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REGIONE PIEMONTE: AZIONI URGENTI PER LE IMPRESE PIEMONTESI

Coronavirus: azioni urgenti per le imprese piemontesi   Sono partiti i primi interventi della Regione Piemonte in favore del sistema produttivo per affrontare la crisi in atto determinata dall’emergenza Covid-19. L’obiettivo principale è garantire immediata liquidità alle imprese, attraverso contributi diretti e rafforzamento delle garanzie pubbliche, per ampliare così il più possibile le forme di accesso al credito messe in campo dal sistema finanziario locale (banche, confidi, fondazioni bancarie). Contemporaneamente si sta cercando di prorogare per quanto possibile le scadenze in atto legate ai bandi  di finanziamento in corso, al fine di non gravare di ulteriori incombenze le imprese che stanno affrontando questa drammatica cris. In questa pagina sono raccolte e rese disponibili tutte le informazioni tecniche e pratiche sugli strumenti in atto e su quelli che a breve partiranno.          Moratoria dei prestiti bancari: con delibera del 6 marzo 2020, la Regione ha approvato l’adesione agli interventi di moratoria dei prestiti concessi con il concorso di risorse regionali alle imprese piemontesi da parte degli intermediari finanziari, prefigurando quindi in anticipo anche gli interventi a livello nazionale in tal senso. Tale azione riguarda potenzialmente circa 110 milioni di euro di finanziamenti agevolati e circa 150 milioni di euro di operazioni sostenute da garanzie regionali. Per poter aderire alla sospensione del pagamento le imprese devono rivolgersi alla propria banca, con la quale è stata definita l’operazione di finanziamento per cui si intende beneficiare della moratoria, chiedendo di volersi avvalere di tale facoltà. Sezione Piemonte Fondo Centrale di Garanzia per le PMI: la Regione  ha impegnato 54 milioni di euro per la costituzione di una Sezione speciale all’interno del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, finalizzata a potenziare l’intervento di tale strumento nazionale su scala regionale. Questo è uno degli strumenti che dovrà essere adeguato al nuovo contesto, con l’obiettivo di potenziare ancora, laddove possibile e necessario, le ricadute dello strumento nazionale sul territorio piemontese. Sono in corso le interlocuzioni tecniche con il Ministero per lo sviluppo economico per definire le iniziative più opportune atte a utilizzare le risorse stanziate a completamento, rafforzamento e integrazione dell’azione nazionale, sempre al fine di ampliare il più possibile l’efficacia dello strumento. Il Fondo Centrale di Garanzia è attivo sulla base delle norme nazionali. Sul sito del Ministero dello Sviluppo economico è disponibile l'elenco delle banche e dei confidi convenzionati. Per richiedere ulteriori informazioni contattare la propria banca oppure consultare questa pagina Sostegno alle micro, piccole e medie imprese piemontesi e ai lavoratori autonomi: concessione di contributi a fondo perduto che consentano alle imprese beneficiarie dei finanziamenti finalizzati ad esigenze di liquidità di far fronte agli oneri connessi al credito e, in via generale, di favorire quindi la concessione di credito da parte delle banche e degli intermediari abilitati. Per questa misura è stato previsto uno stanziamento iniziale di circa 7,3 milioni di euro, che consentirà di fornire velocemente ed in forma anticipata contributi fino a 7.500 euro per soggetto beneficiario, a seconda dell’importo dell’operazione finanziaria sottostante. Il bando sarà disponibile nelle prossime settimane, ma intanto le imprese interessate si possono rivolgere al proprio istituto per richiedere già il finanziamento, che sarà la condizione per accedere al bonus. Fondo unico Finpiemonte, modifica temporanea: nell’ambito di tale intervento, già attivo con una dotazione complessiva di oltre 90 milioni di euro, di cui circa 67 milioni a favore delle MPMI, sono in approvazione alcune modifiche temporanee finalizzate a rispondere ad alcune esigenze emerse a causa delle ricadute dell’emergenza sanitaria in corso. Si tratta, sostanzialmente, di prorogare i termini per la presentazione facilitata delle domande e per l’ammissibilità della retroattività delle spese sostenute, unitamente all’incremento della quota di spese ammissibili per scorte e circolante all’interno dei progetti di investimento proposti dalle imprese. Tale misura può essere utilizzata dalle imprese anche per sostenere gli investimenti necessari a modificare i propri processi produttivi e di lavoro, al fine di adeguarli rispetto alle esigenze di sicurezza e distanziamento sociale derivanti dall’emergenza sanitaria e le necessità legate all'attivazione e al rafforzamento dello smart working. Fondo europeo di sviluppo regionale: verranno effettuate alcune modifiche bandi già esistenti, per accelerare il più possibile le procedure. Sui voucher per le infrastrutture di ricerca, ad esempio, è imminente l’avvio di una nuova linea per rimborsare le spese sostenute sui test di autocertificazione finalizzati, alla produzione di mascherine e dispositivi sanitari. Inoltre, contestualmente, è stato disposto il differimento dei termini per adempimenti a carico di beneficiari di agevolazioni, contributi e incentivi economici.   Per le misure legate alla cassa integrazione in deroga: www.regione.piemonte.it/cassaintegrazioneinderoga Informazioni del Governo per cittadini e imprese http://www.governo.it/curaitalia Misure urgenti nazionali in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese (decreto legge 23/2020) Per altre informazioni utili:  FAQ di Confindustria Piemonte  FAQ di Confartigianato Piemonte FAQ dell'API Torino Task force CNA FAQ di Confcommercio Al via anche un ciclo di eventi informativi su web organizzati da Finpiemonte spa.

DECRETO 23 del 8 APRILE 2020, TUTTE LE NOVITA’ PER LE AZIENDE

Il Decreto Liquidità è in Gazzetta Ufficiale: tutti i provvedimenti per le imprese l nuovo DL contiene, tra l’altro, misure per la sospensione delle tasse e dei contributi per aprile e maggio, gli sgravi per le mascherine e i dispositivi di protezione, lo stop ai termini delle agevolazioni prima casa e il rafforzamento della golden power per difendere gli asset nazionali, oltre all’attesa garanzia fino al 100% sui prestiti alle Piccole e Medie Imprese. Queste alcune delle principali misure contenute nel decreto: Garanzia sui prestiti fino al 100% per Pmi, 90% grandi imprese: Previste garanzie fino al 90% per tutte le imprese, potranno arrivare al 25% del fatturato o al doppio del costo del personale. Per le Pmi la garanzia pubblica sui prestiti è fino al 100% ed è estesa anche alle mid cap e ai professionisti. Prestiti automatici con garanzia al 100% fino a 25 mila euro senza vincoli e alcuna valutazione del merito di credito. Per i prestiti fino a 800mila euro la garanzia è al 100% (di cui 90% Stato e 10% confidi) mentre scende al 90% per i finanziamenti fino a 5 milioni di euro.   Garanzie SACE sui prestiti: Sace potrà concedere fino al 31 dicembre 2020 garanzie a favore delle banche e di altre istituzioni finanziarie nazionali e internazionali per finanziamenti alle imprese, di durata non superiore a sei anni, per un importo complessivo massimo di 200 miliardi di euro, di cui almeno 30 miliardi destinati a supporto di piccole e medie imprese. A copertura di tali garanzie viene istituto un fondo al Mef con una dotazione iniziale di 1 miliardo per il 2020.   Stop ai dividendi per le imprese: Tra le condizioni per accedere ai prestiti con garanzia Sace quella di non poter erogare dividendi.   Sospensione dei versamenti di tasse e contributi per due mesi: Stop ai versamenti Iva, delle ritenute e dei contributi assistenziali e previdenziali e dei premi di assicurazione obbligatoria sul lavoro dipendente per i mesi di aprile e maggio 2020. La nuova sospensione vale per i soggetti con ricavi o compensi fino a 50 milioni di euro relativi all’annualità precedente solo nel caso in cui si verifichi un calo dei ricavi o compensi non inferiore al 33% nel mese di marzo rispetto a marzo 2019 o nel mese di aprile rispetto ad aprile 2019 rispettivamente per la sospensione dei versamenti dei mesi di aprile e maggio. Per i contribuenti che hanno avuto nell’annualità precedente un ammontare dei ricavi o compensi superiore a 50 milioni di euro la percentuale di calo dei ricavi è invece del 50%. Stop previsto anche per i soggetti che hanno intrapreso l’attività economica dopo il 31 marzo 2019.   Quasi 10 miliardi di versamenti sospesi: La sospensione dei versamenti fiscali e dei contributi per imprese e professionisti, e delle ritenute dei lavoratori autonomi, per aprile e maggio, arriva a toccare quasi 10 miliardi. Si stima un ammontare di ritenute sospese pari a circa 4,307 miliardi di euro e un ammontare di Iva pari a circa 4,481 miliardi di euro per i due mesi. La stima delle ritenute di acconto non applicate e versate, per i lavoratori autonomi con ammontare di ricavi o compensi non superiore a 400.000 euro nel periodo di imposta precedente a quello in corso, risulta pari a 462 milioni di euro con riferimento ai ricavi e compensi di aprile 2020 (versamenti a maggio) e pari a 467 milioni di euro con riferimento ai ricavi e compensi di maggio 2020 (versamenti a giugno).   Dichiarazione dei redditi a distanza: I Caf e i professionisti abilitati potranno gestire “a distanza”, l’attività di assistenza fiscale o di assistenza per la predisposizione del 730 con modalità telematiche acquisendo la delega sottoscritta dal contribuente.   Slitta al 30 aprile l’invio dei Cud: Solo per l’anno 2020 slitta al 30 aprile il termine entro il quale i sostituti d’imposta devono consegnare agli interessati le certificazioni uniche relative ai redditi di lavoro dipendente e assimilati e ai redditi di lavoro autonomo. Non si applicano, pertanto, le sanzioni previste nel caso in cui le certificazioni siano trasmesse in via telematica all’Agenzia delle entrate oltre il termine del 31 marzo 2020, purché l’invio avvenga entro il 30 aprile 2020.   Acconti al fisco sui dati del 2020: Quest’anno sarà possibile calcolare gli acconti non sulla base dell’anno precedente (il 2019) ma sulla base delle stime del 2020, tenendo quindi conto già dei danni causati dall’emergenza Coronavirus. La norma prevede che non si applichino sanzioni e interessi qualora gli importi degli acconti non siano inferiori all’80% del dovuto calcolato per l’anno 2020. Niente sanzioni e interessi anche per chi effettua in ritardo i versamenti che scadevano il 16 marzo, prorogati al 20 marzo, purché li esegua entro il 16 aprile 2020.   Sospesi fino al 15 maggio i procedimenti PA pendenti: Sospesi fino al 15 maggio i termini dei procedimenti amministrativi pendenti alla data del 23 febbraio scorso o avviati successivamente.   Certificati validi fino al 30 settembre: Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 31 luglio 2020, conservano la loro validità fino al 30 settembre 2020.   Sfratti sospesi fino al 30 giugno: L’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche a uso non abitativo, è sospesa fino al 30 giugno 2020.   Giustizia, stop udienze fino all’11 maggio: proroga del rinvio di udienze e sospensione dei termini su tutto il territorio nazionale fino al prossimo 11 maggio.   Sgravi per le spese per mascherine e disinfettanti: Il credito d’imposta per le spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro viene esteso anche all’acquisto di dispositivi di protezione individuale (quali, ad esempio, mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari), all’acquisto e all’installazione di altri dispositivi di sicurezza per proteggere i lavoratori o per garantire la distanza di sicurezza interpersonale (quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi).   Sospesi i termini delle agevolazioni sulla prima casa: Sospesi fino al 31 dicembre 2020 i termini per le agevolazioni fiscali … Leggi tutto

CORONAVIRUS: SOSPESI DIVIETI CIRCOLAZIONE MEZZI PESANTI NELLE FESTIVIT? PASQUALI

CORONAVIRUS: SOSPESI DIVIETI CIRCOLAZIONE MEZZI PESANTI NELLE FESTIVITÀ PASQUALI Confartigianato Trasporti informa che il Ministero dei Trasporti ha sospeso il calendario dei divieti per la circolazione dei mezzi pesanti. Il Ministro Paola De Micheli ha firmato il Decreto n. 147 del 07/04/2020 con il quale sospende il calendario 2020 dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti da 7,5 ton nei giorni 10, 11, 12, 13 e 14 aprile per il trasporto nazionale. Per quanto riguarda, invece, i veicoli impegnati in servizi di Trasporto Internazionale, i divieti sono sospesi anche per le domeniche successive e fino ad un successivo provvedimento. Decreto n. 147 del 07/04/2020

MERCATI ESTERI IN DIRETTA , PER LE AZIENDE CHE VOGLIONO ESPORTARE

Gentili imprenditori,   vi informo che ICE Agenzia realizzerà un ciclo di seminari webinair dedicati alle PMI, per approfondire la conoscenza di alcuni mercati target per il nostro export. I webinar si svolgeranno nei giorni tra il 16 aprile e il 15 maggio e vedranno la partecipazione diretta di 13 uffici della rete estera ICE, in coordinamento con le Ambasciate Italiane, con il seguente calendario:   • Berna – 16 aprile h.10.00 • Pechino – 20 aprile h.10.00 • Londra – 21 aprile h.11.00 • Toronto – 22 aprile h.15.30 • Mosca – 24 aprile h.11.00 • New Delhi – 28 aprile h. 11.00 • Madrid – 30 aprile h.10.00 • Berlino – 4 maggio h.12.00 • Dubai – 6 maggio h.10.00 • San Paolo – 8 maggio h.15.00 • Tokyo – 11 maggio h.9.30 • New York – 13 maggio h.16.00 • Parigi – 15 maggio h.11.00 Ogni appuntamento, della durata di circa un'ora, prevede un'introduzione al mercato da parte della locale Ambasciata d'Italia, seguita della presentazione da parte dell'ufficio ICE locale della situazione specifica del paese ai tempi dell’emergenza Coronavirus, con particolare riguardo ai provvedimenti adottati, ai settori maggiormente colpiti, alle prossime iniziative promozionali e a suggerimenti su strategie di marketing. Le  imprese partecipanti potranno interagire direttamente con le Ambasciate e gli uffici ICE.    Per partecipare ai webinar le imprese interessate dovranno contattarci allo 015 8551710 Vi segnalo che la partecipazione ai webinar è gratuita e che potranno partecipare al massimo 500 aziende, per consentire la migliore resa in termini di audio e di visualizzazione con gli uffici esteri. Le aziende che, per limite del numero di connessioni, non potranno accedere alle sessioni interattive del webinar potranno comunque seguire i lavori in diretta streaming.         

COVID-19 LETTERA DELLA PRESIDENTE RADER A CONFARTIGIANATO IMPRESA

Covid-19: lettera della Presidente Rader a Confartigianato Impresa In questione fase complicata legata all’emergenza epidemiologica del Covid-19, la Presidente di Confartigianato Donne Impresa Daniela Rader ha voluto scrivere una lettera al Presidente Nazionale Giorgio Merletti e al  Segretario Generale Cesare Fumagalli con molti temi di approfondimento e ritenuti prioritari dal nostro mondo associativo per dare sostegno al mondo delle micro e piccole imprese che rappresentiamo: liquidità alle imprese, lotta all’abusivismo, fiscalità, mancati pagamenti, digitalizzazione, lavoro, famiglia e conciliazione. I prossimi giorni saranno oggetto di ulteriori riflessioni, e continuerà l’impegno che imprenditrici e imprenditori si sono dati per documentarsi e confrontarsi, con l’obiettivo di appartenere a una grande Confederazione che assieme al sistema delle imprese s’impegnerà a oltrepassare questa dura e inattesa stagione ed essere protagonista a breve di una nuova Italia. Clicca QUI per leggere il contenuto della lettera.

CORONAVIRUS, CONFARTIGIANATO CONSENTIRE LA PROSECUZIONE DELLE ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE DEL VERDE

CORONAVIRUS – Confartigianato: ‘Consentire la prosecuzione delle attività di manutenzione del verde”   Consentire la prosecuzione dell’attività alle imprese specializzate nella manutenzione del verde. Lo chiede Christian Mattioli, Presidente di Confartigianato Imprese del verde, ai Ministeri dello Sviluppo Economico, delle Politiche agricole e degli Affari regionali. “Lo stop alle nostre imprese stabilito con i provvedimenti per contenere la diffusione del Covid-19 – sottolinea Mattioli – rischia di creare numerosi problemi. A cominciare da quelli alla circolazione stradale: erbe e arbusti non tagliati limitano la visibilità e aumentano il rischio di incidenti. La mancata cura del verde fa anche proliferare topi o animali dannosi alla salute. Rischi per la sicurezza dei cittadini anche dalla mancata manutenzione della vegetazione e degli alberi sulle strade. “Anche a fronte delle richieste provenienti dalle pubbliche amministrazioni locali, preoccupate dalle criticità conseguenti alla sospensione degli interventi di manutenzione del verde – aggiunge il Presidente Mattioli – auspichiamo una risposta urgente da parte dei Ministeri competenti affinché alle attività con codice Ateco 81.30 sia concesso di proseguire l’attività. Rischiamo di subire la concorrenza di aziende del settore agricolo, che già in alcune realtà locali sta operando nella cura e manutenzione del verde su chiamata degli enti pubblici locali. Vigileremo sulla verifica del possesso del corretto codice Ateco da parte di queste imprese”.

ANAEPA, RICOSTRUZIONE POST-SISMA: SUBITO PAGAMENTO LAVORI EFFETTUATI

Ricostruzione post-sisma: subito pagamento lavori effettuati Ora che i cantieri sono fermi per effetto del DPCM del 22 marzo, la mancanza di liquidità rischia di non far riaprire più migliaia di imprese dell’edilizia. In considerazione della necessità di procedere tempestivamente nell’individuazione ed attuazione di misure rivolte a contrastare e ridurre le conseguenze socioeconomiche scaturenti dall'emergenza sanitaria in corso, il Commissario di Governo alla ricostruzione, Giovanni Legnini, con l’ordinanza n. 97 ha disposto l’immediato pagamento dei lavori di ricostruzione post sisma effettuati fino al momento della sospensione, senza attendere quindi il completamento degli stati di avanzamento (SAL), nei territori dei comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria interessati dall'evento sismico del 2016. L’ordinanza è immediatamente esecutiva e consentirà di richiedere subito il pagamento dei Sal parziali, in deroga alle norme attuali che invece prevedono il raggiungimento di determinate percentuali di completamento dei lavori (20%, 40% e 70%, oltre al saldo finale). La richiesta di pagamento potrà anche riguardare le spese tecniche nonché le spese sostenute per gli interventi sui beni mobili strumentali e per il ripristino delle scorte. La misura, che resterà in vigore fino al 30 giugno, consentirà dunque alle imprese edili di recuperare liquidità, a condizione che i lavori eseguiti prima della sospensione dei cantieri raggiungano un valore minimo di almeno 5 mila euro. L'importo del SAL – si legge nell'ordinanza – deve essere determinato in misura corrispondente alle lavorazioni eseguite. In nessun caso l'importo del Sal può determinare il superamento del 95% di erogazione del contributo. La richiesta di pagamento deve contenere specifica attestazione della percentuale dello stato di avanzamento dei lavori e va presentata dal Direttore dei lavori all'Ufficio speciale per la ricostruzione; le domande sono presentate utilizzando la piattaforma informatica in uso presso la struttura del Commissario straordinario. Ai fini della verifica della regolarità contributiva delle imprese affidatarie e fornitrici nonché dei tecnici e professionisti, alla data di emissione delle fatture, tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, compresi i DURC, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020 (art. 103, comma 2, del decreto-legge n.18 del 2020). Data:   06/04/2020     Allegato Dimensione Ordinanza n.97 306.81 KB

CORONVIRUS MASCHERINE A NORMA, CHIAREZZA SULLE REGOLE PER PRODURLE

CORONAVIRUS – Mascherine a norma. Confartigianato Varese fa chiarezza sulle regole per produrle  In questa situazione di emergenza sanitaria e di carenza di mascherine e dispositivi di protezione individuale molte aziende hanno deciso di convertire la produzione e realizzare questa tipologia di materiale. Ma per mettere sul mercato mascherine e dpi sicuri ed efficaci bisogna conoscere e rispettare precise norme. Confartigianato Imprese Varese fa chiarezza sull’argomento con un ampio approfondimento pubblicato sul proprio portale in cui fornisce indicazioni preziose e pratiche alle aziende che vogliono realizzare questi prodotti. Confartigianato è grata a Confartigianato Varese per questa iniziativa. In un momento tanto grave e spesso confuso per tutti noi, cittadini e imprenditori, non possiamo permetterci di improvvisare. Questo contributo di chiarezza serve alle nostre aziende a svolgere correttamente il proprio lavoro. Di seguito l’approfondimento di Confartigianato Varese Mascherine e Dpi, c’è troppa confusione in giro. Eppure il tema, anche data la situazione, è terribilmente serio. Proviamo dunque a fare chiarezza, partendo da una breve 1/5 premessa: qualsiasi prodotto realizzato nei Paesi avanzati, Italia compresa, deve rispettare normative necessarie a tutelare i consumatori e, a volte, anche il mercato interno. Non fanno eccezione mascherine e dispositivi di protezione individuale (DPI). Come tutti sanno, si tratta di prodotti che potrebbero proteggerci in questa fase e che, ad oggi, risultano pressoché introvabili, motivo per cui in molti hanno deciso di avviare nuove produzioni, con il consenso dei media e dell’opinione pubblica. Tutto sistemato? «Non proprio» spiega il consulente ambiente e sicurezza di Confartigianato Imprese Varese, Davide Baldi, «perché sono ovviamente ancora in vigore precise regole sulla produzione dei Dpi». Regole che devono essere osservate. Cerchiamo di essere più specifici analizzando il problema per capitoli. I MATERIALI «Non tutti i materiali sono idonei e chi, fino a ieri, produceva altro, potrebbe non saperlo», dice Baldi. Spieghiamone le ragioni: le norme specifiche sulle semi-maschere filtranti UNI EN 149:2009 e sulle maschere facciali a uso medico UNI EN 14683, non dicono che materiale occorra per produrle ma elencano le caratteristiche che devono avere, così da consentire anche l’impiego di nuovi materiali. Ma in momenti di emergenza non c’è il tempo di studiare nuovi materiali. Che fare dunque? Il 21 marzo Regione Lombardia, con il Politecnico, ha fissato dei requisiti minimi: «Il materiale può consistere in TNT (tessuto-non-tessuto) in polipropilene o (come seconda opzione) in poliestere… diametro 1-3 micron… almeno 20 g/mq di mel blow in singolo strato oppure come somma di più strati». Si tratta di una indicazione semi-ufficiale dato che né Regione Lombardia e né Politecnico hanno potere normativo, ma nello specifico è stato valutato che un materiale del genere può rispondere a buoni requisiti di funzionamento. «Alle aziende non possiamo far altro che dire: se non avete a disposizione simili materiali, non potete realizzare mascherine considerate idonee» specifica Baldi, che tuttavia prende atto di alcune criticità oggettive: i costi del TNT sono lievitati e trovarlo è quasi impossibile. LA PRODUZIONE Capitolo produzione: la differenza tra realizzazione di mascherine a uso medico e realizzazione di mascherine non a uso medico è sostanziale. «In caso di maschere non a uso medico ma semplicemente di semi-maschere filtranti, non pare ci siano particolari restrizioni anche se è sottointeso che non possono essere contaminate, soprattutto in un momento di pandemia virale, e non possono essere un potenziale rischio di infezione». La norma comunque specifica che «devono essere imballate in modo da essere protette contro danni meccanici e contaminazioni prima dell’uso». Quindi anche la produzione deve evitare contaminazioni. 2/5 È comunque previsto che vi sia un sistema di gestione della qualità, ISO 13485 o Good Manufacturing Practices (GMP). «Se, invece, le mascherine sono a uso medico, tutto diventa più complicato». «Il fabbricante deve aver predisposto e implementato un sistema di gestione della qualità per garantire e regolare, mantenere e controllare i requisiti di base relativi all’attività di produzione»: tradotto, questo non significa che il sistema deve essere certificato ma che bisogna seguire procedure e registrazioni adeguate a garantire l’assenza di contaminazione batteriologica. IL PRODOTTO Sia le semi-maschere filtranti che le maschere a uso medico prevedono test severi, che consentono di classificarle in base al grado di protezione. In particolare, le semimaschere come FFP1, FFP2, FFP3 in base al grado di penetrazione degli aerosol di prova e le maschere medicali Tipo I, II, IIR in base alla filtrazione batterica. Le norme prevedono l’effettuazione obbligatoria di test di classificazione. LE DEROGHE L’Istituto Superiore della Sanità (ISS), vista la situazione di emergenza, ha emesso una nota esplicativa indicando una «procedura di produzione in deroga di maschere facciali a uso medico (Art. 15 del Decreto Legge del 17 marzo 2020 n.18)». In questa nota si prende atto del fatto che, in considerazione dell’urgenza, non c’è tempo per effettuare l’intero iter burocratico necessario a produrre un dispositivo medico. Il produttore può dunque autocertificare il rispetto di tutti requisiti previsi dalle varie norme, sottoporlo all’ISS e vendere le mascherine senza marcature CE. L’ISS non effettuerà alcuna prova sul campione ma si limiterà a una valutazione documentale in modo da rispondere entro tre giorni nel merito dell’idoneità. In caso contrario, il produttore o il commerciante dovrà ritirare tutta la merce immessa sul mercato. «La responsabilità è tutta in capo al produttore o al commerciate – sintetizza Davide Baldi – Di suo l’ISS non si assume alcuna responsabilità sul prodotto, ma solo sulla documentazione fornita». REGIONE LOMBARDIA Regione Lombardia ha sottoscritto un accordo con il Politecnico che consente di inviare all’ateneo dieci campioni di mascherine da testare, specificando se si tratta di DPI o di mascherine chirurgiche. Entro tre giorni si riceverà un riscontro di merito. La Regione specifica inoltre che «è possibile produrre e immettere in commercio mascherine chirurgiche destinate agli operatori sanitari e sociosanitari o DPI destinati a tutti gli altri lavoratori tuttora autorizzati a svolgere la propria attività e non in condizione di mantenere la 3/5 distanza interpersonale di almeno un metro se e solo se esse hanno caratteristiche di protezione identiche a quelle certificate». «Le altre tipologie di mascherine, non idonee, per caratteristiche tecniche … Leggi tutto

CORONAVIRUS, ISTRUZIONI PER PRESENTARE LE DOMANDE AL FSBA

CORONAVIRUS – FSBA, istruzioni per presentare le domande relative alle prestazioni di sostegno al reddito COVID-19 FSBA, il fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato ha deliberato un piano speciale di sostegno al reddito in base a quanto stabilito dal Decreto Cura Italia. Si tratta di un piano importante per tutelare i dipendenti che si trovano temporaneamente sospesi dal lavoro a causa degli effetti dell’emergenza Covid 19 sulle aziende. Viene aggiornata la regolamentazione del sostegno al reddito che permette l’accesso all’assegno ordinario a favore dei lavoratori dipendenti da imprese artigiane, introducendo tra le causali quella riferita all’emergenza COVID–19. L’aggiornamento di tali regolamentazioni riguarda l’assetto istituzionale e procedimentale già autorizzato dal Ministero del Lavoro. Anche i datori di lavoro artigiani non in regola con la contribuzione potranno chiedere la prestazione COVID-19, procedendo con l’iscrizione a FSBA e con la regolarizzazione della relativa posizione. Tale regolarizzazione potrà avvenire anche mediante la rateizzazione dell’importo dovuto a partire dalla ripresa del versamento dei contributi. Possono essere presentate le domande per le prestazioni emergenza COVID-19, secondo le modalità stabilite da FSBA. Tali domande possono riguardare sia la prosecuzione delle prestazioni in corso dal 23 febbraio, sia le prestazioni relative ai periodi di sospensione nel limite delle 9 settimane previste dal decreto. Tali domande possono essere presentate fino al 31 maggio 2020. Tutte le procedure, l’iscrizione, le domande relative alle prestazioni, gli adempimenti formali, dovranno essere effettuati mediante la piattaforma informatica FSBA. Per informazioni e chiarimenti rivolgersi a FSBA – via email info@fondofsba.it e seguendo le istruzioni nel sito FSBA all’indirizzo http://www.fondofsba.it/

PRESENTAZIONE MODELLI INTRAST, ESTEROMETRO E RIMBORSO ACCISE PROROGATE AL 30 GIUGNO

Per effetto della sospensione degli adempimenti tributari la presentazione dei modelli intrastat, dell’esterometro e dell’istanza di rimborso delle accise del 1° trimestre 2020 con scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020 può essere effettuata entro il 30 giugno 2020 L’articolo 62, comma 1 del D.L. 18/2020, dispone che per i soggetti che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, gli adempimenti tributari diversi dai versamenti e diversi dall’effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che scadono nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020 sono sospesi e devono essere effettuati entro il 30 giugno 2020 senza applicazione di sanzioni. Come già indicato nell’Informativa n. 15 del 19 marzo 2020, tra i gli adempimenti di natura tributaria in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020 interessati dalla predetta sospensione al 30 giugno 2020, rientra: la comunicazione delle operazioni transfrontaliere del primo trimestre 2020 in scadenza il 30 aprile, i modelli riepilogativi Intrastat (scadenze del 25 marzo, 25 aprile e 25 maggio), l’istanza di rimborso delle accise del 1° trimestre 2020. PRESENTAZIONE DEI MODELLI INTRASTAT Con riferimento ai modelli Intrastat si evidenzia che la sospensione della presentazione dei predetti elenchi riepilogativi delle operazioni intracomunitarie è stata confermata dall’Agenzia delle Dogane con un proprio comunicato del 20 marzo 2020 secondo cui rientra nella sospensione dei termini anche la scadenza della presentazione telematica dei Modelli Intrastat di cui all’articolo 50, comma 6, D.L. 331/1993, convertito con modificazioni, dalla Legge 427/1993. La sospensione fa riferimento agli elenchi riepilogativi: delle cessioni intracomunitarie di beni (Intra -1 bis); degli acquisti intracomunitari di beni (Intra -2 bis), dei servizi resi (Intra -1 quater); dei servizi ricevuti (Intra -2 quater). Come è noto, l’ordinario termine di presentazione dei predetti modelli è fissato entro il giorno 25 del mese successivo al mese o trimestre di riferimento. Pertanto, dal momento che sono sospesi gli adempimenti con scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020, la predetta sospensione al 30 giugno 2020 riguarda la presentazione dei modelli intrastat relativi: al mese di febbraio 2020, il cui termine di presentazione è il 25 marzo 2020; al mese di marzo 2020 il cui termine di presentazione è il 25 aprile 2020; al mese di aprile 2020 il cui termine di presentazione è il 25 maggio 2020; al 1° trimestre 2020 il cui termine di presentazione è il 25 aprile 2020. PRESENTAZIONE DELL’ESTEROMETRO DEL 1° TRIMESTRE 2020 Per quanto riguarda, invece, l’esterometro si ricorda che l’articolo 16 D.L. 124/2019 ha modificato l’articolo 1, comma 3-bis, D.Lgs. 127/2015. Pertanto, a decorrere dall’anno 2020 i soggetti passivi Iva trasmettono trimestralmente, entro la fine del mese successivo al trimestre di riferimento, all’Agenzia delle entrate i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, salvo quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale e quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche. Come chiarito dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate n. 89757 del 30.4.2018, la trasmissione telematica è effettuata tenendo conto della data del documento per le fatture emesse e della data di ricezione del documento comprovante l’operazione per le fatture ricevute; per data di ricezione si intende la data di registrazione dell’operazione ai fini della liquidazione dell’Iva. Con riferimento, quindi, all’esterometro relativo al 1° trimestre 2020, la cui scadenza ordinaria è fissata al 30 aprile 2020, a seguito della sospensione disposta dal predetto articolo 62, la presentazione può essere effettuata entro il 30 giugno 2020. BENEFICI SUL GASOLIO PER USO AUTOTRAZIONE UTILIZZATO NEL SETTORE DEL TRASPORTO: RIMBORSO DELLE ACCISE RELATIVE AL PRIMO TRIMESTRE DELL’ANNO 2020 Con una Nota n. 96399/RU del 23 marzo 2020, l’Agenzia delle Dogane, Direzione Accise ricorda che per quanto attiene ai consumi di gasolio effettuati tra il 1° gennaio ed il 31 marzo 2020, la dichiarazione necessaria alla fruizione dei benefici fiscali (rimborso delle accise) può essere presentata dal 1° al 30 aprile 2020. Nel caso in cui a causa della crisi sanitaria in atto, il soggetto fosse impossibilitato a trasmettere la dichiarazione all’Ufficio delle dogane, l’Agenzia delle dogane con la citata Nota conferma che la presentazione della predetta dichiarazione, la cui scadenza è compresa nel periodo tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020, potrà godere della sospensione degli adempimenti tributari introdotta con l’articolo 62 del D.L. n. 18/2020, e pertanto, tale adempimento potrà essere assolto per l’esercizio del proprio diritto al rimborso entro il 30 giugno 2020, in conformità a quanto previsto dall’articolo 62, comma 6, del D.L. n. 18/2020.