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DELUCIDAZIONE- CONTENIMENTO CONTAGIO DA CORONAVIRUS, INFORMATIVA SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO

CONTENIMENTO CONTAGIO DA CORONAVIRUS INFORMATIVA SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO PER IMPRESE E LAVORATORI A seguito della pubblicazione del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, sottoscritto il 14 marzo scorso su invito del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro dell’economia, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro della salute, che hanno promosso l’incontro tra tutte le Parti sociali, in attuazione della misura contenuta all’articolo 1, comma primo, numero 9) del DPCM 11 marzo 2020, Confartigianato Imprese Piemonte, con il supporto tecnico del CTC Comitato Tecnico di CoodinamentoSicurezza, ha predisposto il Documento Informativo da distribuire a Imprese e Lavoratori. Il titolo del documento elaborato è “Indicazioni per Aziende non Sanitarie e Attività produttive in genere ai fini dell’adozione di misure per il contenimento del Contagio da Coronavirus” e si configura come uno strumento operativo ai fini dell’adozione del Protocollo sopra richiamato. Il datore di lavoro DOVRA’ consultare preventivamente l’RLS/RLST per la condivisione del documento utilizzando l’apposito Modulo predisposto che dovrà essere inviato agli RLST a mezzo mail. Si invitano tutti i soggetti interessati ad inviare una mail all’Ufficio Ambiente e Sicurezza di Confartigianato Biella (sicurezza@biella.confartigianato.it), che provvederà ad evadere e a rispondere alle vs. richieste nel più breve tempo possibile e a fornirvi copia del protocollo condiviso e la modulistica da predisporre e nei confronti dell’RLST.

19 MARZO SAN GIUSEPPE, FESTA DEI FALEGNAMI, EBANISTI, CARPENTIERI

19 MARZO 2020  FESTA DI SAN GIUSEPPE IL FALEGNAME SIMBOLO DELLA DIGNITA' DEL LAVORO ARTIGIANALE San Giuseppe è  il patrono dei papà ma anche di falegnami, ebanisti, carpentieri; l'8 dicembre 1870, papa Pio IX lo ha proclamato Patrono della Chiesa universale.  Fabbro, falegname,carpentiere San Giuseppe era tutto questo – come insegnano i Vangeli – oltre ad essere lo sposo di Maria e il padre terreno di Gesù; con la sua vita di onesto lavoratore, egli nobilita il lavoro manuale con il quale mantiene la sua famiglia e partecipa allo sviluppo della società, tramandando nei tempi un sacro sapere, come fanno tutt' oggi i nostri artigiani. Da oltre sessanta anni era nostra abitutine festeggiare questa ricorrenza con un pranzo per motivi contingenti alla situazione che stiamo vivendo verrà posticipato a data da destinarsi. A tutti artigiani esprimiamo affetto e riconoscenza per il loro saper essere. Un abbraccio virtuale

CONFARTINAGIATO DONA 20 VENTILATORI POLMONARI PRESSOMETRICI

CONFARTIGIANATO DONA 20 VENTILATORI POLMONARI PRESSOMETRICI  Confartigianato e ANCoS, l’Associazione del Sistema Confartigianato che si occupa di progetti solidali, mettono a disposizione delle strutture ospedaliere italiane impegnate in prima linea nell’assistenza ai pazienti colpiti da coronavirus, 20 Ventilatori Polmonari Pressometrici. I primi sei respiratori saranno consegnati entro il fine settimana in Lombardia: tre verranno donati all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e altri tre all’Ospedale Luigi Sacco di Milano. Nei giorni a seguire le apparecchiature saranno consegnate agli altri ospedali maggiormente congestionati e in difficoltà per la carenza della strumentazione indispensabile alla cura dei pazienti. Con questa iniziativa gli artigiani di Confartigianato fanno un gesto concreto di aiuto alle situazioni più drammatiche con la caratteristica che li contraddistingue: fatti e non parole. “Vogliamo offrire un contributo concreto alla battaglia che tutto il Paese sta combattendo contro il virus, a cominciare dalle strutture sanitarie che sono in prima linea a fronteggiare l’emergenza. Siamo convinti che facendo tutti la nostra parte, uniti, responsabili e solidali al fianco delle persone e degli imprenditori, potremo superare l’emergenza sanitaria e costruire le condizioni della ripresa economica”. “In questo drammatico momento – dice Italo Macori, Presidente di ANCoS Confartigianato – abbiamo sentito il dovere di aiutare il personale medico e infermieristico che senza sosta sta lavorando per garantire assistenza ai malati. Mai come ora sentiamo forte il richiamo alla solidarietà, per la quale ci adoperiamo da sempre: ogni gesto che serva a salvare vite umane noi lo faremo , nei limiti delle nostre possibilità”.

DECRETO – CURA ITALIA- TESTO DEL DECRETO

DERCRETO CURA ITALIA Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto legge ‘Cura-Italia’ con le misure economiche per fronteggiare l’emergenza coronavirus. “Il Governo – ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio dei Ministri – è vicino alle imprese, ai professionisti, alle famiglie, alle donne e agli uomini, ai giovani che stanno facendo enormi sacrifici per tutelare il bene più alto. Nessuno deve sentirsi abbandonato e questo decreto lo dimostra”. Secondo il Presidente del Consiglio si tratta di una manovra ‘poderosa’, da 25 miliardi ma che ne attiverà 350 secondo le stime del Ministro dell’Economia Gualtieri. Il quale ha spiegato che ‘c’è un capitolo molto corposo di 10 miliardi di sostegno all’occupazione e ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito affinché nessuno perda il posto di lavoro a causa del Coronavirus’. 3 miliardi sono per autonomi e professionisti. Risorse per quasi 3,5 miliardi per sanità e protezione civile. ‘Abbiamo deciso di utilizzare tutto l’indebitamento netto’, ha spiegato il Ministro Gualtieri. “Con questo decreto, forte e deciso nei numeri delle misure – ha aggiunto il Presidente Conte – non esauriamo il nostro compito per quanto riguarda gli interventi in campo economico. Siamo consapevoli che questo decreto non basterà ma voglio dire ai lavoratori, alle imprese e alle famiglie che oggi il governo risponde presente e risponderà presente anche domani”. In attesa del testo ufficiale, il Decreto, dà una prima risposta a quanto sollecitato da Confartigianato che aveva chiesto la sospensione di tutti i versamenti di imposte, tributi e contributi fino almeno per ora al 30 aprile, il rinvio di ogni tipo di scadenza e adempimento che ricade entro il 30 aprile, la moratoria dei mutui in essere fino al 31 dicembre 2020, la copertura delle sospensioni dal lavoro con forme di deroga di cassa integrazione per tutti dipendenti.  Confartigianato apprezza il fatto che gli interventi siano estesi a tutti i settori e a tutti i territori. In particolare, i versamenti di tributi e contributi che erano in scadenza lunedì 16 marzo per ora sono prorogati e potranno essere pagati entro il 31 maggio in unica soluzione o in 5 rate a partire dal 1 giugno. Gli adempimenti che scadono tra l’8 marzo e il 31 maggio sono prorogati. Resta aperto il problema della miriade di adempimenti nei confronti della Pubblica Amministrazione che, secondo la Confederazione, dovrebbero essere prorogati non singolarmente, ma con una norma “ombrello”. Quanto ai mutui sembrano prorogati al 30 settembre, non revocabili fino al 30 settembre, e sospesi i rimborsi delle rate fino al 30 settembre. Per i nuovi prestiti il Fondo Centrale di Garanzia darà copertura di garanzia all’80%  (90% se controgaranzia) per importi fino a 1 milione e mezzo. La regolarità nei pagamenti non sarà preso in considerazione nella valutazione. Infine la cassa integrazione opererà per tutti settori con specifica causale Coronavirus. “Riconosciamo che non è poco – commenta Confartigianato – ma moltissimo resta da fare, a partire dal rinvio dei versamenti del 16 aprile perchè è facile prevedere che a quella data saremo ancora in grave stato di necessità” L’obiettivo del decreto è garantire liquidità a famiglie e aziende che da giorni devono fare i conti con l’emergenza sanitaria. Il primo passo in questa direzione prevede che tutti i versamenti fiscali e contributivi in scadenza oggi 16 marzo siano sospesi per tutti i contribuenti. L’appuntamento è rinviato a venerdì 20 marzo. Faranno eccezione, però, imprese, autonomi e professionisti che sono sotto i 2 milioni di ricavi. Per loro l’appuntamento alla cassa per saldare le ritenute, l’Iva annuale e mensile, nonché i contributi previdenziali e quelli Inail è rinviato al 31 maggio. Con pagamento in unica soluzione o comunque rateizzabile in 5 rate. Il decreto rinvia poi al 30 giugno anche tutti gli adempimenti tributari, diversi dai versamenti e diversi dall’effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che ricadono dall’8 marzo al 31 maggio 2020. È il caso, ad esempio, della dichiarazione annuale Iva. Restano esclusi dal rinvio le comunicazioni dei dati relativi al 730 precompilato come quelle degli oneri detraibili in scadenza il 31 marzo. Al contempo il Governo mette sul piatto quasi 5 miliardi per gli ammortizzatori sociali. Torna la cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori di imprese, anche quelle “micro” fino a 5 dipendenti, incluso il settore agricolo, non coperte dagli attuali ammortizzatori sociali: il sussidio assicurerà fino a nove settimane di integrazione salariale. Si rafforza anche il fondo di integrazione salariale (il Fis), un altro strumento di sostegno al reddito in caso di cessazione o sospensione dell’attività lavorativa, rivisitato dalla riforma del 2015. Sempre sul fronte ammortizzatori, un’altra novità riguarda la cassa integrazione ordinaria: viene introdotta una causale unica speciale, «emergenza Covid-19», per assicurare la semplificazione delle procedure d’accesso. Mentre ai lavoratori autonomi sarà riconosciuta una indennità di 600 euro per il mese di marzo. E poi ancora sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, estesa anche alle partite Iva, senza necessità di presentare l’Isee. Per quanto riguarda le aziende, è previsto l’ampliamento e potenziamento del fondo di garanzia per le Pmi, dotato di 1 miliardo in più, garanzie statali a sostegno della moratoria delle banche alle imprese per 1,73 miliardi di euro oltre che un sostegno fiscale alla cessione dei crediti deteriorati. In particolare il fondo garanzia Pmi vede ampliare e semplificare il suo raggio d’azione per i prossimi 9 mesi, elevando ad esempio la garanzia massima per singola impresa a 5 milioni di euro. Solo per micro e piccole medie imprese, arriva una clausola per fare salvi i fidi e per sospendere il pagamento delle rate di mutui e finanziamenti fino al 30 settembre 2020. Quanto invece alle imprese più grandi, Cdp (Cassa depositi e prestiti) garantirà, con uno stanziamento pubblico di 500 milioni, finanziamenti per un importo fino a 10 miliardi che le banche potranno rilasciare alle imprese colpite dall’emergenza Coronavirus Per scaricare il testo clicca qui  Per scaricare la relazione tecnica clicca qui 

COSA FACCIO DOPO LA SCUOLA ? IL MECCATRONICO

MECCATRONICO FIGURA PROFESSIONALE DISCIPLINATA DALLA LEGGE 2 FEBBRAIO 1992 N. 122 (GU N. 41 DEL 19/2/92) E DALLA LEGGE 11 DICEMBRE 2012, N. 224 (GU N. 297 DEL 21/12/12)  ATTIVITÀ / MANSIONI manutiene, controlla e ripara i veicoli a motore (automobili, ciclomotori, macchine agricole, rimorchi, ecc.). Tra le sue attività rientrano: – gli interventi di sostituzione, modifica e ripristino di qualsiasi componente sui sistemi di lubrificazione, alimentazione, accensione, raffreddamento e carburazione dei veicoli a motore  – nonché l’installazione su di essi di impianti e componenti fissi – e l’effettuazione di un complesso di interventi introdotti dal legislatore e dalle case automobilistiche per aumentare la sicurezza nella circolazione stradale e l’attenzione all’ambiente (bollino blu, revisioni e tagliandi). In realtà, oggi, è più corretto utilizzare il termine MECCATRONICO per indicare il meccanico: non essendo più possibile scindere nelle automobili l’aspetto esclusivamente motoristico da quello elettronico, le tradizionali figure del «meccanico e motorista» e dell’«elettrauto» – un tempo scisse – sono divenute anacronistiche e il mercato ha richiesto la creazione di una figura professionale che unificasse le rispettive competenze. ATTITUDINI, CONOSCENZE, ATTIVITÀ AFFINI Attitudini – Capacità di problem solving – Relazione con il cliente e capacità di consigliare la soluzione migliore – Buona manualità – Passione per i motori e per la tecnologia – Resistenza fisica – Affidabilità – Precisione – Attenzione alla sicurezza sul lavoro Conoscenze professionali Il progresso tecnologico ha influito notevolmente sulla complessità di questa professione, richiedendo una preparazione non solo nel settore della meccanica, ma anche in quello dell’elettronica, dal momento che il funzionamento degli automezzi più recenti dipende da un computer di bordo a controllo di tutti i sistemi: sistema di navigazione, sistemi per la sicurezza (ABS, Airbag) e per il confort e per la gestione dei sistemi automatici del veicolo. A questi nuovi compiti del Tecnico d’auto si uniscono i tradizionali compiti per la manutenzione del veicolo: freni, cambio olio, service. Importante anche la revisione, resa obbligatoria per legge a scadenze regolari.  PERCORSO FORMATIVO Scuola Per esercitare l’attività il titolare o il responsabile tecnico dell’impresa devono possedere almeno uno dei seguenti requisiti tecnico-professionali: avere esercitato l’attività di autoriparazione, alle dipendenze di imprese operanti nel settore nell’arco degli ultimi cinque anni, come operaio qualificato per almeno tre anni; tale ultimo periodo è ridotto ad un anno qualora l’interessato abbia conseguito un titolo di studio a carattere tecnico-professionale attinente all’attivita’ diverso da quelli di cui alla successiva lettera c); avere frequentato, con esito positivo, un apposito corso regionale teorico-pratico di qualificazione, seguito da almeno un anno di esercizio dell’attività di autoriparazione, come operaio qualificato, alle dipendenze di imprese operanti nel settore nell’arco degli ultimi cinque anni; avere conseguito, in materia tecnica attinente all’attività, un diploma di istruzione secondaria di secondo grado o un diploma di laurea. PRINCIPALI MATERIE DI STUDIO • Motore e suoi componenti • Impianti e funzionamento: trasmissione, accensione, iniezione, ecc. • Autotelai • Elettricità-elettronica Apprendistato professionalizzante Età compresa tra i 15 e i 25 anni (29 anni in casi di motivata eccezione) – superamento dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione – i soggetti minori di 16 anni (in obbligo scolastico) devono aver concluso positivamente il 9° anno di scuola per poter accedere all’apprendistato. Il contratto di apprendistato e tirocinio pratico in un’autofficina (durata massima 60 mesi nell’artigianato, 36 mesi nell’industria) e – frequenza di lezioni teoriche per un giorno alla settimana presso una Scuola Professionale – esame di fine apprendistato “Tecnico/a d’auto” presso la Scuola Professionale. Chi è in possesso della qualifica di meccanico per auto e motoveicoli o di elettricista d’auto può accedere al IV anno (scuola tempo pieno) per conseguire il Diploma Professionale di Tecnico dell’impiantistica elettronica dell’autoveicolo. ATTIVITÀ PROFESSIONALE In proprio: in proprio, come titolare di impresa artigiana iscritta all’Albo delle imprese tenuto dalla locale Camera di Commercio, previa indicazione di un responsabile tecnico e la verifica del rispetto di determinati requisiti da parte dei locali adibiti ad officina; Come dipendente: alle dipendenze nel settore privato, presso imprese artigiane (officine) o imprese più grandi collegate alla rete di assistenza delle case automobilistiche, in qualità di: – responsabile tecnico – operaio – assistente meccanico  

COSA FACCIO DOPO LA SCUOLA ? IL PANIFICATORE

PANIFICATORE ATTIVITÀ / MANSIONI Il panificatore produce pane (di farina bianca, segale, integrale), dolci da consumare freschi o da conservare, prodotti di piccola panetteria nonché prodotti tipici. Il processo di preparazione del pane si articola essenzialmente in tre fasi: preparazione dell’impasto, modellatura dell’impasto, cottura delle pagnotte. Per la preparazione dell’impasto tutti gli ingredienti vanno pesati seconda la ricetta, impastati nell’impastatrice, trattati e a seconda del prodotto lasciati riposare per un certo periodo di tempo. Per dare forma all’impasto si utilizzano apposite macchine o le mani. Durante la cottura è necessario controllare il calore e il procedimento della cottura. Infine il prodotto viene tolto dal forno e in certi casi farcito. Tra le attività correnti rientra l’accurata pulizia del forno e delle macchine. Questo mestiere si svolge per lo più in piccoli gruppi e in ambienti molto caldi. L’orario di lavoro inizia il mattino molto presto e termina all’incirca verso mezzogiorno. ATTITUDINI, CONOSCENZE, FIGURE AFFINI Attitudini Buona salute (il fornaio lavora essenzialmente stando in piedi, assenza di allergie e asma), abilità manuali, gusto e olfatto sviluppati, disponibilità ad alzarsi al mattino presto e a lavorare in gruppo, attitudine al lavoro pratico-artigianale Figure professionali affini Pasticciere/a, pizzaiolo/a, cuoco/a, tecnico/a alimentarista Nozioni e abilità richieste Il processo produttivo in genere. La conoscenza delle farine; La lievitazione; I tipi di pane. Le tecniche di lavorazione: della sfoglia dolce, della sfoglia salata e della pasta frolla. Regole di refrigerazione, congelamento e interruzione della lievitazione. Nozioni sulla formazione e modellatura dei prodotti della panificazione. Regole di funzionamento dei forni, degli impianti di refrigerazione e congelamento, nonché delle macchine e attrezzature Utilizzando le macchine al panificatore spetta soprattutto il controllo delle varie operazioni. Se l’operazione invece è eseguita manualmente, viene richiesta velocità e abilità. Conoscenza delle normative d’igiene, del sistema di autocontrollo (HACCP) e della certificazione di qualità. Nozioni di marketing, amministrazione e gestione d’impresa, tecniche di vendita PERCORSO FORMATIVO Le Regioni possono istituire appositi corsi di formazione o riconoscere quelli organizzati da associazioni di categoria ed enti privati. Apprendistato di 1° livello per la qualifica o il diploma In alcune regioni è previsto l’apprendistato per la qualifica o il diploma con durata dai 3 ai 4 anni a seconda dei cicli scolastici. Apprendistato professionalizzante Per giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni o 17 con qualifica professionale conseguita ai sensi del ddl 225/2006. Il contratto di apprendistato ha una durata massima di mesi 60. ATTIVITÀ PROFESSIONALE Settore privato Panifici, pasticcerie, alberghi, industria dolciaria, ecc. Attività in proprio Per poter avviare l’attività non è richiesta obbligatoriamente alcuna attestazione relativa ad una formazione professionale conseguita. L’apertura di un nuovo esercizio di panificio è soggetta alla presentazione di apposita Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al Comune nonché l’iscrizione all’albo delle Imprese artigiane tenuto dalla Camera di Commercio ove ha sede l’impresa.  

DECRETO -CURA ITALIA- SOSPENSIONE VERSAMENTI DEI CARICHI AFFIDATI ALL’ AGENTE DI RISCOSSIONE

SOSPENSIONE TERMINI DI VERSAMENTI DEI CARICHI AFFIDATI ALL' AGENTE DELLA RISCOSSIONE Il comma 1 dell’articolo 68 prevede la sospensione dei termini di versamento che scadono nel periodo dall’8 di marzo al 31 maggio 2020, derivanti da: • cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione; • avvisi di accertamento esecutivi emessi dall’Agenzia delle entrate • avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali. ? atti di accertamento esecutivo emessi dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli, ? ingiunzioni di cui al R.D. n. 639/1910 (Che approva l' annesso testo unico delle disposizioni di legge relative alla riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato) emesse dagli enti territoriali, ? nuovi atti esecutivi che gli enti locali possono emettere (art. 1, co. 792, L. n. 160/2019) sia per le entrate tributarie che per quelle patrimoniali. I versamenti oggetto della sospensione di cui sopra devono essere effettuati in un’unica soluzione entro il mese successivo al termine della sospensione, ossia entro il 30 giugno 2020. Il comma 3 dell’articolo 68 in commento, inoltre, dispone il differimento al 31 maggio 2020 del termine di versamento del 28 febbraio 2020, relativo alla cosiddetta «rottamazione-ter», nonché del termine del 31 marzo in materia di cosiddetto «saldo e stralcio». Si ritiene che nella sospensione in oggetto rientrino anche le rateazioni in corso di cartelle esattoriali emesse dagli agenti della riscossione in quanto la norma parla di versamenti “derivanti da cartelle esattoriali”.

DECRETO -CURA ITALIA- SOSPENSIONE ATTIVITA’ DEGLI ENTI IMPOSITORI

DECRETO – CURA ITALIA – SOSPENSIONE ATTIVITA' ; DEGLI ENTI IMPOSITORI L’articolo 67 introduce la disposizione in base alla quale sono sospesi dall’8 marzo al 31 maggio 2020 i termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici degli enti impositori. Si ritiene che nella sospensione in oggetto non rientrino i versamenti dovuti nel citato periodo in relazione agli avvisi bonari (comunicazioni emesse in seguito al controllo automatico articoli 36-bis del DPR n. 600/1973 e 54-bis del DPR n. 633/1972 e da controllo formale ai sensi dell’articolo 36 ter del DPR n. 600/1973) in quanto trattasi di versamenti eseguiti “spontaneamente” per regolarizzare la propria posizione. Il comma 4 dispone che i termini di prescrizione e decadenza sono prorogati fino al 31 dicembre del 2° anno successivo alla fine del periodo di sospensione.

DECRETO -CURA ITALIA – CREDITO D’ IMPOSTA SU AFFITTI COMMERCIALI PER MESE MARZO

DECRETO CURA ITALIA   CREDITO IMPOSTA AFFITTI PER NEGOZI E BOTTEGHE  ll decreto "Cura Italia" introduce un credito d'imposta nella misura del 60% dell'ammontare del canone di affitto di negozi e botteghe (immobili della categoria C/1), solo per il mese di marzo 2020. IMPOSTA PER BOTTEGHE E NEGOZI RAPPORTATO AL CANONE DI LOCAZIONE RELATIVO AL MESE DI MARZO 2020 L’articolo 65, riconosce ai soggetti esercenti attività d’impresa un credito d’imposta nella misura del 60 per cento dell’ammontare del canone di locazione, relativo al mese di marzo 2020, di immobili rientranti nella categoria catastale C/1 (Negozi e botteghe). Il credito d’imposta non spetta alle attività elencate negli allegati 1 e 2 del DPCM 11 marzo 2020 (trattasi delle attività non soggette alla chiusura disposta dal citato DPCM, quali farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari di prima necessità, etc.). Il credito è utilizzabile unicamente in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.

CORONAVIRUS- MISURE PER IL CONTRASTO E IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DEL COVID 19

“Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”. PREMESSA Il principio cardine del Protocollo, contenuto nella Premessa è che “La prosecuzione delle attività produttive può infatti avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione”. Per consentire ciò sono state previste nei vari punti del Protocollo molteplici misure di varia natura. Viene in primo luogo prevista la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali, al fine di consentire di ridurre o sospendere l’attività, per permettere alle realtà lavorative, di tutti i settori, di porre in essere interventi di prevenzione e tutela adeguati a garantire la salute e sicurezza di chi è chiamato a continuare a svolgere la propria attività lavorativa nei casi, ad esempio, nei quali non sia possibile adottare lo smart-working, pur raccomandato. In tema di ammortizzatori sociali, si ricorda che FSBA dal 26 febbraio scorso ha attivato la causale specifica per le sospensioni determinate dall’epidemia in atto, prevedendo fino a 20 settimane di sospensione aggiuntiva a quella ordinaria. Entrando nel tema della tutela della salute e sicurezza sul lavoro, il Protocollo conferma che il COVID-19 non costituisce un rischio biologico professionale, ma generico, e indica una serie di misure da rispettare con riferimento agli ambienti di lavoro. In linea con quanto già disposto dal DPCM 11 marzo 2020, e quindi oltre i concetti di obbligo di distanza interpersonale, sanificazione dei locali, limitazione degli spostamenti, lavoro agile, ferie, congedi, il Protocollo introduce e chiarisce alcune procedure da porre in essere, coniugandole con quelle già eventualmente adottate nelle realtà lavorative, privilegiando la maggior tutela e prevenzione, al fine di redigere un protocollo aziendale completo ed esaustivo di tutti gli interventi necessari per garantire la tutela e per contrastare la diffusione del virus. Il Protocollo individua 13 temi. Nel rinviare a un’approfondita lettura del documento, si riportano, in sintesi, gli aspetti di maggior rilievo. 1. INFORMAZIONE Viene stabilito l’obbligo, a carico del datore di lavoro, di informare i lavoratori (e chiunque entri nelle realtà lavorative) delle disposizioni delle Autorità alle quali devono necessariamente attenersi, mediante apposite modalità comunicative. 2. MODALITA’ DI INGRESSO IN AZIENDA Viene prevista, come possibilità (ove quindi ritenuta necessaria), la verifica della temperatura corporea del personale al momento dell’accesso nel luogo di lavoro, con conseguente divieto di accesso in caso di temperatura superiore ai 37,5°. Allo stesso tempo, vengono ricordate le indicazioni da seguire per coloro che negli ultimi 14 giorni hanno avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provengano da zone a rischio come identificate dall’OMS. 3. MODALITA’ DI ACCESSO DEI FORNITORI ESTERNI Per l’accesso di fornitori esterni e dei visitatori (il cui accesso in azienda va limitato il più possibile) vengono previste indicazioni molto precise, per le quali si rimanda alla lettura del Protocollo. Con riferimento agli autisti dei mezzi di trasporto, è previsto, ove possibile, che gli stessi restino a bordo dei propri mezzi. Tale misura è motivata dalla incertezza in merito alla località di provenienza dell’autista. Per la medesima ragione è altresì prevista l’individuazione o l’installazione per i fornitori, trasportatori e/o altro personale esterno, di servizi igienici dedicati, con il divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente, fermo restando l’obbligo da parte dell’azienda di garantire una adeguata pulizia giornaliera. Vengono inoltre precisate le indicazioni da rispettare relativamente agli operatori di aziende in appalto. 4. PULIZIA E SANIFICAZIONE IN AZIENDA In questo paragrafo viene ribadito l’impegno che ciascuna azienda deve dedicare per assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago. In caso di presenza all’interno dei locali aziendali di una persona con COVID-19 si rimanda a quanto previsto in materia di pulizia e sanificazione dalla circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22/02/2020. Infine viene prevista la possibilità di sospendere l’attività lavorativa ricorrendo agli ammortizzatori sociali, anche in deroga, per poter svolgere interventi specifici di pulizia e sanificazione dei contesti lavorativi. 5. PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI Viene ribadito l’obbligo del rispetto da parte di tutti delle precauzioni igieniche, in particolare per le mani, prevedendo a tal fine che da parte dell’azienda vengano messi a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani, raccomandando comunque che il primo presidio igienico è la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone. 6. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE In merito all’uso delle mascherine viene precisato che lo stesso dovrà avvenire in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e non in deroga, come chiedeva il sindacato. Viene altresì previsto che in considerazione della situazione di emergenza (vista l’obiettiva difficoltà nel reperire mascherine sul mercato), è consentito, al solo fine di evitare la diffusione del virus, l’utilizzo di mascherine la cui tipologia non corrisponda alle indicazioni dell’autorità sanitaria. Medesima priorità di tutela, a fronte delle difficoltà di reperimento dei presidi specifici, viene perseguita con la possibilità di preparazione da parte dell’azienda di liquido detergente che dovrà, comunque, essere conforme alle indicazioni dell’OMS. Tra i dispositivi di protezione che vengono indicati, seppure in via esemplificativa, anche dispositivi di protezione ulteriori quali guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc. 7. GESTIONE SPAZI COMUNI (MENSA, SPOGLIATOI, AREE FUMATORI, DISTRIBUTORI DI BEVANDE E/O SNACK…) Sono previste disposizioni di pulizia, sanificazione e ventilazione degli spazi comuni, unite all’accesso contingentato agi stessi e all’obbligo di osservare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro. Ulteriori specifiche disposizioni sono previste per gli spogliatoi. 8. ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (TURNAZIONE, TRASFERTE E SMART- WORKING, RIMODULAZIONE DEI LIVELLI PRODUTTIVI) Sono previste indicazioni e misure in materia di organizzazione aziendale e del lavoro che le aziende potranno adottare, “avendo a riferimento quanto previsto dal CCNL e favorendo così le intese con le rappresentanze sindacali aziendali”. Come già evidenziato, non è previsto alcun obbligo a intese con le rappresentanze sindacali aziendali, sempre se presenti. Le misure variano “dalla chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione” alla “rimodulazione dei livelli produttivi”. Va favorito lo smart-working ove possibile, sono possibili l’adozione di un … Leggi tutto