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FONDO GARANZIA MUTUI PRIMA CASA

È confermata la proroga al 31.12.2024 del termine di cui all’art. 64, comma 3, DL n. 73/2021 (già differito dal 30.6 al 30.9.2023 dal DL n. 51/2023, c.d. “Decreto Omnibus” e dal 30.9 al 31.12.2023 dal DL n. 132/2023, c.d. “Decreto Proroghe”) per la presentazione della domanda per usufruire dell’aumento all’80% della misura massima della garanzia concedibile dal Fondo garanzia “prima casa” di cui all’art. 1, comma 48, lett. c), Legge n. 147/2013 per i finanziamenti superiori all’80% del prezzo d’acquisto dell’immobile (inclusivo degli oneri accessori) da parte delle giovani coppie / nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, conduttori di alloggi di proprietà di IACP, comunque denominati, nonché dei giovani che non hanno compiuto 36 anni di età. È prevista inoltre l’assegnazione di ulteriori € 282 milioni per il 2023 al fondo di garanzia in esame. In sede di approvazione è stata prevista per il 2024, al fine di supportare l’acquisto della casa di abitazione da parte di famiglie numerose, l’inclusione tra le categorie aventi priorità per l’accesso al predetto fondo dei seguenti nuclei familiari: È inoltre stato previsto che per le domande di finanziamento con limite di finanziabilità (rapporto tra l’importo del finanziamento e il prezzo di acquisto dell’immobile comprensivo degli oneri accessori) superiore all’80%, presentate dal 31.1 al 31.12.2024, la garanzia del predetto fondo è rilasciata nella misura massima: Non sono state prorogate le agevolazioni per l’acquisto della “prima casa” a favore degli under 36 con un ISEE non superiore a € 40.000, ossia l’esonero dall’imposta di registro / imposte ipotecaria e catastale, ovvero il credito d’imposta per gli acquisti soggetti ad IVA (aliquota ridotta del 4%). A decorrere dall’1.1.2024 ai soggetti in esame saranno applicabili le consuete / ordinarie agevolazioni previste in caso di acquisto della “prima casa”.

Accordo tra banche ed imprese per ridurre i costi dei micropagamenti elettronici

Il Protocollo siglato testimonia lo sforzo di Confartigianato per abbattere i costi e semplificare gli adempimenti a carico degli imprenditori. Si informa che il 27 luglio scorso, Confartigianato Imprese, unitamente ad altre sigle, ha raggiunto un accordo con l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e l’Associazione dei Prestatori di Servizi di Pagamento (APSP) per la definizione del “Protocollo d’intesa per la mitigazione, la maggiore comprensibilità e comparabilità dei costi di accettazione di strumenti di pagamento elettronici”. L’accordo, raggiunto presso il Ministero dell’Economia e le Finanze, sul quale l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato (AGCM) ha espresso il parere favorevole, promuove ulteriormente la digitalizzazione, la modernizzazione e la concorrenza dei servizi di pagamento, anche attraverso una maggiore comprensibilità, comparabilità e mitigazione dei costi delle transazioni con strumenti di pagamento elettronici. E ciò con riferimento a chi svolge attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, tenuti ad accettare pagamenti con POS e che presentino ricavi e compensi relativi all’anno di imposta precedente di ammontare non superiore a 400.000 euro. Nello specifico l’ABI e l’APSP si impegnano a invitare i propri associati, che operano in qualità di “soggetti abilitati all’accettazione di pagamenti con carta presso gli Esercenti” a promuovere iniziative commerciali nei confronti degli Esercenti, volte a ridurre l’impatto dei costi delle transazioni di basso valore, cioè di importo non superiore a 30 euro. In particolare, tali iniziative commerciali dovrebbero essere significativamente competitive per quanto riguarda le transazioni di importo unitario almeno fino a 10 euro. Per maggiori info contattaci allo 015 8551710 Mostra meno