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Fondazione cassa di risparmio di Biella, bando ARTE+ erogati 186 mila euro

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI BIELLA, BANDO ARTE+ EROGATI CONTRIBUTI PER OLTRE 186 MILA EURO   Bando Arte+ per il restauro dei beni d’arte biellesi: contributo di oltre 186 mila euro Investire sui beni d’arte del territorio per promuoverne la riqualificazione e la fruizione: è questo lo scopo del bando “Arte+” che ha assegnato oltre 186 mila euro di contributi a una decina di importanti realtà territoriali. Il bando sostiene il restauro ed il recupero di beni sottoposti a tutela, di comprovato pregio e valore artistico ed architettonico, presenti sul territorio Biellese e sono ammessi solo i beni sottoposti a tutela ai sensi del DLgs 22/01/2004 n.42 – "Codice dei Beni culturali e del Paesaggio", per i quali siano stati predisposti progetti definitivi/esecutivi (autorizzati dalle competenti Soprintendenze da non oltre 5 anni) che non siano stati cantierati prima del 1° gennaio 2020. “Si tratta di un’importante azione della Fondazione che prosegue in questo modo un’antica missione della Cassa di Risparmio di Biella – commenta il Presidente Franco Ferraris – la salvaguardia di quei monumenti che raccontano la storia e l’identità del territorio e che contribuiscono a creare un’attrazione anche turistica è da sempre tra le nostre priorità”. I contributi hanno riguardato in totale 11 realtà con importi compresi tra 2 e 30 mila euro e sono stati coinvolti sia ampi interventi di restauro delle facciate sia interventi interni a emergenze artistiche e arredi di pregio, numerose come sempre sono state le chiese del territorio che necessitano di interventi costanti. Segue la descrizione di alcuni degli interventi più significativi. Ente: Parrocchia Nostra Signora di Oropa al Villaggio Lamarmora Oggetto: Restauro dell’opera in marmo della mensa d’altare conservato nella Chiesa di Biella Nostra Signora d’Oropa al Villaggio Lamarmora. Costo totale progetto € 3.456 Importo deliberato Fondazione: € 2.236 Si intende riportare allo splendore originario un'opera poco nota ma di alto valore simbolico e artistico del biellese: l'altare della Chiesa di Biella dedicata alla Nostra Signora d'Oropa al Villaggio Lamarmora. Proviene dalla Basilica Superiore di Oropa ed il paliotto in marmo, opera di Virgilio Audagna, fu scolpito nel 1944, in piena seconda guerra mondiale. Offerente fu il popolo biellese che, in un momento di grande privazione, lo volle offrire alla Madonna affinchè proteggesse dalle "offese aeree e terrestri" come recita la pergamena conservata al suo interno. Tuttavia con l'arrivo alla Basilica Superiore di Oropa del moderno ciborio di Giò Ponti, l'Amministrazione del Santuario decise di sostituire l'altare con uno essenziale nelle forme. L'altare scolpito fu così donato alla nascente Chiesa del Villaggio, che oggi è chiamata a tramandare l'opera alle future generazioni. Si tratta di una delle rare interpretazioni scultoree del "Padre Nostro", una vera e propria preghiera scolpita. “Nell'anno dell'incoronazione della Madonna di Oropa, il restauro dell'altare, che era stato proprio pensato per le celebrazioni più solenni in Santuario, rappresenta un progetto dal forte significato simbolico – commenta Don Ezio Saviolo – Sarà l'occasione di far conoscere ai Biellesi un'opera preziosa pagata dagli sforzi dei loro nonni”. Ente Parrocchia Santa Maria Assunta Oggetto: Restauro del quadro della Deposizione dalla Croce attribuito al Giovenone Costo totale progetto € 30.592,84 Importo deliberato Fondazione: € 13.000 L'iniziativa mira a salvaguardare un elemento del patrimonio storico-artistico locale: il quadro oggetto dell’intervento raffigura la "Deposizione dalla Croce" e risale alla seconda metà del XVI secolo ed è attribuito a Giuseppe Giovenone (un pittore di origini vercellesi, facente parte di una famiglia di artisti e cognato di Bernardino Lanino) che ha realizzato numerose opere nelle attuali province di Biella, Vercelli e Novara. Il dipinto (olio su tavola) è collocato all'interno della chiesa di Santa Maria Assunta di Salussola, nella cappella Panerio, ed ha una cornice in legno intagliato e dorato in oro zecchino. L'opera è sottoposta a tutela della Soprintendenza del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che ha autorizzato e monitorerà l'intervento di restauro. “Una volta restaurato il quadro sarà fruibile dalla comunità locale che potrà ammirarlo durante le funzioni che si svolgono nel corso dell'anno e sarà a disposizione dei visitatori – spiega Don Lodovico De Bernardi – Inoltre, al termine dell'intervento, saranno attuate varie azioni di promozione”. Tra i partner del progetto spiccano la Diocesi di Biella, il Museo Laboratorio A.V.P.S. onlus e il Comune di Salussola. Ente: Parrocchia San Lorenzo Ponderano Oggetto: Restauro facciate complesso parrocchiale S. Lorenzo Costo totale progetto € 264.378 Importo deliberato Fondazione: € 30.000 Il progetto prevede un ampio intervento in più fasi che coinvolgerà la Chiesa di San Lorenzo, la casa parrocchiale, la ex Confraternita di San Giovanni Battista e il suo campanile. La prima parte del progetto interessa la Chiesa e la Canonica e prevede la ristrutturazione, il recupero e il consolidamento strutturale. Il bene oggetto dell’intervento è molto antico: la Parrocchia di S. Lorenzo viene menzionata in una bolla papale nel l207. La prima chiesa sorse in epoca medievale in prossimità del castello situato dove ora c'e la casa parrocchiale che ne conserva alcuni muri. Alla fine del XV secolo la Chiesa venne ricostruita dopo un incendio suddivisa in tre navate da colonne di pietra e archi decorati da cornicioni in cotto lavorato tuttora esistenti. Dal 1701 si prolungò la chiesa costruendo una facciata in cotto e nel 1818 il sagrato su disegno di G.B. Maggia. Nel 1800 Don Pozzo provvide al restauro della casa parrocchiale. Tra il XIX e il XXI sec. vennero eseguiti una serie di restauri: gli affreschi ad opera di Gaspare da Ponderano, il coro ligneo di Giuseppe e Lorenzo Chiorino 1724- 1730, i portali di Giovanni Flecchia 1699-1769, l'organo Ramasco 1737. In questi ultimi anni l'amministrazione comunale ha avviato una serie di progetti che hanno visto il recupero del Torrione dell'antico castello medievale e degli spazi circostanti, la riqualificazione dello spazio antistante la chiesa creando una piazza per lo svolgimento di eventi religiosi e civili e il rifacimento delle facciate di diversi edifici. “Il progetto del complesso parrocchiale si pone all'interno della valorizzazione dell'antico nucleo storico di Ponderano attraverso una serie di azioni sinergiche e continuative – spiega … Leggi tutto

Fondazione cassa di risparmio di Biella, bando ARTE+ erogati 186 mila euro

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI BIELLA, BANDO ARTE+ EROGATI CONTRIBUTI PER OLTRE 186 MILA EURO   Bando Arte+ per il restauro dei beni d’arte biellesi: contributo di oltre 186 mila euro Investire sui beni d’arte del territorio per promuoverne la riqualificazione e la fruizione: è questo lo scopo del bando “Arte+” che ha assegnato oltre 186 mila euro di contributi a una decina di importanti realtà territoriali. Il bando sostiene il restauro ed il recupero di beni sottoposti a tutela, di comprovato pregio e valore artistico ed architettonico, presenti sul territorio Biellese e sono ammessi solo i beni sottoposti a tutela ai sensi del DLgs 22/01/2004 n.42 – "Codice dei Beni culturali e del Paesaggio", per i quali siano stati predisposti progetti definitivi/esecutivi (autorizzati dalle competenti Soprintendenze da non oltre 5 anni) che non siano stati cantierati prima del 1° gennaio 2020. “Si tratta di un’importante azione della Fondazione che prosegue in questo modo un’antica missione della Cassa di Risparmio di Biella – commenta il Presidente Franco Ferraris – la salvaguardia di quei monumenti che raccontano la storia e l’identità del territorio e che contribuiscono a creare un’attrazione anche turistica è da sempre tra le nostre priorità”. I contributi hanno riguardato in totale 11 realtà con importi compresi tra 2 e 30 mila euro e sono stati coinvolti sia ampi interventi di restauro delle facciate sia interventi interni a emergenze artistiche e arredi di pregio, numerose come sempre sono state le chiese del territorio che necessitano di interventi costanti. Segue la descrizione di alcuni degli interventi più significativi. Ente: Parrocchia Nostra Signora di Oropa al Villaggio Lamarmora Oggetto: Restauro dell’opera in marmo della mensa d’altare conservato nella Chiesa di Biella Nostra Signora d’Oropa al Villaggio Lamarmora. Costo totale progetto € 3.456 Importo deliberato Fondazione: € 2.236 Si intende riportare allo splendore originario un'opera poco nota ma di alto valore simbolico e artistico del biellese: l'altare della Chiesa di Biella dedicata alla Nostra Signora d'Oropa al Villaggio Lamarmora. Proviene dalla Basilica Superiore di Oropa ed il paliotto in marmo, opera di Virgilio Audagna, fu scolpito nel 1944, in piena seconda guerra mondiale. Offerente fu il popolo biellese che, in un momento di grande privazione, lo volle offrire alla Madonna affinchè proteggesse dalle "offese aeree e terrestri" come recita la pergamena conservata al suo interno. Tuttavia con l'arrivo alla Basilica Superiore di Oropa del moderno ciborio di Giò Ponti, l'Amministrazione del Santuario decise di sostituire l'altare con uno essenziale nelle forme. L'altare scolpito fu così donato alla nascente Chiesa del Villaggio, che oggi è chiamata a tramandare l'opera alle future generazioni. Si tratta di una delle rare interpretazioni scultoree del "Padre Nostro", una vera e propria preghiera scolpita. “Nell'anno dell'incoronazione della Madonna di Oropa, il restauro dell'altare, che era stato proprio pensato per le celebrazioni più solenni in Santuario, rappresenta un progetto dal forte significato simbolico – commenta Don Ezio Saviolo – Sarà l'occasione di far conoscere ai Biellesi un'opera preziosa pagata dagli sforzi dei loro nonni”. Ente Parrocchia Santa Maria Assunta Oggetto: Restauro del quadro della Deposizione dalla Croce attribuito al Giovenone Costo totale progetto € 30.592,84 Importo deliberato Fondazione: € 13.000 L'iniziativa mira a salvaguardare un elemento del patrimonio storico-artistico locale: il quadro oggetto dell’intervento raffigura la "Deposizione dalla Croce" e risale alla seconda metà del XVI secolo ed è attribuito a Giuseppe Giovenone (un pittore di origini vercellesi, facente parte di una famiglia di artisti e cognato di Bernardino Lanino) che ha realizzato numerose opere nelle attuali province di Biella, Vercelli e Novara. Il dipinto (olio su tavola) è collocato all'interno della chiesa di Santa Maria Assunta di Salussola, nella cappella Panerio, ed ha una cornice in legno intagliato e dorato in oro zecchino. L'opera è sottoposta a tutela della Soprintendenza del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che ha autorizzato e monitorerà l'intervento di restauro. “Una volta restaurato il quadro sarà fruibile dalla comunità locale che potrà ammirarlo durante le funzioni che si svolgono nel corso dell'anno e sarà a disposizione dei visitatori – spiega Don Lodovico De Bernardi – Inoltre, al termine dell'intervento, saranno attuate varie azioni di promozione”. Tra i partner del progetto spiccano la Diocesi di Biella, il Museo Laboratorio A.V.P.S. onlus e il Comune di Salussola. Ente: Parrocchia San Lorenzo Ponderano Oggetto: Restauro facciate complesso parrocchiale S. Lorenzo Costo totale progetto € 264.378 Importo deliberato Fondazione: € 30.000 Il progetto prevede un ampio intervento in più fasi che coinvolgerà la Chiesa di San Lorenzo, la casa parrocchiale, la ex Confraternita di San Giovanni Battista e il suo campanile. La prima parte del progetto interessa la Chiesa e la Canonica e prevede la ristrutturazione, il recupero e il consolidamento strutturale. Il bene oggetto dell’intervento è molto antico: la Parrocchia di S. Lorenzo viene menzionata in una bolla papale nel l207. La prima chiesa sorse in epoca medievale in prossimità del castello situato dove ora c'e la casa parrocchiale che ne conserva alcuni muri. Alla fine del XV secolo la Chiesa venne ricostruita dopo un incendio suddivisa in tre navate da colonne di pietra e archi decorati da cornicioni in cotto lavorato tuttora esistenti. Dal 1701 si prolungò la chiesa costruendo una facciata in cotto e nel 1818 il sagrato su disegno di G.B. Maggia. Nel 1800 Don Pozzo provvide al restauro della casa parrocchiale. Tra il XIX e il XXI sec. vennero eseguiti una serie di restauri: gli affreschi ad opera di Gaspare da Ponderano, il coro ligneo di Giuseppe e Lorenzo Chiorino 1724- 1730, i portali di Giovanni Flecchia 1699-1769, l'organo Ramasco 1737. In questi ultimi anni l'amministrazione comunale ha avviato una serie di progetti che hanno visto il recupero del Torrione dell'antico castello medievale e degli spazi circostanti, la riqualificazione dello spazio antistante la chiesa creando una piazza per lo svolgimento di eventi religiosi e civili e il rifacimento delle facciate di diversi edifici. “Il progetto del complesso parrocchiale si pone all'interno della valorizzazione dell'antico nucleo storico di Ponderano attraverso una serie di azioni sinergiche e continuative – spiega … Leggi tutto

IMPRESA DIRETTA, il valore della dichiarazione di conformit? e il ruolo della normativa tecnica

 DIRETTA STREAMING IL VALORE DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ E IL RUOLO DELLA NORMAZIONE TECNICA: Seminario online gratuito – Giovedì 26 novembre 2020  ore 14:00 – 17:00 Giovedì 26 novembre 2020 a partire dalle ore 14:00 presso la sede nazionale di Confartigianato Imprese si terrà il seminario di approfondimento su “Il valore della Dichiarazione di Conformità e il ruolo della normazione tecnica”, organizzato in collaborazione con il CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano. L’incontro fa capo al programma di incontri tematici in collegamento streaming dedicati alle imprese associate “Impresa Diretta”. L’evento, di cui al programma allegato, è volto a sottolineare l’importanza del valore della Dichiarazione di Conformità quale documento conclusivo del processo lavorativo dell’installatore di impianti e di evidenziare come la normazione tecnica possa assicurare che le realizzazioni fatte in accordo alle norme tecniche volontarie del CEI si possano considerare eseguite “a regola d'arte”. Verranno presentate le principali novità normative a livello impiantistico, la convenzione CEI/Confartigianato, utile per avere l’accesso online alle Norme e alle Guide Tecniche CEI a condizioni particolarmente vantaggiose e il Catalogo Guidato CEI per orientarsi nel ricco mondo della normazione. L’obiettivo è quello di favorire l’aggiornamento professionale e offrire un supporto concreto allo svolgimento dell’attività lavorativa dell’impiantista, in linea con le evoluzioni normative e tecnologiche del settore. Ricordiamo che l'evento è riservato al Sistema Confederale ed alle Aziende associate, le quali potranno collegarsi direttamente dalle proprie sedi. Per partecipare allo streaming, è necessario inoltrare la richiesta di adesione entro mercoledì 25 novembre 2020 telefonando allo 015 8551710 Per consultare il programma clicca qui

Decreto ristori e ristori bis al via le richieste sino al 15 gennaio 2021

??????DECRETO RISTORI Chi non aveva richiesto i contributi del Decreto Rilancio ora pu? farlo Da oggi, e fino al 15 gennaio 2021. Nuove domande al via per i contributi a fondo perduto dei Decreti ?Ristori? e ?Ristori Bis?. Chi non aveva richiesto i contributi del Decreto Rilancio ora pu? farlo Da oggi, e fino al 15 gennaio 2021, ? possibile inviare le domande di accesso ai contributi a fondo perduto previsti dai decreti ?Ristori? e ?Ristori bis? per i contribuenti che non avevano presentato l?istanza al precedente contributo previsto dal decreto ?Rilancio?. Per chi aveva gi? presentato la domanda la scorsa primavera, infatti, l?accredito delle somme sul conto corrente avviene in maniera automatica. Come presentare l?istanza ? La domanda di accesso ai contributi va presentata via web mediante il portale ?Fatture e corrispettivi? dell?Agenzia delle Entrate oppure attraverso l?utilizzo di un software di compilazione e un successivo invio attraverso l?applicativo ?Desktop telematico?. L?autenticazione potr? avvenire con le credenziali Fiscoonline o Entratel dell?Agenzia, tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identit? Digitale, oppure mediante la Carta nazionale dei Servizi (Cns). Nell?istanza devono essere indicati i codici fiscali del richiedente, dell?eventuale rappresentante o intermediario, le informazioni sulla sussistenza dei requisiti e l?Iban del conto corrente su cui ricedere l?accredito. A chi spetta il contributo del Decreto Ristori ? Entrambi i contributi si rivolgono ai titolari di una partita Iva attivata in data antecedente al 25 ottobre 2020 e non cessata al momento della presentazione della domanda. In particolare, gli ulteriori requisiti per richiedere il contributo a fondo perduto del Decreto Ristori sono due: esercitare come attivit? prevalente una di quelle rientranti nei codici Ateco elencati nella tabella dell?allegato 1 del Decreto e avere avuto l?ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell?ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Quest?ultimo requisito non ? invece necessario se la partita Iva era stata attivata a partire dal 1? gennaio 2019. I destinatari del contributo del Decreto Ristori-bis ? Il contributo previsto dal Decreto Ristori-bis, invece, ? destinato esclusivamente ai titolari di partita Iva che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravit? (le cosiddette regioni ?rosse?). Gli altri requisiti sono analoghi a quelli del contributo del Decreto Ristori: esercitare come attivit? prevalente una di quelle rientranti nei codici Ateco elencati nella tabella contenuta questa volta nell?allegato 2 del Decreto Ristori bis; se titolari di una partita Iva aperta prima del 1? gennaio 2019, avere avuto l?ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell?ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Infine, sempre come per il contributo precedente, la partita Iva del richiedente deve essere stata attivata in data antecedente al 25 ottobre 2020 e non deve essere cessata al momento della presentazione della domanda. Una nuova area tematica per tutti i Ristori ? Sul sito dell?Agenzia delle Entrate ? stata creata una nuova area tematica, raggiungibile direttamente dalla Home page, che raggruppa le informazioni su tutti i contributi a fondo perduto finora istituiti. Al suo interno ? possibile trovare informazioni sulla procedura di richiesta del contributo, sul calcolo delle somme spettanti, su cosa fare in caso di errori e sulle deleghe degli intermediari, oltre al riepilogo dei riferimenti normativi e dei provvedimenti.

SAN.ARTI, CHECK-UP gratuito per gli iscritti al fondo

CHECK-UP DI FINE ANNO SAN.ARTI riserva a tutti gli iscritti al fondo un check up gratuito di fine anno. Qualora foste interessati dovete compilare il modulo di prenotazione (allegato qui) : CDC vi contatterà per concordare la data del check-up. E' possibile scegliere solo un check-up consultando il modulo qui allegato  Il direttore Massimo Foscale   

COVID, per gli iscritti al fondo SAN.ARTI due test sierologici e due tamponi gratuiti

 SAN.ARTI, Fondo di Assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori dell’Artigianato, dà la possibilità di eseguire due test sierologici e due tamponi molecolari per la ricerca degli anticorpi IgM e IgG anti SARSCoV-2 fruibili all’anno aggiungendo l’esecuzione di due tamponi molecolari per la ricerca RNA virale. Il costo è completamente a  carico  di SAN.ARTI. Le prestazioni, con le garanzia sopra indicate, saranno fruibili sino al 31 dicembre 2020 nelle sedi CDC di Biella. Per prenotarsi segui le procedure indicate nel modulo allegato (clicca qui); per ulteriori informazioni siamo a Vostra completa disposizione allo 015 8551710  

Donne impresa Biella, vieni anche tu!

DONNE IMPRESA CONFARTIGIANATO BIELLA Sono oltre 1,4 milioni le imprese femminili in Italia e crescono due volte più della media nazionale: le donne italiane dimostrano grande voglia di affermazione e per loro mettersi in proprio e aprire un’attività non è un ripiego, è una scelta di vita, consapevole e ponderata.  E la famiglia? Fondamentale! E' un supporto indispensabile per le donne imprenditrici e vive con orgoglio i successi da  donna appagata professionalmente e da mamma. Dietro a una grande imprenditrice c’è sempre una famiglia collaborativa. Il ruolo della famiglia è fondamentale per le imprenditrici italiane. Il 44% delle intervistate ha dichiarato che il sostegno maggiore che ha permesso loro di aprire e continuare a gestire un’attività in proprio arriva da genitori, figli, zii, fratelli; ma anche dal partner, come dichiara il 31% dalle intervistate. LE DONNE IMPRENDITRICI CHI SONO?  L’imprenditoria femminile continua a crescere: nel complesso, le attività produttive a conduzione femminile hanno superato la quota di un milione e 330 mila unità, pari al 21,86% del totale delle imprese, contro il 21,76% dell’anno precedente (fonte: Osservatorio Imprenditoria Femminile di Unioncamere – InfoCamere). Si conferma il dato relativo alla dimensione media delle imprese al femminile, che sono più piccole, con 2,32 addetti contro i 4 del totale delle imprese. In pratica, soltanto un’attività su cinque è guidata da una donna. Sono 14 su 20 le regioni in cui cresce l’imprenditoria femminile, con punte in Sicilia, Lazio, Campania e Lombardia. A livello settoriale, le imprese femminili si concentrano in particolare nel turismo e nelle altre attività dei servizi, tra cui al primo posto ci sono i servizi alla persona. Cambiano però le forme societarie scelte dalle imprenditrici italiane, che sembrano prediligere quelle più strutturate: le società di capitali femminili sono aumentate di quasi il 17% rispetto a tre anni prima, arrivando a rappresentare oltre il 21% delle imprese femminili; le società di persone e le imprese individuali restano comunque la forma giuridica più diffusa, anche se la percentuale risulta ridotta. La presenza femminile nelle giovani società innovative è addirittura minore che nelle aziende. Eppure alcuni studi e ricerche internazionali dimostrano la correlazione positiva delle performance aziendali con leadership femminile sia nelle startup sia nelle aziende tradizionali. In particolare, rivelano che le startup fondate anche da donne hanno maggiore probabilità di ricevere investimenti rispetto a quelle costituite da soli uomini; e sostengono che le donne sono più adatte a individuare i bisogni del mercato e a coglierne le opportunità. SEGNO PARTICOLARE? Sono innamorate del proprio lavoro, sono ottimiste e positive e sopratutto preparate ai sacrifici QUALI SONO GLI INGREDIENTI PER DIVENTARE IMPRENDITRICE? 1. intraprendenza e carattere (56%): prima di tutto è una questione di indole e di passione. E’ fondamentale essere tenaci, non arrendersi davanti alle difficoltà e non aver paura di sbagliare. 2. competenza e professionalità (29%): importante, seppur in secondo piano, possedere le giuste competenze professionali e investire nella propria formazione 3. organizzazione (16%): al terzo posto troviamo le capacità organizzative, per riuscire a conciliare lavoro e famiglia, oltre a uno spirito di sacrificio CHE COS'E' DONNE IMPRESA CONFARTIGIANATO?  Il Movimento Donne Impresa si propone di dare un valido supporto a tutte le aderenti in modo da facilitare il loro ingresso nel mondo imprenditoriale, organizzando iniziative di tipo culturale, assistenziale e sociale, promuovendo contatti e scambi. SE SEI UN' IMPRENDITRICE E VUOI FAR PARTE DEL NOSTRO GRUPPO CONTATTACI ALLO 015 8551710, L'ADESIONE E' GRATUITA   Dati estrapolati da salecforce    

MECCANICA, intervista su RadioUno della presidente di Confartigianato Meccanica Barbara Ramaioli

MECCANICA – La presidente di Confartigianato Meccanica Barbara Ramaioli intervistata su RadioUno La Presidente di Confartigianato Carpenteria Meccanica, Barbara Ramaioli, è stata intervistata ieri su Radio Uno, nel corso del programma "Sportello Italia". Barbara Ramaioli, neo-eletta presidente e in carica per il prossimo quadriennio, è titolare e socia dell'azienda "La Fer" di Vighizzolo di Cantù (CO). Ascolta qui la sua intervista.      

Covid-19, apertura punti ristoro per camionisti in porti e interporti

CORONAVIRUS, AUTOTRASPORTO: NUOVA ORDINANZA DISPONE APERTURA PUNTI RISTORO PER CAMIONISTI IN PORTI ED INTERPORTI Confartigianato Trasporti comunica che con l’ordinanza a firma del Ministro della Salute, Roberto Speranza, e del Ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, è stata stabilita l’apertura dei punti ristoro per i camionisti anche nei porti e negli interporti. Ciò vale anche nelle aree che si aggiungono a quelle indicate con un livello di rischio alto nel Dpcm del 3 novembre scorso. La nuova ordinanza, nata a seguito dell’esigenza manifestata dal settore dell’autotrasporto di merci su strada di tenere aperti i servizi essenziali, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale in data 18 novembre 2020. Ordinanza Ministero della Salute – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

DPCM 3 novembre, la Prefettura risponde sualla criticit? degli spostamenti tra comuni

In riferimento alle problematiche  insorte per gli spostamenti tra comuni diversi interessante i clienti delle attività al allegato 23 e 24  del DPCM 3 novembre 2020 e alla definizione degli aiuti a fondo perduto non da destinare in base agli ATECO ma in base all' attività svolta, Confartigianato Biella aveva richiesto alla Prefettura di Biella dei chiarimenti. In data odierna ci è pervenuta la loro risposta ufficiale (Prefettura Biella – Area I – Prot. Uscita N.0030410 del 18/11/2020) di cui evidenziamo quanto segue : Rif. Bonus ristori, ristori bis  ……..quanto prospettato anche con riferimento a quei mestieri artigiani non ammessi ai contributi previsti dai recenti interventi normativi –c.d. Ristoro 1 e bis- nonostante i notevoli e prolungati cali di fatturato. La logica, quale suggerita da codesta Associazione, sarebbe quella della filiera e non dei codici ATECO, perché venga fornito un aiuto concreto esclusivamente a quegli esercizi che dimostrino un calo di fatturato, di rilevante percentuale, a prescindere, quindi, dall’attività e dal servizio svolti.?   Rif. problematiche di spostamenti tra comuni  ………….. alla questione, pure evidenziata, degli spostamenti fra Comuni al fine di fruire dei servizi attivi, in particolare, di quelli alla persona, si fa presente che nell’attuale quadro normativo, quale emerge dalle previsioni di cui all’art. 3, comma 4, lett. a) del DPCM del 3 novembre scorso, alla luce anche degli indirizzi forniti dal Gabinetto del Ministro dell’Interno e dalle recenti FAQ della Presidenza del Consiglio, gli spostamenti all’interno del Comune o tra Comuni diversi sono consentiti esclusivamente per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. Dovendo fornire un’interpretazione rispettosa del testo di legge e, al contempo, rispondente ai principi di logicità e ragionevolezza nell’applicazione della citata normativa alla concreta realtà, si ritiene che possano essere raggiunte, dalla clientela, le attività economiche del commercio al dettaglio di cui all’allegato n. 23 e i servizi alla persona di cui al successivo allegato n. 24 al citato DPCM, che si trovino lungo il percorso degli spostamenti consentiti, e anche in occasione degli stessi, in quanto quegli spostamenti siano originati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o motivi di salute. In tali evenienze, difatti, esigenze di ragionevolezza impongono di considerare come legittimo e giustificato usufruire delle attività economiche e dei servizi che si trovano in prossimità del luogo già raggiunto per le consentite motivazioni fissate dal citato disposto normativo. La Prefettura inoltre precisa  che …… impone di limitare gli spostamenti allo stretto necessario. Infatti, anche ove fosse garantito il contingentamento degli ingressi, e dunque evitato il rischio di assembramento, consentire di raggiungere l’esercizio “fuori zona”, non solo incrementerebbe il flusso della circolazione, con conseguenti ripercussioni sui trasporti, ma potrebbe favorire, al contempo, la circolazione del virus. Le difficoltà dell’attuale momento storico e la necessità di superare quanto prima l’emergenza epidemiologica, impongono uno sforzo congiunto di tutte le parti sociali attive sul territorio