Confartigianato Biella - Via Galimberti 22 - 13900 BIELLA - Tel : 015-8551711 / 8551710 - Fax : 015-8551722 - Email: biella@biella.confartigianato.it

EMERGENZA CORONAVIRUS – DPCM 11 MARZO 2020

EMERGENZA CORONAVIRUS Dpcm 11 marzo 2020 Ieri, 11 marzo 2020, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm recante ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 sull'intero territorio nazionale. Scarica il Decreto   Si ritiene utile evidenziare e sintetizzare quanto specificato nel Decreto.   SONO CHIUSI  i servizi alla persona PARRUCCHIERI, BARBIERI, ESTETISTI  (Articolo 1, Punto 3) POSSONO RESTARE  APERTI LAVANDERIE, LAVANDERIE INDUSTRIALI, TINTORIE  (Allegato 2) POSSONO RESTARE  APERTI SERVIZI DI POMPE FUNEBRI (Allegato 2) SONO GARANTITI  i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di  trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi SONO SOSPESE  le attività dei servizi di ristorazione, bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio  nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporti Attività degli artigiani e delle piccole imprese Premesso che il Decreto recita (Articoli 7 e 8) 7) In ordine alle attività produttive e alle attività professionali s i raccomanda che: – sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distan -a; – siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva; – siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione; – assumano protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale; – siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali; 8) Per le sole attività produttive si raccomanda altresì che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni; si rileva che la ratio del decreto sia quella di limitare al massimo la circolazione delle persone per contrastare la diffusione del virus. Si interpreta quindi che possono restare aperte le attività manifatturiere con sede fissa ed unità produttiva  (esempio: falegnamerie, segherie, carpenterie, aziende alimentari, autoriparatori, gommisti, carrozzieri, centri di revisione, …); possono restare aperte le imprese di pulizia in quanto il decreto incentiva le operazioni di sanificazione; le imprese senza sede produttiva fissa quali muratori, elettricisti, idraulici, cartongessisti, decoratori, … Possono lavorare presso privati SOLO PER NECESSITÀ URGENTI quali riparazioni non rinviabili Possono lavorare nei cantieri mantenendo le distanze interpersonali (in tal caso si fa riferimento alle “comprovate esigenze lavorative”, con cui l’artigiano deve dichiarare il cantiere sul quale sta andando a lavorare) Altre attività economiche POSSONO RESTARE APERTE le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità quali Ipermercati Supermercati Discount di alimentari Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari Commercio al dettaglio di prodotti surgelati Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2) Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4) Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari Commercio al dettaglio di articoli per l'illuminazione Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici Farmacie Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici Queste sono informazioni aggiornate alla data e ora odierna sulla base dell’interpretazione al testo del DPCM. In attesa che il Governo e le Autorità competenti si pronuncino su eventuali dubbi e specificità, confermiamo che provvederemo prontamente ad informare le imprese per ulteriori chiarimenti e delucidazioni. Il direttore Massimo Foscale

CORONAVIRUS – LA FEBBRE DELLE IMPRESE

CORONAVIRUS: LA “FEBBRE” DELLE IMPRESE ARTIGIANE “Serve una cura per il Piemonte” Riduzione produzione: 34,56%; Riduzione volume affari : 31,91%; Cancellazione ordini: 22,44% Confartigianato Imprese Piemonte ha realizzato un sondaggio flash per conoscere le impressioni delle imprese artigiane sugli aspetti negativi economici, produttivi ed occupazionali derivanti dall’emergenza Coronavirus Covid–19. “Le imprese artigiane Piemontesi hanno espresso forte preoccupazione per l’impatto che il Coronavirus sta avendo sulla realtà della nostra Regione, segnalando un marcato rallentamento dell’attività e degli ordinativi”. Il sondaggio ha coinvolto 1551 imprese su tutto il territorio Piemontese: Alessandria 176, Asti 119, Biella 112, Cuneo 324, Novara e Vco 214, Torino 528, Vercelli 78. Di seguito i settori in dettaglio: Agroalimentare; Autotrasporto; Chimica; Comunicazione; Legno e Lapidei; Meccanica (Metalmeccanici ed installatori impianti, Odontotecnici, Orafi, Argentieri); Acconciatura ed Estetica; Servizi di pulizia; Moda; Pulitintolavanderie; Occhialeria; Tessili; Abbigliamento; Calzaturiero; Edilizia. Facendo una media tra i vari settori, il 68% degli intervistati ha dichiarato che l’emergenza Coronavirus ha avuto un impatto negativo, la riduzione della produzione è stimata nel 34,56%; mentre la riduzione del volume di affari è pari al 31,91%; la cancellazione degli ordini si attesta al 22,44%. “Occorre ora mettere subito in campo misure efficaci che, utilizzando procedure e modalità agili dal punto di vista burocratico, riducano l’impatto sulla situazione economico-finanziaria di contributi e imposte statali e regionali e, quindi, in tal modo sostengano il mantenimento dei livelli occupazionali, anche con il rafforzamento del sistema di ammortizzatori sociali”. Confartigianato Imprese, unitamente alle altre confederazioni artigiane nazionali, ha sottoscritto il 26 febbraio scorso un accordo con Cgil-Cisl-Uil che ha esteso le prestazioni del FSBA – Fondo Sostegno Bilaterale Artigiano previsto per legge a favore dei lavoratori (sistema di sostegno artigiano analogo alla cassa integrazione ordinaria), aggiungendo una causale specifica “coronavirus” che consente di avere un ulteriore periodo di copertura fino a 20 settimane aggiuntive su base biennale. Tuttavia, bisogna tenere presente che il settore edile non è ricompreso nel sistema FSBA ma è coperto dalla cassa integrazione ordinaria e in Piemonte pesa per oltre 50 mila imprese per circa 65 mila lavoratori dipendenti. Pertanto, considerata la situazione, è necessario che il Governo proceda al rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga. “Inoltre per le micro e piccole imprese, nonché quelle artigiane sono necessari i seguenti provvedimenti, come già Confartigianato Imprese unitamente alle altre confederazioni ha richiesto durante gli incontri svoltisi nei giorni scorsi con il Governo: sospensione imposte e tributi; sospensione pagamenti utenze (elettricità, gas, acqua etc …); Credito: sospensione pagamento rate mutui, finanziamenti e premi assicurativi alle compagnie; Previdenza: sospensione versamenti contributi INPS e premi assicurativi INAIL; Lavoro autonomo: indennità per i lavoratori autonomi e professionisti interessati dalla sospensione dell’attività commisurata alla perdita del fatturato”. Data la particolare criticità che si sta verificando nelle imprese artigiane piemontesi, Confartigianato sollecita anche la Regione Piemonte a prevedere interventi per tutte le imprese e ad attivare strumenti straordinari che ne garantiscano la liquidità. “Infine visto quanto disposto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo, che estende l’area di attenzione su tutto il territorio nazionale, è necessaria una strategia di comunicazione come sistema Piemonte concertata con il Governo nazionale, mirata a recuperare l’immagine complessiva della nostra regione nel mondo per il rilancio del ‘Made in Italy’ e per contrastare la paura ingeneratasi nella collettività. Confartigianato Imprese in Piemonte è a disposizione con tutto il suo sistema territoriale a supportare le imprese in questo difficile momento”.

CORONAVIRUS ? LE INIZIATIVE DI CONFARTIGIANATO E DEL SISTEMA ASSOCIATIVO

Confartigianato è in prima linea per fronteggiare l’emergenza coronavirus sia sul fronte degli aspetti sanitari sia per quanto riguarda le conseguenze sul tessuto produttivo degli artigiani e delle micro e piccole imprese. Gli esponenti della Confederazione e del Sistema associativo sono intervenuti, a livello nazionale e in ambito locale, in tutte le sedi e le occasioni di confronto con il Governo, con le istituzioni preposte, con le forze politiche e le altre parti sociali, fornendo contributi di proposte per rappresentare le esigenze degli associati. Di seguito si riepilogano le attività svolte finora.   • GOVERNO 04/03/2020 – Rete Imprese Italia al Governo: Interventi subito per contenere danni a sistema produttivo 28/02/2020 – Appello di imprese e sindacati al Governo: ‘Ora grande piano per rilanciare economia e lavoro’ 28/02/2020 – Continua il confronto tra Confartigianato e l’Esecutivo 25/02/2020 – Confartigianato alle riunioni con i Ministri Patuanelli e Catalfo 23/02/2020 – Confartigianato al Ministero del Lavoro per definire piano di gestione dell’emergenza   • PARTITI 03/03/2020 – Confartigianato all’incontro convocato dalla Lega con le categorie produttive 02/03/2020 – Confartigianato all’incontro del Pd con le parti sociali   • AUTOTRASPORTO 02/03/2020 – Confartigianato avvia confronto con Ministro De Micheli. Task force per gestire effetti su filiera logistica   • TRASPORTO PERSONE 09/03/2020 – Confartigianato Trasporto persone a confronto con il Ministero dei Trasporti   • SINDACATI 26/02/2020 – Da Fsba intervento per imprese e lavoratori. Confartigianato sigla accordo interconfederale con i Sindacati   • CREDITO 07/03/2020 – ABI e Associazioni delle imprese estendono la moratoria per le Pmi danneggiate da emergenza Covid-19 06/03/2020 – Da Artigiancassa linee di credito dedicate per fronteggiare emergenza Covid-19   • SISTEMA CONFARTIGIANATO Artigiani e imprenditori vogliono ripartire, le iniziative del Sistema per battere la paura P

CORONAVIRUS – SOSPENSIONE PER EMERGENZA SANITARIA DI TUTTI I TIROCINI EXTRACURRICULARI E STAGE

SOSPENSIONE – STAGE CURRICULARI E TIROCINI EXTRACURRICULARI Su  indicazioni ricevute dall' Assessorato Istruzione, Formazione, e Lavoro della Regione Piemonte , SONO DA RITENERSI SOSPESI per emergenza sanitaria a partire da oggi 11 marzo 2020  ( ultimo giorno di lavoro) gli STAGE CURRICULARI E I TIROCINI EXTRACURRICULARI. Sui fogli dove vengono segnate le presenze  dello stegista e\o tirocinante dovrà essere indicato sospensione  "causa emergenza sanitaria COVID-19 " Il periodo di sospensione "forzata" verrà recuperato dopo l' emergenza sanitaria.              

CORONAVIRUS – ESITO RIUNIONE TRASPORTO PERSONE NON DI LINEA AL MINISTERO DEI TRASPORTI

CORONAVIRUS: ESITO INCONTRO RIUNIONE TRASPORTO PERSONE AL MINISTERO DEI TRASPORTI Alla presenza del Sottosegretario ai Trasporti Sen. Salvatore Margiotta si è tenuta oggi la riunione sugli effetti dell’emergenza coronavirus per il trasporto persone non di linea. Data la criticità della situazione i rappresentanti della Confederazione hanno partecipato tramite collegamento in videoconferenza ed inviato un proprio documento di posizionamento con le proposte operative. Il Sottosegretario ha annunciato che il Governo sta lavorando ad un provvedimento urgente per il sostegno all’economia, ribadendo la necessità condivisa di intervenire sul settore Turismo allargato. Il decreto legge non potrà vedere luce prima di mercoledì per consentire il voto del Parlamento sullo scostamento bilancio. Il Ministero dei Trasporti ha comuqunue fornito alle associazioni convocate le seguenti risposte: 1) le questioni sanitarie legate al trasporto sono state sottoposte agli esperti sanitari per dare indicazioni precise; 2) nessuna restrizione alle attività di trasporto persone è contenuta nei DPCM o ordinanze protezione civile; 3) rispetto agli aiuti economici si sta ragionando su misure di tipo generale e non settoriale (ammortizzatori sociali, sospensioni imposte, indennizzi, ecc.) allo studio del MEF; 4) per quanto riguarda le questioni locali legate alla gestione di zone ZTL, fondi regionali, normativa specifica locale, il Governo farà accompagnamento per rendere omogenei i comportamenti, ferme restando le prerogative degli enti e delle istituzioni locali; 5) verranno esaminati tutti i documenti presentati dalle Associazioni per prendere il meglio delle proposte. Si allega documento Confartigianato, inviato questa mattina al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

CORONAVIRUS – TUTTA L’ ITALIA ZONA PROTETTA – NUOVO DPCM 9 MARZO 2020

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm 9 marzo 2020 recante nuove misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull’intero territorio nazionale. Il provvedimento estende a tutta l’Italia le misure di cui all’art. 1 del Dpcm 8 marzo 2020 previste per la Lombardia e 14 provincie. È inoltre vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico. In ultimo, è modificata la lettera d dell’art.1 del Dpcm 8 marzo 2020 relativa agli eventi e manifestazioni sportive. Tali disposizioni producono effetto dalla data del 10 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020. Il testo del Dpcm. Clicca QUI

CONFARTIGIANATO BIELLA – SIAMO OPERATIVI, MA CON REGOLE DIVERSE

SIAMO OPERATIVI! Confartigianato Biella continua la loro attività a supporto di tutte le nostre aziende associate fornendo tutto il sostegno possibile, in considerazione  dell' attuale situazione di emergenza sanitaria relativa alla diffusione del Coronavirus nel nostro Paese e in ottemperanza ai provvedimenti sempre più stringenti adottati dalle autorità competenti, si comunicano agli associati le misure di prevenzione attualmente adottate dalla nostra Organizzazione:   – L’accesso agli uffici avverrà esclusivamente dall’ingresso di Via Galimberti n. 22 – Si chiede gentilmente di suonare il citofono e attendere autorizzazione da parte dell’operatore per l’ingresso agli uffici – Sarà fatta entrare una sola persona per sportello o ufficio – Sono rinviati a data da destinarsi le attività formative e tutti gli eventi.  In questo momento di difficoltà si invita l’utenza a recarsi presso gli uffici solo per necessità e a preferire l’utilizzo di mail o fax per l’invio di documentazioni; eventuali urgenze o necessità particolari potranno ovviamente essere gestite direttamente con il personale dell’ufficio di riferimento previa richiesta di appuntamento. ai numeri diretti dei servizi, consultabili  cliccando qui  Si raccomanda agli utenti di rispettare le regole diffuse dal Ministero della Salute. Con l’auspicio che la situazione possa tornare al più presto alla normalità, ci scusiamo per gli eventuali disagi che si potrebbero creare.  Grazie per la collaborazione!   Il direttore  Massimo Foscale   

PROCEDURE IGIENICHE LABORATORI ODONTOTECNICI

OGGETTO: Procedure igieniche laboratori odontotecnici   Con riferimento all’attuale situazione sanitaria legata alla diffusione del COVID19 nel nostro Paese, si desidera condividere alcune considerazioni rispetto ad eventuali perplessità che possano sorgere relativamente allo svolgimento dell’attività quotidiana all’interno dei laboratori odontotecnici. E’ innanzitutto opportuno ricordare che i laboratori applicano normalmente misure atte alla prevenzione dei rischi biologici derivanti da virus, batteri e altri microorganismi patogeni, effettuando la disinfezione di ogni “oggetto” (nella maggior parte impronte) proveniente dalle strutture e/o studi odontoiatrici, in modo da evitare contaminazioni crociate. E’ scontato inoltre – al di là di particolari contingenze di carattere sanitario – che all’interno dei laboratori si presti l’adeguata attenzione alle procedure igieniche idenee a salvaguardare la salute dell’imprenditore e degli eventuali collaboratori. Si coglie, comunque, l’occasione per ribadire alcune buone prassi sulla disinfezione degli oggetti eventualmente contaminati che possano entrare nei laboratori odontotecnici. ___________________________________________________________________________ In via precauzionale è opportuno considerare ogni “oggetto” che ha avuto contatto con un paziente come potenzialmente infetto. Sono definiti “oggetti”: impronte, cere e/o siliconi occlusali, modelli in gesso, altri materiali (protesi rimovibili, prove metalliche, prove estetiche) Come primo step è bene assicurarsi che tutto ciò che proviene dagli studi e/o strutture odontoiatriche sia pulito e disinfettato, come da prescrizioni di Legge. Nel caso in cui non si riesca ad averne certezza, è opportuno procedere come segue: -dedicare una zona specifica del laboratorio alla ricezione e trattamento del materiale potenzialmente infetto -predisporre l’area di disinfezione separata dal resto del laboratorio – indossare dispositivi di protezione individuale (DPI), ossia guanti monouso, camice monouso, mascherina monouso ed occhiali protettivi – fare attenzione a non toccare altre superfici o oggetti con i guanti potenzialmente contaminati. Terminata la disinfezione gli “oggetti” si possono integrare nel circuito di lavoro. Al termine del processo, si deve igienizzare e trattare con disinfettanti specifici per superfici tutta la zona utilizzata. E’ sempre buona norma, ed in particolare in questo periodo, accertarsi che i disinfettanti utilizzati riportino almeno la dicitura “Limitatamente Virucida” sull’etichetta, e che siano quindi efficaci nei confronti dei virus incapsulati: tale dicitura assicura l’efficacia del prodotto nei confronti del COVID-19. Attenzione: guanti, mascherine e camici sono dispositivi MONOUSO, non vanno perciò riutilizzati. In linea generale, si ribadisce l’opportunità da parte dei laboratori di adottare protocolli igienici efficaci quale buona prassi di protezione quotidiana necessaria per la salute degli operatori e della comunità.

CORONAVIRUS: NESSUNA RESTRIZIONE O LIMITAZIONE AL TRASPORTO MERCI NELLE ZONE INTERESSATE DAL DPCM 8MARZO 2020

CORONAVIRUS: NESSUNA RESTRIZIONE O LIMITAZIONE AL TRASPORTO MERCI NELLE ZONE INTERESSATE DAL DPCM 8MARZO 2020 – AGGIORNAMENTO ORDINANZA PROTEZIONE CIVILE Confartigianato Trasporti informa che a seguito della confusione generata tra gli operatori dalla generica disposizione del Dpcm 8 marzo 2020, con due distinte note emanate dal Ministero degli Affari esteri e dal Ministero dei Trasporti, con cui siamo in costante contatto per gestire la situazione di emergenza, è stata finalmente fatta chiarezza sul fatto che non vi è nessuna limitazione o restrizione al transito delle merci e di tutta la filiera produttiva da e per i territori indicati dall’art. 1 del dpcm 8 marzo 2020. In attesa di linee guida sulla movimentazione delle merci su cui si sta lavorando insieme alla Protezione civile, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti precisa e chiarisce alcuni punti relativi ai trasfrontalieri e alle merci. Transfrontalieri: le limitazioni introdotte oggi non vietano gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro. Pertanto, salvo che siano soggetti a quarantena o che siano risultati positivi al virus, i trasfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo, inclusa una dichiarazione che potrà essere resa alle forze di polizia in caso di eventuali controlli. Merci: le merci possono entrare ed uscire dai territori interessati. L’attività degli operatori addetti al trasporto è un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all’interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci. Nota esplicativa al DPCM 8 marzo 2020 In un’ORDINANZA della Protezione civile firmata dal commissario Angelo Borrelli, che uniforma per tutte le Regioni l’applicazione del Dpcm sul coronavirus, si legge che “le disposizioni si applicano alle sole persone fisiche”, ed “è esclusa ogni applicabilità della misura al transito e trasporto merci ed a tutta la filiera produttiva da e per le zone indicate”, la Lombardia e le 14 province. Clicca QUI per leggere il testo dell’ordinanza.