Confartigianato Biella - Via Galimberti 22 - 13900 BIELLA - Tel : 015-8551711 / 8551710 - Fax : 015-8551722 - Email: biella@biella.confartigianato.it

AUGURI A TUTTE LE MAMME

“Un sentito augurio a tutte le mamme, donne e lavoratrici e non: pilastri insostituibili della nostra società, esempio di impegno, passione e coraggio.” Ancora oggi, le diseguaglianze di genere nel mondo del lavoro, lo sbilanciamento tra carichi di cura e vita professionale a sfavore delle donne, l’insufficienza o l’assenza dei servizi per la prima infanzia condizionano la vita e il benessere delle madri. Non sorprende se la natalità tocca il minimo storico con solo 1,18 figli per donna e che il 20% delle donne smette di lavorare dopo essere diventata madre. In Italia le madri sono sempre più sole e penalizzate, e quelle che si trovano spesso ad affrontare ulteriori difficoltà in termini di supporto sociale e stabilità economica sono le mamme single: poco più di 1 mamma single su 2, tra i 25 e i 34 anni, lavora. In Italia, il 2024 ha registrato un nuovo record negativo delle nascite con soli 370.000 nuovi nati, una flessione del 2,6% rispetto all’anno precedente. L’età media delle madri al parto ha raggiunto i 32,6 anni. In questo panorama di crisi demografica, le donne sono penalizzate nel mondo del lavoro, con divari occupazionali e retributivi a danno di tutte, ma per le madri la situazione rimane critica in molte aree del Paese. Tra loro, le madri sole con figli minorenni devono superare gli ostacoli maggiori. Leggendo questi dati l’Italia si dimostra un paese poco accogliente per le madri, e questo penalizza fortemente la creazioni di nuovi nuclei famigliari

ELEZIONE DI PAPA LEONE XIV

#Confartigianato e gli artigiani italiani accolgono con gioia e profonda emozione l’elezione di Papa Leone XIV al soglio pontificio. “Al Santo Padre rivolgiamo con affetto e devozione gli auguri più sinceri da parte degli imprenditori e delle loro famiglie. Confidiamo nella sua guida illuminata e nel suo magistero, affinché, nella luce della fede cristiana, siano difesi e promossi i valori della pace, della solidarietà, del lavoro, del progresso economico e sociale. Valori che rappresentano le fondamenta del nostro impegno quotidiano e della nostra tradizione imprenditoriale”, ha dichiarato il nostro Presidente Marco Granelli. #NoiConfartigianato

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LA FILIERA DEL LEGNO

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha attivato un nuovo bando di interesse per le imprese della filiera del legno. In particolare il bando è destinato a promuovere lo sviluppo delle certificazioni di gestione forestale sostenibile e gli investimenti per la vivaistica forestale, nonché la creazione ed il rafforzamento di imprese boschive e di imprese della filiera della prima lavorazione del legno, attraverso l’incremento del livello tecnologico e digitale delle imprese e la creazione di sistemi di produzione automatizzati lungo la catena produttiva, dai sistemi di classificazione qualitativa ai sistemi di incollaggio. Il bando ha una dotazione finanziaria di 25.000.000 Euro dei quali 5.000.000 destinati alle imprese della vivaistica forestale e 20.000.000 alle imprese boschive e della prima lavorazione del legno. Di questi ultimi il 60% è riservato alle micro, piccole e medie imprese e di questi il 25% è destinato alle micro e piccole imprese. Le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione da Invitalia (Soggetto gestore) pena l’invalidità e l’irricevibilità, a partire dalle ore 12.00 del giorno 15 Maggio 2025 e fino alle ore 12.00 del giorno 10 Luglio 2025. BENEFICIARI Per le imprese boschive e della filiera della prima lavorazione del legno, beneficiarie delle agevolazioni sono le imprese, operanti sull’intero territorio nazionale che erogano servizi di supporto per la silvicoltura con nuovo codice ATECO 2025 02.20, limitatamente alle attività di Abbattimento di alberi e Produzione di tronchi (tondame) per industrie del settore (industrie manifatturiere forestali) e 02.40.00, limitatamente all’attività di Trasporto di tronchi all’interno di aree forestali che operano nella filiera della prima lavorazione del legno. Gli altri ATECO di riferimento sono 16.11 Taglio e piallatura del legno, 16.12 Lavorazione e finitura del legno, limitatamente alle attività di alesatura, tornitura, fresatura, brocciatura, levigatura (spianatura), smerigliatura, lucidatura, giuntatura, eccetera del legno, essiccazione (stagionatura) del legno e di impregnazione e trattamento chimico del legno, 16.21 Fabbricazione di fogli da impiallacciatura e di pannelli a base di legno.  Non sono in ogni caso ammesse le imprese che esercitano le attività sopra indicate per la produzione di prodotti utilizzabili a fini energetici. SPESE AMMISSIBILI La misura sostiene la realizzazione di programmi di investimento funzionali all’evoluzione tecnologica e digitale dei processi produttivi e alla creazione di sistemi di produzione automatizzati lungo la catena produttiva, dai sistemi di classificazione qualitativa ai sistemi di incollaggio. Tali programmi sono costituiti da investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali relative a:  Ai fini dell’ammissibilità, le spese devono essere: Non sono ammesse le spese relative a macchinari, impianti e attrezzature usati, le spese di funzionamento, le spese notarili, quelle relative a imposte, tasse, scorte, nonché le spese finalizzate alla produzione di prodotti utilizzabili a fini energetici. L’IVA è ammissibile all’agevolazione solo se la stessa rappresenta per il beneficiario un costo effettivo non recuperabile. Non sono, altresì, ammissibili singoli beni di importo inferiore a 500 euro, al netto di IVA, e i costi relativi a commesse interne.  I programmi di investimento devono prevedere spese ammissibili di importo non inferiore ai 50.000 € e non superiore a 600.000 € ed essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Per “data di avvio” si intende la data del primo titolo di spesa ammissibile e devono essere ultimati entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni. Per “data di ultimazione” si intende la data relativa all’ultimo titolo di spesa ammissibile.  AGEVOLAZIONE CONCEDIBILE Le agevolazioni assumono la forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato e sono concesse con diverse modalità.  Le agevolazioni sono concesse ai sensi e nei limiti del regolamento de minimis e possono essere cumulate con altri aiuti di Stato, anche de minimis, nei limiti previsti dalla disciplina europea in materia di aiuti di Stato di riferimento. Per saperne di più è necessario contattare il numero 015 8551710

MOBILI MADE IN ITALY COME REAGIRE AI DAZI?

Il settore del mobile italiano è caratterizzato da una diffusa presenza di imprese artigiane che producono innovazione con un intenso uso del design e della progettazione tecnica ed estetica. Tra i settori della manifattura, quelli del mobile e delle imbarcazioni da diporto presentano la quota più elevata di imprese che gestiscono progetti di innovazione mediante il design. Nel mobile si tratta del 32,4% delle imprese con almeno tre addetti, quota pressoché doppia del 17,0% della media del manifatturiero. La design industry al centro del Mondo è il motivo conduttore del 63° Salone del Mobile, che apre a Milano martedì prossimo, 8 aprile, con oltre 2.100 espositori provenienti da 37 Paesi. L’alta vocazione artigiana delle imprese del legno-arredo – L’elevata qualità del prodotto e la diversificazione dei mercati, nell’era dell’incertezza dominata dalla guerra dei dazi, sono fattori di successo per il comparto del legno-arredo, in cui a fine 2024 operano 51.497 imprese, di cui 29.566 (57,4%) nel legno e 21.931 (42,6%) nei mobili. La vocazione artigiana è elevata con 33.280 imprese artigiane, di cui 20.978 (71,0%) nel legno e 12.302 (37,0%) nei mobili. Il peso delle imprese artigiane nel legno-arredo è del 64,6%, con il 71,0% nel legno e il 56,1% nei mobili. Sale la difficoltà di reperimento dei designer – Le competenze relative al design del capitale umano sono un fattore chiave di successo per l’innovazione di prodotto nel mobile. L’analisi dei dati rilevati da Unioncamere-Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali evidenzia che nel 2024 le imprese italiane indicano 21.470 entrate di disegnatori industriali, di cui il 66,9% sono difficili da reperire, quota che è in aumento rispetto al 60,2% del 2023 e al 59,1% del 2022. Diversificazione dei mercati per ridurre l’impatto della guerra dei dazi – Nel 2024 il made in Italy dei mobili vale 11.442 milioni di euro, segnando una flessione del 2,6% su base annua. Il calo delle esportazioni preoccupa in un contesto caratterizzato dalla crisi della manifattura che, pur colpendo maggiormente moda e meccanica, riverbera effetti anche nel legno e arredo, con la produzione che nel 2024 scende del 5,7% nel legno e del 2,9% nei mobili, come evidenziato nel 33° report congiunturale di Confartigianato (vai al grafico). Tra i dieci maggiori mercati – che cumulano i due terzi (65,7%) dell’export totale dei mobili – si è osservato un aumento delle vendite a doppia cifra per Emirati Arabi Uniti con 23,4% e Polonia con 16,9%. In crescita anche Stati Uniti con 1,2% e Spagna con 0,9%. Tenuta per Belgio (export stazionario) e Svizzera con -0,3%, mentre segnano una flessione Francia con -2,6%, Germania con -7,9%, Regno Unito con -8,6% e Cina con -19,2%. I dazi penalizzeranno in modo diffuso la crescita dell’export nei paesi dell’Eurozona, e per le imprese diventa strategica la diversificazione. Il Piano d’azione per l’export italiano nei mercati extra-UE ad alto potenziale – presentato il 21 marzo 2024 dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani in un evento in cui è intervenuto il Presidente Marco Granelli – definisce un perimetro di sette aree e mercati con elevato dinamismo costituito da America Latina, ASEAN (Sud-Est Asiatico), Turchia, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Africa del nord e subsahariana. Nel 2024 in queste aree l’export di mobili – che vale 1,2 miliardi di euro e risulta superiore a quello diretto in Germania, terzo mercato dei mobili del made in Italy – è salito del 2,3%. Qui per scaricare la Nota dell’Ufficio Studi sull’export nei settori di MPI nei mercati ad elevato potenziale. La specializzazione dei territori nel legno-arredo – Nelle imprese del legno-arredo in Italia sono occupati 220mila addetti, pari all’1,2% del totale occupazione delle imprese. La presenza di una specializzazione nel legno-arredo, rilevata da un più elevato peso del settore sull’occupazione delle imprese del territorio (vai alla tavola statistica), la riscontriamo in Friuli-Venezia Giulia con 18mila addetti (5,0% dell’occupazione del totale imprese della regione), Marche con 18mila addetti (3,9%), Provincia Autonoma Bolzano con 6mila addetti (2,8%) e Veneto con 42mila addetti (2,4%). Le province maggiormente vocate al legno-arredo sono Pordenone con 11mila addetti (10,6% dell’occupazione del totale imprese della provincia), Pesaro e Urbino con 11mila addetti (9,1%), Treviso con 20mila addetti (6,3%), Como con 8mila addetti (4,5%), Udine con 7mila addetti (4%), Monza e della Brianza con 11mila addetti (3,6%), Macerata con 3mila addetti (3,2%), Matera con poco meno di mille addetti (3,1%), Forlì-Cesena con 4mila addetti (3%), Pistoia con 2mila addetti (2,9%), Bolzano con 6mila addetti (2,8%) e Bari con 8mila addetti (2,5%). L’asse padano dei mobili – La presenza del made in Italy dei mobili nel mondo è resa possibile dalla ricchezza del sistema imprenditoriale diffuso sul territorio e che presenza distretti di elevata specializzazione. Come evidenziato in un report dell’Ufficio Studi presentato a Como a inizio anno, le province di Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Brianza e Como per la Lombardia, quelle di Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Verona per il Veneto e quelle di Udine e Pordenone per il Friuli-Venezia Giulia, costituiscono l’‘asse dei mobili’ della pianura padana che unisce i distretti specializzati nella produzione di mobili. Nel loro complesso, le 12 province in esame sono il terzo esportatore europeo di mobili, dietro a Polonia e Germania. Complessivamente, queste province esportano mobili per un valore equivalente a quello di Spagna, Danimarca e Francia messe insieme.  Print

OBBLIGO PEC per gli amministratori di società entro il 30 GIUGNO 2025

OBBLIGO PEC per gli amministratori di società entro il 30 GIUGNO 2025 Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025 (Legge 207/2024), a partire dal 1° gennaio entro il 30 GIUGNO 2025 , gli amministratori di società hanno un nuovo obbligo: disporre di un indirizzo PEC personaleAl fine di individuare i soggetti interessati dal nuovo adempimento vanno individuate le società che rientrano nel relativo ambito di applicazione nonchè i soggetti (amministratori) di cui si deve comunicare l’indirizzo PEC. Considerato il richiamo generico operato dal citato art. 16 alle “imprese costituite in forma societaria” il Ministero precisa che: 👉sono ricomprese tutte le forme societarie, siano esse società di persone o di capitali, che svolgono un’attività imprenditoriale.Rientrano tra i soggetti inclusi anche le reti d’imprese quando queste ultime creano un fondo patrimoniale comune, svolgono un’attività commerciale rivolta a terzi e pertanto possono iscriversi nella Sezione ordinaria del Registro Imprese, acquisendo soggettività giuridica; 👉sono escluse:🎯le forme societarie alle quali non è consentito l’esercizio di un’attività commerciale, quali le società semplici, con la sola eccezione delle società semplici esercenti l’attività agricola, e le società di mutuo soccorso;🎯i consorzi, anche con attività esterna, nonché le società consortili;🎯gli enti giuridici non costituiti in forma societaria;🎯gli enti giuridici che non svolgono un’attività imprenditoriale. Per maggiori info contattaci allo 015 8551710

RIAPERTURA DEI TERMINI PER LA RIAMISSIONE ALLA ROTTAMAZIONE QUATER

Recentemente l’Agenzia Entrate-Riscossione ha reso disponibile la procedura telematica per la presentazione, entro il 30.4.2025, della domanda di riammissione alla “rottamazione-quater” per i soggetti decaduti dalla definizione agevolata entro il 31.12.2024, a causa dell’omesso, insufficiente o tardivo versamento, alle relative scadenze, delle somme dovute. Va considerato che non possono usufruire della riammissione alla “rottamazione-quater” i soggetti che hanno regolarmente effettuato i pagamenti in scadenza entro il 31.12.2024, che pertanto devono proseguire con il piano di pagamento già in corso. Ai fini della riammissione: va presentata un’apposita domanda entro il 30.4.2025;il debito da saldare entro il 31.12.2024, maggiorato degli interessi del 2% annuo a decorrere dall’1.11.2023, va corrisposto alternativamente:

ANAP CONFARTIGIANATO BIELLA, gita al mare

𝐕𝐢𝐯𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐬𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐞𝐫𝐚𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚! 𝗔𝗡𝗔𝗣 𝗖𝗢𝗡𝗙𝗔𝗥𝗧𝗜𝗚𝗜𝗔𝗡𝗔𝗧𝗢 𝗕𝗜𝗘𝗟𝗟𝗔 organizza una gita di un giorno in Liguria (Santa Margherita Ligure e Rapallo) con abbuffata di pesce finale. La soluzione giusta per interrompere la routine, cosa aspetti a prenotare? Contatta Giovanna allo 015 8551710 Cavaliere LeonardoCristiano Gatti

SOSPENSIONE DEL PAGAMENTO DELLE RATE DEI FINANZIAMENTI BANCARI

Confartigianato e le altreassociazioni di rappresentanza delle imprese hanno pubblicato lo scorso 4 marzo, le stesseorganizzazioni hanno definito delle “Linee Guida” peraiutare le aziende in temporanea difficoltà finanziaria aottenere misure di facilitazione nel rimborso delfinanziamenti bancari, come la sospensione delpagamento delle rate.Le Linee Guida spiegano, in modo chiaro e semplice anche per i non specialisti, le procedure daseguire e sintetizzano il quadro delle regole europee in materia, fornendo alle imprese glistrumenti necessari per gestire eventuali difficoltà finanziarie con maggiore consapevolezza epreparazione.Vengono messe in evidenza, in particolare, la necessità per le imprese di interveniretempestivamente, anche con il supporto delle proprie associazioni territoriali, non appenaemergono segnali di difficoltà, e l’importanza di avviare e mantenere un dialogo costante conla banca riguardo all’andamento della propria situazione economica-finanziaria. Ciò anche alfine di favorire una ripresa regolare del rimborso una volta terminato il periodo di sospensione. Nelle Linee Guida sono anche indicate, d’intesa con il Fondo di garanzia per le PMI, ISMEA eSACE, le modalità e le condizioni per ottenere l’allungamento delle garanzie da questi prestatesui finanziamenti per i quali è richiesta la sospensione del rimborso delle rate.L’iniziativa fa parte dei lavori del Tavolo di Condivisione Interassociativo (cosiddetto TavoloCIRI), che è il forum di dialogo tra l’ABI e le principali Associazioni d’impresa su tutte lequestioni di interesse comune relative in particolare all’accesso al credito.Nell’ambito dei lavori del Tavolo, l’ABI e le Associazioni di impresa concordano che ledisposizioni di vigilanza di matrice europee sulle misure di facilitazione del rimborso dei creditibancari, limitino la possibilità di applicazione di queste misure da parte delle banche in favoredella clientela in temporanea difficoltà finanziaria. Per questo hanno chiesto e chiedono unaloro rapida modifica alle istituzioni nazionali ed europee.Per scaricare la guida clicca qui

OBBLIGO ASSICURATIVO CONTRO I DANNI CATASTROFALI

Obbligo di assicurazione contro i DANNI CATASTROFALI per le imprese –Decreto Ministeriale 30 gennaio 2025, n. 18 – Aspetti operativi e scadenzeCome è noto, sulla Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27 febbraio 2025, è stato pubblicato il Decreto30 gennaio 2025, n. 18: “Regolamento recante modalità attuative e operative degli schemidi assicurazione dei rischi catastrofali ai sensi dell’articolo 1, comma 105, della legge 30dicembre 2023, n. 213”, che entrerà in vigore dal 14 marzo prossimo.Si completa così il quadro normativo dell’obbligo di copertura assicurativa per gli immobilidelle imprese previsto dall’articolo 1, commi da 101 a 111, della legge di Bilancio 2024 (legge213/2023).Come confermato dal Decreto Milleproroghe 2025 le imprese iscritte dovranno stipulareentro il 31 marzo 2025 (31 dicembre per le sole imprese della pesca e dell’acquacoltura)contratti assicurativi a copertura dei danni ai loro beni immobili e strumentalidirettamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali (sismi, alluvioni, frane,inondazioni ed esondazioni).Non è stata infatti presa in considerazione l’istanza di proroga del termine di entrata in vigoredell’obbligo avanzata a più riprese dalla Confederazione, in relazione ai numerosi punti criticiancora aperti e ai molti dubbi che espongono le imprese alle incertezze di un mercato nonancora maturo in termini di offerta.In particolare, il perimetro applicativo non chiarissimo, unito alla indeterminazione dei beniassicurati e dei rischi coperti, esporranno le imprese al rischio di stipulare polizze nonpienamente rispondenti alle aspettative maturate al momento della sottoscrizione. Inpresenza di questa situazione, pertanto, sarà doveroso cercare di fornire ogni utileindicazione alle imprese, al fine di consentire scelte consapevoli su ciò che si va a stipulare.Lettura di sintesi del combinato disposto della legge, integrata dal richiamato DM Principali criticità riscontrate si fa alcun riferimento a danni a merci, scorte e magazzino, così come ad eventicatastrofici ormai frequenti, ma non contemplati, come le precipitazioni intense e iconseguenti allagamenti. Un’altra possibile fonte di incertezza si verifica conriferimento alle categorie di edifici ed ai relativi titoli di proprietà degli stessi,soprattutto in caso di coesistenza di polizze distinte stipulate sia dal proprietariodell’immobile che dal locatario, con una conseguente non uniformità di applicazionee ad un’iniquità nella distribuzione dei rischi e dei benefici, con conseguente disparitàdi protezione. obbligatorie o incentivanti, la questione della sovrapposizione tra i beneficiari di taleprotezione assicurativa e coloro che accedono alle risorse pubbliche destinate alleemergenze è di fondamentale importanza. La definizione dell’ambito di applicazionedel DM avrebbe dovuto quindi chiarire il rapporto tra le polizze e gli altri strumenti diassistenza pubblica, evitando conflitti tra protezione privata e solidale.In conclusione, l’ambito di applicazione del DM sulle polizze catastrofali del 28 febbraio 2025presenta quindi delle ambiguità, con il rischio di interpretazioni diverse e applicazionidisomogenee. La definizione di “catastrofe naturale”, la determinazione dell’obbligatorietàdella polizza, le limitazioni di copertura e la compatibilità con altre normative di protezionecivile dovrebbero essere chiariti in modo più preciso per garantire una distribuzione equadella protezione e una gestione efficace dei rischi. La difficoltà nell’integrare la polizzacatastrofale con altri strumenti, potrebbe inoltre compromettere l’efficacia delprovvedimento, ostacolando la sua piena realizzazione.Nel restare a disposizione per eventuali chiarimenti, inviamo cordiali saluti.