. Uno dei comparti maggiormente esposti alla recessione scatenata dalla pandemia da Covid-19 è rappresentato dalle imprese di lavanderia e pulitura di articoli tessili e di pelliccia. Il dimezzamento delle presenze turistiche associato a restrizioni sulla mobilità delle persone nell’anno della pandemia ha influito sull’attività di ristoranti e alberghi e sull’utilizzo, e la relativa manutenzione, di capi di abbigliamento. La chiusura degli impianti sciistici ha ridotto la manutenzione dell’abbigliamento tecnico. Il diffuso utilizzo di smart working e la cancellazione di eventi e cerimonie ha ridotto l’utilizzo del vestiario di più elevata qualità, su cui viene richiesto un maggiore utilizzo dei servizi di pulitintolavanderia. Nel 2020 il comparto della lavanderia e pulitura di articoli tessili e di pelliccia, è costituito da 19.752 imprese registrate che danno lavoro a 48.052 addetti, mentre a livello piemontese il comparto è costituito da 1338 imprese, di cui 983 artigiane (71,1% l’incidenza sull’artigianato). Confartigianato stima che nel 2020, il fatturato delle MPI del settore ha registrato un calo del 37,1% pari a minori ricavi per 499 milioni di euro nell’anno della pandemia. Sulla base di questi andamenti, si stimano cali di fatturato per le MPI del settore più elevati per Lombardia (-144 milioni di euro), seguita da Emilia Romagna (-59 milione di euro), Veneto (-56 milioni di euro), Lazio (-48 milioni di euro), Toscana (-43 milioni di euro) e Piemonte (-33 milioni di euro). Confartigianato Imprese Piemonte stima che più di un terzo (33,9%) delle micro e piccole imprese possa subire seri problemi di liquidità fino a giugno 2021. “Le pulitintolavanderie svolgono servizi prevalentemente legati ad eventi di vita sociale (quali cerimonie, manifestazioni locali, ridotti impegni personali e lavorativi) – commenta Anna Oliva, Presidente Regionale del settore pulitintolavanderie di Confartigianato Imprese Piemonte – alla ristorazione e al cambio di stagione. Tali aspetti sono fortemente mutati rispetto alle abitudini pregresse e nonostante le imprese del settore possano svolgere la loro attività poiché considerata essenziale, di fatto per le pulitintolavanderie le nuove restrizioni stanno incidendo negativamente sui ricavi determinando una flessione fino all’80%”. “Ci auguriamo – conclude Oliva – che qualcuno a livello politico si faccia carico delle difficoltà del settore e che comprenda che per scongiurare una chiusura di massa, le imprese devono avere gli strumenti per resistere a questa fase, in buona sostanza servono ristori immediati e più adeguati alle perdite subite”.

Manutentori del verde, proroga di un anno per i corsi di formazione

Grazie al pressing esercitato nei confronti della Regione Piemonte da Confartigianato Imprese Piemonte, insieme alle altre organizzazioni dell’artigianato, i manutentori del verde hanno ancora un anno di tempo per svolgere i corsi di formazione previsti dalla Conferenza Stato-Regioni del 22/2/2018. I corsi sono necessari a regolarizzare la posizione dei manutentori del verde presso le rispettive Camere di commercio. “Sono state poche le imprese – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – che hanno rispettato la scadenza. Sicuramente la crisi sanitaria in atto da più di un anno non ha fatto mettere in cima all’agenda lavorativa degli artigiani la partecipazione ai corsi di formazione, seppur richiesti dalla legge. Inoltre le imprese hanno dovuto affrontare problematiche più impellenti, come la loro stessa sopravvivenza e la messa in atto di tutte le misure di sicurezza necessarie per il contenimento della pandemia Covid-19”. “Questa situazione – conclude Felici – ha indotto Confartigianato Imprese Piemonte e le altre associazioni a chiedere alla Regione lo slittamento di un anno per lo svolgimento del corso di formazione destinato ai manutentori del verde, consentendo così alle imprese di avere maggior tempo a disposizione per partecipare ai corsi formativi, corsi che le stesse associazioni territoriali di Confartigianato Imprese organizzano direttamente o con l’ausilio di agenzie accreditate esterne.” Leggi qui il comunicato-stampa

Comune di Biella, piano d’intervento operativo,inerente le misure per il miglioramento della qualit? dell’aria

  COMUNE DI BIELLA: PIANO D’INTERVENTO OPERATIVO, INERENTE LE MISURE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELL’ARIA Il Comune di Biella in data 23 marzo ha emanato l'ordinanza n.9 che annulla e sostituisce la precedente n.8 del 09\03\2021  Nella nuova ordinanza viene adottato un piano d'intervento operativo inerente le misure per il miglioramento della qualità dell'aria: limitazione straordinarie della circolazione veicolare  euro 1-2-3-4,   divieti di qualsiasi combustione all’aperto e limitazioni riguardanti i combustibili ed i generatori di calore a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico e aggiornamento delle misure temporanee omogenee da adottarsi in caso di situazioni di perdurante accumulo degli inquinanti.    Per scaricare il testo clicca qui 

Decreto legge 41 – decreto Sostegni-, pubblicato il testo in Gazzetta Ufficiale

Oggetto: Decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41 – decreto “Sostegni”. Cari Associati, sulla G.U. di ieri è stato pubblicato il D.L. n. 41 del 22 marzo 2021 (cosiddetto decreto “Sostegni”) in cui sono contenute una serie di provvedimenti finalizzati, principalmente, a sostenere l’economia e le imprese e in materia di lavoro. Per quel che concerne, in particolare, l’ambito dei soggetti ammessi al contributo a fondo perduto si evidenzia, come richiesto dalla Confederazione, il superamento, per l’individuazione dei soggetti meritevoli del contributo, dei codici ATECO che ha penalizzato, nei diversi decreti “Ristori”, tutte quelle attività che operano in filiera con soggetti costretti a chiusure o a drastiche riduzioni a seguito delle misure emanate per contenere la pandemia. Così pure si valuta positivamente la maggior intensità di aiuto riconosciuta alle imprese di minori dimensioni per le quali, specie per quelle a base familiare, la contrazione dei fatturati determina una immediata riduzione del reddito a disposizione della famiglia. Nel ritenere positiva la metodologia seguita per l’intervento, si giudica, però, assolutamente insufficiente lo stanziamento previsto per la misura (circa 11 miliardi di euro) rispetto all’ingente e straordinaria perdita di fatturato sofferta dalle imprese nel 2020 rispetto al 2019. In materia di lavoro si evidenzia la proroga dell’assegno ordinario (quindi dei trattamenti erogati da FSBA) e della cassa integrazione in deroga per un periodo pari a 28 settimane, con la relativa assegnazione ai Fondi di solidarietà bilaterale, tra cui il Fondo dell’artigianato (FSBA), di uno stanziamento di 1.100 milioni di euro per l’anno 2021 per l’erogazione dell’assegno ordinario. La misura recepisce le indicazioni della Confederazione per rifinanziare il Fondo bilaterale dell’Artigianato: è ora fondamentale che il trasferimento delle risorse avvenga celermente, in modo da consentire di effettuare i pagamenti con la massima tempestività. I trattamenti di cassa integrazione ordinaria con causale Covid-19 sono invece stati prorogati per un periodo pari a 13 settimane. Si valuta positivamente anche il nuovo regime di a-causalità per le proroghe e i rinnovi dei contratti a termine, che amplia la precedente previsione contenuta nella legge di bilancio 2021 e che costituisce un primo segnale per il superamento, in più occasioni auspicato e richiesto dalla Confederazione, delle rigidità del decreto Dignità. Di seguito le misure di maggior interesse: Articolo 1 – Contributo a fondo perduto in favore degli operatori economici, dal 30 marzo è possibile inoltrare richiesta all'agenzia delle entrate L’articolo 1 del decreto prevede uno stanziamento di 11,15 miliardi di euro per il riconoscimento di un contributo a fondo perduto a favore di imprese e lavoratori autonomi a condizione che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30 per cento rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019. L’ammontare del contributo è determinato in misura pari all’importo ottenuto applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019. La menzionata percentuale è fissata al: • 60% per i soggetti con ricavi non superiori a 100.000 euro; • 50% per i soggetti con ricavi tra 100.000 euro e fino a 400.000 euro; • 40% per i soggetti con ricavi tra 400.000 euro e fino a un 1 mln di euro; • 30% per i soggetti con ricavi tra 1 e 5 mln di euro; • 20% per i soggetti con ricavi tra 5 e 10 mln di euro nel periodo d’imposta 2019 (secondo periodo antecedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto-legge). È, in ogni caso, garantito un contributo minimo pari a: • 1.000 euro per le persone fisiche; • 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. È stabilito un limite massimo all’importo del contributo che è pari a 150.000 euro. Articolo 2 – Misure di sostegno ai Comuni a vocazione montana appartenenti a comprensori sciistici. L’articolo 2 stanzia 700 milioni di euro per l’anno 2021 in uno specifico Fondo presso il MEF destinato alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano per la concessione di contributi in favore dei soggetti esercenti attività di impresa di vendita di beni o servizi al pubblico, svolte nei Comuni a vocazione montana appartenenti a comprensori sciistici. Articolo 3 – Fondo autonomi e professionisti. Il Fondo per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti, istituito dall’ultima legge di bilancio 2021 nello stato di previsione del Ministero del Lavoro, viene incrementato di 1.500 milioni di euro, arrivando a una dotazione complessiva per il 2021 di 2.500 milioni di euro. La platea dei beneficiari è costituita dai lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni previdenziali dell’Inps e dai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza ai sensi dei D.Lgs. n. 509/94 e n. 103/96. I soggetti beneficiari devono aver percepito nel 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro e subito un calo del fatturato o dei corrispettivi nel 2020 non inferiore al 33% rispetto a quelli del 2019. Restano inalterati i criteri attuativi per la concessione dell’esonero parziale mediante uno o più decreti del Ministero del Lavoro, nonché il ruolo di monitoraggio della spesa da parte degli enti interessati che comunicano i risultati al Ministero vigilante. La norma subordina inoltre l’efficacia della disciplina, in quanto la stessa va considerata aiuto di Stato, all’autorizzazione della Commissione europea. Articolo 4 – Proroga del periodo di sospensione della riscossione. Viene esteso al 30 aprile 2021 il periodo di sospensione del versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione (termine prima fissato al 28 febbraio). Sono considerati validi i versamenti connessi alla Rottamazione ter e “Saldo e stralcio” se effettuati integralmente: – entro il 31 luglio 2021, per quanto riguarda le rate in scadenza il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre 2020; – entro il 30 novembre 2021, per quanto riguarda le rate in scadenza il 28 febbraio, il 31 marzo, il … Leggi tutto

Decreto legge sostegni- comunicato stampa

DECRETO LEGGE SOSTEGNI Gli aiuti che le imprese riceveranno saranno in percentuale minima (al più il 5% di quanto hanno perso). Migliorato il metodo ma gli 11 miliardi di euro stanziati non bastano. Servono ristori più adeguati come risorse, più inclusivi e più tempestivi”. Attendiamo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Sostegni ma siamo pessimisti: gli aiuti che le imprese riceveranno sono irrisori. Gli 11 miliardi stanziati non bastano. Servono ulteriori risorse. Si doveva investire più sulle imprese che danno lavoro piuttosto che su redditi di cittadinanza e di emergenza, oltre a dirottare su questo capitolo di spesa, ad esempio, i quasi 5 miliardi di fondi impegnati per il cashback o la lotteria degli scontrini. Occorre incrementare la quantità di risorse da destinare agli imprenditori, in particolare per i settori più colpiti, dalla moda fino ad arrivare alla filiera del turismo. Bene che sia stata accettata la nostra richiesta di individuare i destinatari dei ristori non seguendo più la logica dei codici ATECO così come l’esigenza di avere criteri semplici e realistici per calcolarne l’importo. Valutiamo positivamente anche l’indicazione di privilegiare i soggetti con ricavi annui minori, in particolare al di sotto dei 400.000 euro. Non entriamo nel merito del meccanismo previsto dal decreto, e ci rendiamo conto che individuare criteri e risorse sia un lavoro difficile ma sarebbe ora di cambiare completamente rotta. Perché invece di erogare aiuti, visto che sono scarsi e tardivi, non si inverte la rotta e non si azzera la burocrazia, non si straccia il Codice degli Appalti e non si defalcano tasse e balzelli finché occupazione e lavoro non tornano a crescere in misura accettabile? Almeno il debito sarebbe finalizzato ad una crescita vivace e sostanziosa. Speriamo che almeno i tempi di erogazione siano rapidi come promesso e che le modalità operative con cui richiedere il sostegno siano chiare e messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate già dai prossimi giorni. Sicuramente apprezzabili le ulteriori 28 settimane di cassa integrazione e la sospensione dei termini di versamento di cartelle esattoriali ed avvisi esecutivi fino al 30 aprile prossimo.

Bando Regione Piemonte: Contributi a sostegno della capitalizzazione delle PMI

È stato pubblicato dalla Regione Piemonte il bando, attivo dal 29 marzo 2021 "Contributi a sostegno della capitalizzazione delle PMI". La misura di cui la dotazione è di 1 milione di euro,   prevede  un contributo a fondo perduto per le aziende di valore massimo pari a € 62.500 e calcolato come segue: 30% per aumenti di capitale compresi tra 50.000 e 150.000 euro; 25% per aumenti di capitale compresi tra 151.000 e 250.000 euro. BENEFICIARI La Misura è rivolta alle imprese che: 1. rientrino nella nozione di MPMI; 2. siano costituite come società di capitali; 3. siano iscritte al Registro Imprese con suddetta configurazione, costituite da almeno 1 anno e con almeno un bilancio chiuso e approvato; 4. rispettino le verifiche di affidabilità economico-finanziaria e patrimoniale (rating compreso tra AAA e BB2 con riferimento ai dati del 2019); 5. abbiano la sede di investimento (o le sedi) attiva e operativa in Piemonte; 6. posseggano un codice ATECO primario (o prevalente, nel caso di assenza del codice primario) incluso in uno degli allegati al bando.   Sono escluse le MPMI che abbiano partecipato e ottenuto positivo responso a valere sulla misura POR FESR 2014/2020 – Bando SC-UP.   L’AUMENTO DI CAPITALE L’operazione di aumento di capitale, ammissibile ai fini del contributo, dovrà avere le seguenti caratteristiche: a) essere già deliberata alla presentazione della domanda, ma successiva alla data di approvazione della D.G.R. 75-2630 del 18 dicembre 2020; b) essere compreso tra € 50.000 e € 250.000; c) avvenire tramite versamenti in conto aumento di capitale; d) i versamenti devono essere in denaro e non possono essere rimborsati ai soci, a nessun titolo, per tutto il periodo a cui si riferisce il progetto di investimento; e) la sottoscrizione e il relativo versamento integrale della quota (ivi incluso l’eventuale sovrapprezzo azioni) devono essere effettuati entro 30 giorni dalla data di ricezione della comunicazione di approvazione dell’agevolazione.   NATURA DEGLI INVESTIMENTI Sono ammissibili investimenti in beni materiali ed immateriali, spese di pubblicità e marketing, spese di consulenza strategica e tecnica, funzionali ai seguenti interventi: – ammodernamento e/o innovazione processo/prodotto; – riconversione della produzione industriale; – diversificazione dell’attività core; – azioni di riorganizzazione del lavoro; – piani di internazionalizzazione, comunicazione e pubblicità. SCADENZA BANDO : 31 DICEMBRE 2021 Siamo a Vostra completa disposizioneper eventuali approffondimenti, come sempr, allo 015 8551710 o presso la sede di via T. Galimberti 22 a Biella  

COVID-19, azioni sindacali a tutela del settore benessere

EMERGENZA COVID 19 – AZIONI SINDACALI A TUTELA DEL SETTORE BENESSERE – INTERVENTO SU MISE    Con riferimento alla circolare n. 303/TA del 3/3 u.s., si informa che in data odierna la Confederazione – con lettera a firma del Presidente Granelli – è intervenuta presso il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti per rappresentare la situazione di allarme delle imprese dei settori dell’acconciatura e dell’estetica rispetto ai disagi provocati dalla chiusura di tali attività nelle zone rosse prevista dall’allegato 24 al DPCM del 2 marzo scorso, nel quale i servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere sono stati aggiunti ai servizi dei centri estetici, già esclusi dallo stesso allegato al DPCM del 3 novembre 2020, Nell’ambito dell’intervento è stato sottolineato come, al di là dei pesanti danni economici a carico delle imprese, i provvedimenti sopra richiamati abbiano favorito – fin dalla prima chiusura disposta con DPCM dell’11 marzo 2020 – una pericolosa ed ormai ingestibile proliferazione dell’offerta irregolare, agevolata dalla disponibilità di soggetti che – a fronte dell’impennata della richiesta – continuano ad erogare abusivamente presso il proprio domicilio o presso quello del cliente, i servizi preclusi alle imprese. E’ stato fatto pertanto presente che la disposta chiusura delle attività regolari, proprio in considerazione della particolare situazione emergenziale che vede un aumento costante dei contagi dovuti alla maggiore virulenza delle varianti del SARS-CoV-2, va a nostro avviso nella direzione opposta a quella auspicata dal Governo, andando ad amplificare il rischio piuttosto che contenerlo.   La Confederazione ha quindi chiesto al Ministro Giorgetti di intervenire per favorire una pronta modifica al DPCM del 2 marzo 2021 che reintegri le attività di acconciatura ed estetica nell’allegato 24, consentendone lo svolgimento nelle zone rosse ed evitando in tal modo il protrarsi della situazione di pericolo per i cittadini fruitori di tali servizi.   Nell’assicurare la massima tempestività di informazione rispetto agli eventuali riscontri, si porgono i migliori saluti.

Decreto sostegno,licenziamenti, contributi a imprese e famiglie, condono fiscale

Il consiglio dei ministri nella tarda serata di ieri venerdì 19 marzo, ha approvato il decreto legge contenente le misure di sostegno alle PIVA, imprese, famiglie , di lavoro, e di salute Vediamo nel dettaglio come si articolano gli interventi previsti nel decreto ATTIVITA' PRODUTTIVE Contributo a fondo perduto per imprese e professionisti Contributi a fondo perduto per circa 3 milioni di imprese e professionisti che nel 2020 hanno perso almeno il 30% del fatturato medio mensile rispetto al 2019 Contributi pari a una percentuale del calo di fatturato medio mensile registrato nel 2020 rispetto al 2019 Cinque fasce di ristoro basate sul fatturato 2019: • 60% della perdita media mensile per fatturati inferiori a 100.000 euro • 50% per fatturati fra 100.000 e 400.000 euro • 40% per fatturati fra 400.000 e 1 milione di euro • 30% per fatturati fra 1 e 5 milioni di euro • 20% per fatturati fra 5 e 10 milioni di euro Novità sul contributo a fondo perduto per imprese e professionisti Eliminato il riferimento ai codici ATECO e innalzata a 10 milioni di euro la soglia massima di fatturato dei soggetti beneficiari Meccanismo di calcolo più equo e con coefficienti premianti per le piccole e medie imprese Gli aiuti saranno compresi fra un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche, 2.000 euro per le persone giuridiche e un massimo di 150.000 euro per beneficiario Anche le start up potranno accedere ai ristori Altre politiche per le imprese e i lavoratori autonomi Aumento di 1,5 miliardi del Fondo per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti che nel 2020 hanno subito un calo del reddito superiore al 33% rispetto al 2019 Fondo da 700 milioni per il sostegno alla filiera della montagna, con una quota destinata ai maestri di sci Ulteriori interventi per i settori gravemente colpiti: • fiere, manifestazioni fieristiche internazionali e congressi • cultura e spettacolo, mostre e musei • matrimoni ed eventi privati • attività commerciali o di ristorazione nei centri storici • filiere dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura POLITICHE PER LA SALUTE  Sostegno al piano vaccinale e politiche per la salute Nuovi stanziamenti per il finanziamento del piano vaccinale e per il sistema sanitario, di cui: • 2,1 miliardi aggiuntivi per l’acquisto di vaccini anti-Covid • 700 milioni aggiuntivi per l’acquisto di farmaci anti-Covid • nuove risorse per il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 e per la logistica della campagna vaccinale • fondi per la produzione di vaccini in Italia • 50 milioni aggiuntivi per i Covid hospital Possibilità di realizzare la vaccinazione anche nelle farmacie SCUOLA UNIVERSITA' E RICERCA Sostegno alla scuola, all’università e alla ricerca 150 milioni di euro aggiuntivi per lo svolgimento di attività extra- curriculari volte a favorire il recupero delle competenze di base e promuovere la socialità dei ragazzi Aumento di 150 milioni del Fondo per il funzionamento delle scuole, per la sicurezza delle scuole e il potenziamento della didattica a distanza Incremento del Fondo per le esigenze emergenziali del sistema dell’università, delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e degli enti di ricerca   LAVORO E FAMIGLIA Protezione dei lavoratori Sostegno al reddito dei lavoratori: • Cassa integrazione ordinaria senza contributi addizionali è prorogata fino al 30 giugno 2021 • Cassa integrazione in deroga e assegno ordinario legati all’emergenza «Covid» fino al 31 dicembre 2021 • Proroga della cassa integrazione salariale per operai agricoli per un massimo di 120 giorni fino al 31 dicembre 2021 Blocco dei licenziamenti prorogato fino: • al 30 giugno 2021 per i lavoratori delle aziende che dispongono di CIG ordinaria e CIG straordinaria (soprattutto industria e agricoltura) • al 31 ottobre 2021 per i lavoratori delle aziende coperte da strumenti in deroga (soprattutto terziario) Protezione dei lavoratori e contrasto alla povertà Rifinanziamento del Fondo sociale per occupazione e formazione Indennità ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello sport 1 miliardo per il rifinanziamento del Reddito di Cittadinanza 1,5 miliardi per l’estensione del Reddito di emergenza, con 3 nuove mensilità Fondo a tutela dei lavoratori fragili nel settore pubblico e privato Proroga dei navigator   ENTI LOCALI Sostegno agli enti locali Incremento delle risorse per il ristoro delle minori entrate: 260 milioni per le Autonomie speciali e 1 miliardo per gli enti territoriali Ristoro di 250 milioni di euro per le minori entrate dei Comuni relativi all’imposta di soggiorno Rimborso delle spese sanitarie sostenute dalle Regioni nel 2020 per l’acquisto di dispositivi individuali e di beni sanitari riguardanti l’emergenza 800 milioni di euro aggiuntivi destinati al trasporto pubblico locale Rinvio di alcuni termini, tra cui lo spostamento al 30 aprile (dal 31 marzo) del termine per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali MISURE FISCALI Misure fiscali Cancellazione delle cartelle esattoriali fino a 5.000 euro del periodo 2000-2010 per i soggetti con reddito inferiore a 30.000 euro Definizione agevolata degli avvisi bonari sui periodi di imposta 2017 e 2018 per i soggetti che hanno subito un calo del volume d’affari del 30% rispetto al 2019 Proroga della sospensione delle attività di riscossione coattiva fino al 30 aprile Per scaricare la sle slide riassuntive clicca qui 

REVISIONI AUTO, scadenze posticipata per le verifiche metrologiche delle attrezzature

Il Milleproroghe ha posticipato a tutto il 2021 la scadenza per le verifiche metrologiche delle attrezzature utilizzate dalle imprese di autoriparazione e revisione auto. “Una decisione importante, da noi sollecitata e alla fine conquistata – ha sottolineato Vincenzo Ciliberti, Presidente di ANARAConfartigianato – In questo modo, potremmo contenere gli oneri a carico delle imprese del settore e favorire l’operatività dei centri di controllo, tenuto conto del difficile contesto legato alla situazione pandemica. La nostra azione non si ferma a questo risultato, però”. Ottenuta la proroga per le verifiche metrologiche della strumentazione di officine e centri di revisione, sul tavolo della trattativa tra categoria e MIT resta la periodicità stessa delle verifiche, attualmente annuale. “Vogliamo arrivare a una soluzione definitiva e strutturale per adeguare la periodicità delle verifiche ai parametri previsti dalla Direttiva Europea 2014/45/UE, e cioè con cadenza biennale. Il Ministero dei Trasporti ci ha offerto rassicurazioni in tal senso”, ha aggiunto il Presidente Ciliberti. Nel frattempo, la proroga della scadenza dal 31 maggio al 31 dicembre 2021 potrà aiutare le imprese soltanto se verranno risolti i limiti operativi, individuati e già denunciati da ANARA Confartigianato. “Dal territorio ci sono arrivate numerose segnalazioni sulle resistenze da parte delle software house nell’aggiornamento dei termini di scadenza delle attrezzature – ha denunciato il Presidente dei revisori auto di Confartigianato – Abbiamo segnalato al Ministero dei Trasporti queste inosservanze della norma, manifestate fin dai primissimi giorni di applicazione, chiedendo una rapida soluzione al problema. Gli imprenditori del settore hanno bisogno di chiarimenti e di tutte le istruzioni applicative per gli aggiornamenti tecnici”, ha concluso il Presidente Ciliberti.