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MOBILI MADE IN ITALY COME REAGIRE AI DAZI?

Il settore del mobile italiano è caratterizzato da una diffusa presenza di imprese artigiane che producono innovazione con un intenso uso del design e della progettazione tecnica ed estetica. Tra i settori della manifattura, quelli del mobile e delle imbarcazioni da diporto presentano la quota più elevata di imprese che gestiscono progetti di innovazione mediante il design. Nel mobile si tratta del 32,4% delle imprese con almeno tre addetti, quota pressoché doppia del 17,0% della media del manifatturiero. La design industry al centro del Mondo è il motivo conduttore del 63° Salone del Mobile, che apre a Milano martedì prossimo, 8 aprile, con oltre 2.100 espositori provenienti da 37 Paesi. L’alta vocazione artigiana delle imprese del legno-arredo – L’elevata qualità del prodotto e la diversificazione dei mercati, nell’era dell’incertezza dominata dalla guerra dei dazi, sono fattori di successo per il comparto del legno-arredo, in cui a fine 2024 operano 51.497 imprese, di cui 29.566 (57,4%) nel legno e 21.931 (42,6%) nei mobili. La vocazione artigiana è elevata con 33.280 imprese artigiane, di cui 20.978 (71,0%) nel legno e 12.302 (37,0%) nei mobili. Il peso delle imprese artigiane nel legno-arredo è del 64,6%, con il 71,0% nel legno e il 56,1% nei mobili. Sale la difficoltà di reperimento dei designer – Le competenze relative al design del capitale umano sono un fattore chiave di successo per l’innovazione di prodotto nel mobile. L’analisi dei dati rilevati da Unioncamere-Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali evidenzia che nel 2024 le imprese italiane indicano 21.470 entrate di disegnatori industriali, di cui il 66,9% sono difficili da reperire, quota che è in aumento rispetto al 60,2% del 2023 e al 59,1% del 2022. Diversificazione dei mercati per ridurre l’impatto della guerra dei dazi – Nel 2024 il made in Italy dei mobili vale 11.442 milioni di euro, segnando una flessione del 2,6% su base annua. Il calo delle esportazioni preoccupa in un contesto caratterizzato dalla crisi della manifattura che, pur colpendo maggiormente moda e meccanica, riverbera effetti anche nel legno e arredo, con la produzione che nel 2024 scende del 5,7% nel legno e del 2,9% nei mobili, come evidenziato nel 33° report congiunturale di Confartigianato (vai al grafico). Tra i dieci maggiori mercati – che cumulano i due terzi (65,7%) dell’export totale dei mobili – si è osservato un aumento delle vendite a doppia cifra per Emirati Arabi Uniti con 23,4% e Polonia con 16,9%. In crescita anche Stati Uniti con 1,2% e Spagna con 0,9%. Tenuta per Belgio (export stazionario) e Svizzera con -0,3%, mentre segnano una flessione Francia con -2,6%, Germania con -7,9%, Regno Unito con -8,6% e Cina con -19,2%. I dazi penalizzeranno in modo diffuso la crescita dell’export nei paesi dell’Eurozona, e per le imprese diventa strategica la diversificazione. Il Piano d’azione per l’export italiano nei mercati extra-UE ad alto potenziale – presentato il 21 marzo 2024 dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani in un evento in cui è intervenuto il Presidente Marco Granelli – definisce un perimetro di sette aree e mercati con elevato dinamismo costituito da America Latina, ASEAN (Sud-Est Asiatico), Turchia, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Africa del nord e subsahariana. Nel 2024 in queste aree l’export di mobili – che vale 1,2 miliardi di euro e risulta superiore a quello diretto in Germania, terzo mercato dei mobili del made in Italy – è salito del 2,3%. Qui per scaricare la Nota dell’Ufficio Studi sull’export nei settori di MPI nei mercati ad elevato potenziale. La specializzazione dei territori nel legno-arredo – Nelle imprese del legno-arredo in Italia sono occupati 220mila addetti, pari all’1,2% del totale occupazione delle imprese. La presenza di una specializzazione nel legno-arredo, rilevata da un più elevato peso del settore sull’occupazione delle imprese del territorio (vai alla tavola statistica), la riscontriamo in Friuli-Venezia Giulia con 18mila addetti (5,0% dell’occupazione del totale imprese della regione), Marche con 18mila addetti (3,9%), Provincia Autonoma Bolzano con 6mila addetti (2,8%) e Veneto con 42mila addetti (2,4%). Le province maggiormente vocate al legno-arredo sono Pordenone con 11mila addetti (10,6% dell’occupazione del totale imprese della provincia), Pesaro e Urbino con 11mila addetti (9,1%), Treviso con 20mila addetti (6,3%), Como con 8mila addetti (4,5%), Udine con 7mila addetti (4%), Monza e della Brianza con 11mila addetti (3,6%), Macerata con 3mila addetti (3,2%), Matera con poco meno di mille addetti (3,1%), Forlì-Cesena con 4mila addetti (3%), Pistoia con 2mila addetti (2,9%), Bolzano con 6mila addetti (2,8%) e Bari con 8mila addetti (2,5%). L’asse padano dei mobili – La presenza del made in Italy dei mobili nel mondo è resa possibile dalla ricchezza del sistema imprenditoriale diffuso sul territorio e che presenza distretti di elevata specializzazione. Come evidenziato in un report dell’Ufficio Studi presentato a Como a inizio anno, le province di Brescia, Bergamo, Milano, Monza e Brianza e Como per la Lombardia, quelle di Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Verona per il Veneto e quelle di Udine e Pordenone per il Friuli-Venezia Giulia, costituiscono l’‘asse dei mobili’ della pianura padana che unisce i distretti specializzati nella produzione di mobili. Nel loro complesso, le 12 province in esame sono il terzo esportatore europeo di mobili, dietro a Polonia e Germania. Complessivamente, queste province esportano mobili per un valore equivalente a quello di Spagna, Danimarca e Francia messe insieme.  Print

OBBLIGO PEC per gli amministratori di società entro il 30 GIUGNO 2025

OBBLIGO PEC per gli amministratori di società entro il 30 GIUGNO 2025 Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025 (Legge 207/2024), a partire dal 1° gennaio entro il 30 GIUGNO 2025 , gli amministratori di società hanno un nuovo obbligo: disporre di un indirizzo PEC personaleAl fine di individuare i soggetti interessati dal nuovo adempimento vanno individuate le società che rientrano nel relativo ambito di applicazione nonchè i soggetti (amministratori) di cui si deve comunicare l’indirizzo PEC. Considerato il richiamo generico operato dal citato art. 16 alle “imprese costituite in forma societaria” il Ministero precisa che: 👉sono ricomprese tutte le forme societarie, siano esse società di persone o di capitali, che svolgono un’attività imprenditoriale.Rientrano tra i soggetti inclusi anche le reti d’imprese quando queste ultime creano un fondo patrimoniale comune, svolgono un’attività commerciale rivolta a terzi e pertanto possono iscriversi nella Sezione ordinaria del Registro Imprese, acquisendo soggettività giuridica; 👉sono escluse:🎯le forme societarie alle quali non è consentito l’esercizio di un’attività commerciale, quali le società semplici, con la sola eccezione delle società semplici esercenti l’attività agricola, e le società di mutuo soccorso;🎯i consorzi, anche con attività esterna, nonché le società consortili;🎯gli enti giuridici non costituiti in forma societaria;🎯gli enti giuridici che non svolgono un’attività imprenditoriale. Per maggiori info contattaci allo 015 8551710

RIAPERTURA DEI TERMINI PER LA RIAMISSIONE ALLA ROTTAMAZIONE QUATER

Recentemente l’Agenzia Entrate-Riscossione ha reso disponibile la procedura telematica per la presentazione, entro il 30.4.2025, della domanda di riammissione alla “rottamazione-quater” per i soggetti decaduti dalla definizione agevolata entro il 31.12.2024, a causa dell’omesso, insufficiente o tardivo versamento, alle relative scadenze, delle somme dovute. Va considerato che non possono usufruire della riammissione alla “rottamazione-quater” i soggetti che hanno regolarmente effettuato i pagamenti in scadenza entro il 31.12.2024, che pertanto devono proseguire con il piano di pagamento già in corso. Ai fini della riammissione: va presentata un’apposita domanda entro il 30.4.2025;il debito da saldare entro il 31.12.2024, maggiorato degli interessi del 2% annuo a decorrere dall’1.11.2023, va corrisposto alternativamente:

ANAP CONFARTIGIANATO BIELLA, gita al mare

𝐕𝐢𝐯𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐬𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐞𝐫𝐚𝐭𝐞𝐳𝐳𝐚! 𝗔𝗡𝗔𝗣 𝗖𝗢𝗡𝗙𝗔𝗥𝗧𝗜𝗚𝗜𝗔𝗡𝗔𝗧𝗢 𝗕𝗜𝗘𝗟𝗟𝗔 organizza una gita di un giorno in Liguria (Santa Margherita Ligure e Rapallo) con abbuffata di pesce finale. La soluzione giusta per interrompere la routine, cosa aspetti a prenotare? Contatta Giovanna allo 015 8551710 Cavaliere LeonardoCristiano Gatti

SOSPENSIONE DEL PAGAMENTO DELLE RATE DEI FINANZIAMENTI BANCARI

Confartigianato e le altreassociazioni di rappresentanza delle imprese hanno pubblicato lo scorso 4 marzo, le stesseorganizzazioni hanno definito delle “Linee Guida” peraiutare le aziende in temporanea difficoltà finanziaria aottenere misure di facilitazione nel rimborso delfinanziamenti bancari, come la sospensione delpagamento delle rate.Le Linee Guida spiegano, in modo chiaro e semplice anche per i non specialisti, le procedure daseguire e sintetizzano il quadro delle regole europee in materia, fornendo alle imprese glistrumenti necessari per gestire eventuali difficoltà finanziarie con maggiore consapevolezza epreparazione.Vengono messe in evidenza, in particolare, la necessità per le imprese di interveniretempestivamente, anche con il supporto delle proprie associazioni territoriali, non appenaemergono segnali di difficoltà, e l’importanza di avviare e mantenere un dialogo costante conla banca riguardo all’andamento della propria situazione economica-finanziaria. Ciò anche alfine di favorire una ripresa regolare del rimborso una volta terminato il periodo di sospensione. Nelle Linee Guida sono anche indicate, d’intesa con il Fondo di garanzia per le PMI, ISMEA eSACE, le modalità e le condizioni per ottenere l’allungamento delle garanzie da questi prestatesui finanziamenti per i quali è richiesta la sospensione del rimborso delle rate.L’iniziativa fa parte dei lavori del Tavolo di Condivisione Interassociativo (cosiddetto TavoloCIRI), che è il forum di dialogo tra l’ABI e le principali Associazioni d’impresa su tutte lequestioni di interesse comune relative in particolare all’accesso al credito.Nell’ambito dei lavori del Tavolo, l’ABI e le Associazioni di impresa concordano che ledisposizioni di vigilanza di matrice europee sulle misure di facilitazione del rimborso dei creditibancari, limitino la possibilità di applicazione di queste misure da parte delle banche in favoredella clientela in temporanea difficoltà finanziaria. Per questo hanno chiesto e chiedono unaloro rapida modifica alle istituzioni nazionali ed europee.Per scaricare la guida clicca qui

OBBLIGO ASSICURATIVO CONTRO I DANNI CATASTROFALI

Obbligo di assicurazione contro i DANNI CATASTROFALI per le imprese –Decreto Ministeriale 30 gennaio 2025, n. 18 – Aspetti operativi e scadenzeCome è noto, sulla Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27 febbraio 2025, è stato pubblicato il Decreto30 gennaio 2025, n. 18: “Regolamento recante modalità attuative e operative degli schemidi assicurazione dei rischi catastrofali ai sensi dell’articolo 1, comma 105, della legge 30dicembre 2023, n. 213”, che entrerà in vigore dal 14 marzo prossimo.Si completa così il quadro normativo dell’obbligo di copertura assicurativa per gli immobilidelle imprese previsto dall’articolo 1, commi da 101 a 111, della legge di Bilancio 2024 (legge213/2023).Come confermato dal Decreto Milleproroghe 2025 le imprese iscritte dovranno stipulareentro il 31 marzo 2025 (31 dicembre per le sole imprese della pesca e dell’acquacoltura)contratti assicurativi a copertura dei danni ai loro beni immobili e strumentalidirettamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali (sismi, alluvioni, frane,inondazioni ed esondazioni).Non è stata infatti presa in considerazione l’istanza di proroga del termine di entrata in vigoredell’obbligo avanzata a più riprese dalla Confederazione, in relazione ai numerosi punti criticiancora aperti e ai molti dubbi che espongono le imprese alle incertezze di un mercato nonancora maturo in termini di offerta.In particolare, il perimetro applicativo non chiarissimo, unito alla indeterminazione dei beniassicurati e dei rischi coperti, esporranno le imprese al rischio di stipulare polizze nonpienamente rispondenti alle aspettative maturate al momento della sottoscrizione. Inpresenza di questa situazione, pertanto, sarà doveroso cercare di fornire ogni utileindicazione alle imprese, al fine di consentire scelte consapevoli su ciò che si va a stipulare.Lettura di sintesi del combinato disposto della legge, integrata dal richiamato DM Principali criticità riscontrate si fa alcun riferimento a danni a merci, scorte e magazzino, così come ad eventicatastrofici ormai frequenti, ma non contemplati, come le precipitazioni intense e iconseguenti allagamenti. Un’altra possibile fonte di incertezza si verifica conriferimento alle categorie di edifici ed ai relativi titoli di proprietà degli stessi,soprattutto in caso di coesistenza di polizze distinte stipulate sia dal proprietariodell’immobile che dal locatario, con una conseguente non uniformità di applicazionee ad un’iniquità nella distribuzione dei rischi e dei benefici, con conseguente disparitàdi protezione. obbligatorie o incentivanti, la questione della sovrapposizione tra i beneficiari di taleprotezione assicurativa e coloro che accedono alle risorse pubbliche destinate alleemergenze è di fondamentale importanza. La definizione dell’ambito di applicazionedel DM avrebbe dovuto quindi chiarire il rapporto tra le polizze e gli altri strumenti diassistenza pubblica, evitando conflitti tra protezione privata e solidale.In conclusione, l’ambito di applicazione del DM sulle polizze catastrofali del 28 febbraio 2025presenta quindi delle ambiguità, con il rischio di interpretazioni diverse e applicazionidisomogenee. La definizione di “catastrofe naturale”, la determinazione dell’obbligatorietàdella polizza, le limitazioni di copertura e la compatibilità con altre normative di protezionecivile dovrebbero essere chiariti in modo più preciso per garantire una distribuzione equadella protezione e una gestione efficace dei rischi. La difficoltà nell’integrare la polizzacatastrofale con altri strumenti, potrebbe inoltre compromettere l’efficacia delprovvedimento, ostacolando la sua piena realizzazione.Nel restare a disposizione per eventuali chiarimenti, inviamo cordiali saluti.

𝐅𝐈𝐍𝐀𝐍𝐙𝐀 𝐀𝐋 𝐅𝐄𝐌𝐌𝐈𝐍𝐈𝐋𝐄

𝐅𝐈𝐍𝐀𝐍𝐙𝐀 𝐀𝐋 𝐅𝐄𝐌𝐌𝐈𝐍𝐈𝐋𝐄 𝐈𝐥 𝐝𝐞𝐧𝐚𝐫𝐨 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐥𝐞 nella nostra vista ed è spesso fonte di preoccupazioni e difficoltà per molte persone. La sua rilevanza è evidente, sia per coloro che dispongono di denaro in abbondanza, ma soprattutto per coloro che si trovano a lottare quotidianamente per soddisfare le proprie necessità di base. In generale, quindi, il denaro rappresenta uno strumento che influenza molteplici aspetti della nostra vita, sia finanziari che emotivi. Molto spesso 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐛𝐥𝐞𝐦𝐚𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐚𝐥 𝐝𝐞𝐧𝐚𝐫𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐞𝐧𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐝𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐜𝐚𝐫𝐬𝐚 𝐞𝐝𝐮𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐚, ma anche dai tanti condizionamenti familiari e sociali che ciascuno di noi subisce sin dall’infanzia. L’educazione finanziaria è la prima e più importante soluzione ai problemi di denaro perché fornisce conoscenze e competenze fondamentali per gestire in modo efficace le proprie risorse promuovendo anche la consapevolezza dei rischi finanziari e l’importanza di assumere decisioni informate. In questo incontro 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐧𝐢𝐫𝐞 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐛𝐚𝐬𝐢𝐥𝐚𝐫𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐞 𝐭𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐚. Ti aspettiamo giovedì 6 marzo alle ore 18,00

2025

Notiziari biellesi del 2025

“𝐒𝐎𝐂𝐈𝐀𝐋 𝐋𝐎𝐂𝐀𝐋”: 𝐑𝐈𝐏𝐀𝐑𝐓𝐄 𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐑𝐂𝐎𝐑𝐒𝐎 𝐃𝐈 𝐅𝐎𝐑𝐌𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈𝐆𝐈𝐓𝐀𝐋𝐄 𝐏𝐄𝐑 𝐋𝐄 𝐈𝐌𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄!

“𝐒𝐎𝐂𝐈𝐀𝐋 𝐋𝐎𝐂𝐀𝐋”: 𝐑𝐈𝐏𝐀𝐑𝐓𝐄 𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐑𝐂𝐎𝐑𝐒𝐎 𝐃𝐈 𝐅𝐎𝐑𝐌𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈𝐆𝐈𝐓𝐀𝐋𝐄 𝐏𝐄𝐑 𝐋𝐄 𝐈𝐌𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄! Un’opportunità esclusiva per dominare i social nel 2025 e sfruttare l’intelligenza artificiale per risparmiare tempo e creare contenuti efficaci. Docente l’esperta di marketing digitale – Mariachiara Zanin, Nel corso verranno trattati i seguenti argomenti: Le nuove strategie per crescere su Instagram Come usare AI e ChatGPT per creare contenuti in pochi minuti Strumenti pratici: Canva, CapCut e molto altro 𝐏𝐫𝐢𝐦𝐢 𝐚𝐩𝐩𝐮𝐧𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢: lunedì 3 e giovedì 27 marzo 2025 𝐏𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐥𝐢𝐦𝐢𝐭𝐚𝐭𝐢! 𝐈𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐢𝐭𝐢 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢𝐥 𝟐𝟖 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐚𝐢𝐨 Per info contattaci allo 015 8551710 Per le imprese associate a Confartigianato Biella 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐜𝐢𝐩𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐠𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐚!