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OBBLIGO ASSICURATIVO CONTRO I DANNI CATASTROFALI

Obbligo di assicurazione contro i DANNI CATASTROFALI per le imprese –Decreto Ministeriale 30 gennaio 2025, n. 18 – Aspetti operativi e scadenzeCome è noto, sulla Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27 febbraio 2025, è stato pubblicato il Decreto30 gennaio 2025, n. 18: “Regolamento recante modalità attuative e operative degli schemidi assicurazione dei rischi catastrofali ai sensi dell’articolo 1, comma 105, della legge 30dicembre 2023, n. 213”, che entrerà in vigore dal 14 marzo prossimo.Si completa così il quadro normativo dell’obbligo di copertura assicurativa per gli immobilidelle imprese previsto dall’articolo 1, commi da 101 a 111, della legge di Bilancio 2024 (legge213/2023).Come confermato dal Decreto Milleproroghe 2025 le imprese iscritte dovranno stipulareentro il 31 marzo 2025 (31 dicembre per le sole imprese della pesca e dell’acquacoltura)contratti assicurativi a copertura dei danni ai loro beni immobili e strumentalidirettamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali (sismi, alluvioni, frane,inondazioni ed esondazioni).Non è stata infatti presa in considerazione l’istanza di proroga del termine di entrata in vigoredell’obbligo avanzata a più riprese dalla Confederazione, in relazione ai numerosi punti criticiancora aperti e ai molti dubbi che espongono le imprese alle incertezze di un mercato nonancora maturo in termini di offerta.In particolare, il perimetro applicativo non chiarissimo, unito alla indeterminazione dei beniassicurati e dei rischi coperti, esporranno le imprese al rischio di stipulare polizze nonpienamente rispondenti alle aspettative maturate al momento della sottoscrizione. Inpresenza di questa situazione, pertanto, sarà doveroso cercare di fornire ogni utileindicazione alle imprese, al fine di consentire scelte consapevoli su ciò che si va a stipulare.Lettura di sintesi del combinato disposto della legge, integrata dal richiamato DM Principali criticità riscontrate si fa alcun riferimento a danni a merci, scorte e magazzino, così come ad eventicatastrofici ormai frequenti, ma non contemplati, come le precipitazioni intense e iconseguenti allagamenti. Un’altra possibile fonte di incertezza si verifica conriferimento alle categorie di edifici ed ai relativi titoli di proprietà degli stessi,soprattutto in caso di coesistenza di polizze distinte stipulate sia dal proprietariodell’immobile che dal locatario, con una conseguente non uniformità di applicazionee ad un’iniquità nella distribuzione dei rischi e dei benefici, con conseguente disparitàdi protezione. obbligatorie o incentivanti, la questione della sovrapposizione tra i beneficiari di taleprotezione assicurativa e coloro che accedono alle risorse pubbliche destinate alleemergenze è di fondamentale importanza. La definizione dell’ambito di applicazionedel DM avrebbe dovuto quindi chiarire il rapporto tra le polizze e gli altri strumenti diassistenza pubblica, evitando conflitti tra protezione privata e solidale.In conclusione, l’ambito di applicazione del DM sulle polizze catastrofali del 28 febbraio 2025presenta quindi delle ambiguità, con il rischio di interpretazioni diverse e applicazionidisomogenee. La definizione di “catastrofe naturale”, la determinazione dell’obbligatorietàdella polizza, le limitazioni di copertura e la compatibilità con altre normative di protezionecivile dovrebbero essere chiariti in modo più preciso per garantire una distribuzione equadella protezione e una gestione efficace dei rischi. La difficoltà nell’integrare la polizzacatastrofale con altri strumenti, potrebbe inoltre compromettere l’efficacia delprovvedimento, ostacolando la sua piena realizzazione.Nel restare a disposizione per eventuali chiarimenti, inviamo cordiali saluti.